Capitolo 5

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Juliet sbuffò, Agathe camminava troppo veloce per i suoi gusti e non riusciva a starle dietro nonostante fosse lei quella che stava tenendo in mano più di tre sacchetti colmi di vestiti.

«Puoi rallentare?» domandò per l'ennesima volta, senza ricevere risposta da parte dell'amica.

«Guarda che me ne torno a casa» continuò.

A quelle parole Agathe si arrestò di scatto e si voltò, «cosa?» squittì.

«Oggi mi spetta la serata più devastante della mia vita, stando alle parole di Harry, quindi ti conviene non farmi stancare se non vuoi che prima di mezzanotte mi addormenti da qualche parte.»

Agathe alzò gli occhi al cielo, «quanti anni hai? Venti o novanta?»

«Centouno.»

«Ecco appunto, pure gli ultracentenari sono più attivi di te.»

Juliet la ignorò, continuò a camminare lasciandosela dietro.

«Anzi, credo che gli ultracentenari facciano più compere di te!» continuò la bionda, alludendo alle sue mani vuote.

«Sopravviverò.»

«Ho fame» si lamentò Juliet, dopo alcuni minuti di silenzio.

«Ti porto io in un posto delizioso, vieni da questa» disse Agathe, svoltando in una strada secondaria che Juliet non aveva mai notato.

Nonostante vivesse a Berlino da anni, non era pratica di quella zona della città in quanto non la frequentava quasi mai, anzi, i suoi da piccola le proibivano quasi di andarci. Non che fosse malfamata, ma secondo loro era pieno di gente "strana".

«Mi stai portando in un posto nascosto per uccidermi?» chiese Juliet ridendo, mentre si addentravano sempre di più all'interno di quel vicolo.

«Non ci avevo nemmeno pensato, sarà per la prossima volta» la prese in giro Agathe, nel momento stesso in cui le due sbucarono su una strada più grande ed affollata.

Era una zona pedonale, piena di ristoranti e negozi.

«Andiamo da questa» spiegò Agathe, facendosi spazio senza problemi tra la gente, mentre Juliet la seguiva con fatica.

Era un ambiente bello, quello.

Sembravano tutti così allegri e privi di preoccupazioni, c'era un chiacchiericcio diffuso e un sottofondo musicale che più camminavano più diventava udibile.

Incontrarono una folla ancora più concentrata attorno a qualcosa, o meglio, qualcuno, che si stava esibendo.

«Vieni» disse Agathe, facendosi spazio tra di questa.

«Dove vuoi andare?» domandò Juliet confusa, ma la bionda non fece in tempo a rispondere che la ragazza vide, oltre un paio di teste, Niall, Harry e Zayn che suonavano e cantavano.

Il biondo, con un paio di occhiali da sole, suonava la chitarra muovendosi a ritmo, così come Harry che però era più tranquillo.

Zayn invece era seduto uno strano strumento che Juliet non aveva mai visto ma che le sembrava una specie di batteria acustica.

Non riuscì a fare a meno di sorridere davanti a quella scena, non sapeva che canzone stessero cantando ma era piuttosto allegra e le piaceva. Anche il pubblico sembrava molto coinvolto.

Quando questa finì applaudirono tutti, Niall ringraziò prima di partire con alcuni accordi, che Harry seguì poco dopo.

Quella canzone invece Juliet la conosceva, era "I'm Yours".

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