Capitolo otto

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PRIMO MESE

"Buongiorno mammina" sussurrò Louis al mio orecchio sorrisi per poi tirargli uno schiaffetto sul braccio ancora con gli occhi chiusi.

"Uh sei già arrabbiato con me?" ridacchiò per poi distendersi al mio fianco. "Mh per il momento no, vedremo tra poco" sussurrai con la voce impastata dal sonno ancora imminente su di me. "Come stai oggi mammina?" disse lui tranquillo, sorrisi senza badare troppo allo stupido soprannome che in quei giorni mi aveva affibbiato, e risposi: "Bene, apparte la voglia di rimett-" mi alzai di scatto dal letto ed andai fino al bagno a vomitare con Louis che, come tutte le mattine, mi stava alle calcagna, erano gia passate due settimane da quando avevo scoperto di essere nuovamente incinto, e Louis in quelle settimane, come sempre daltronde mi era stato più vicino che mai, doveva amarmi molto, come io amavo lui, lo si vedeva nei suoi occhi, nel suo sguardo, nei suoi sorrisi, e questo non faceva che farmi battere forte il cuore ogni volta che lo notavo, era una sensazione bellissima, certo era spaventoso il fatto di dover partorire e portare avanti una gravidanza, ma insieme a Louis tutto sarebbe andato per il meglio questa volta ne ero sicuro.

Mi alzai da terra e mi lavai denti e bocca poi abbracciai Louis di slancio, gli diedi il bacio, poco casto, del buongiorno ed andai nella nostra camera a finire di prepararmi, quel mattino dovevamo andare dalla dottoressa McKenna per iniziare a fare le ignezioni di ormoni che mi aveva prescritto, perciò cercai di fare il più in fretta possibile visto che Louis era già pronto da prima addirittura di svegliarmi. Appena fui pronto uscimmo di casa e ci dirigemmo in macchina verso lo studio medico. Arrivati ci accolse la solita segretaria con il solito sorriso stamapato sul solito volto iper truccato, entrammo nello studio della dottoressa che ci abbracciò appena ci vide dicendo poi "Congratulazioni ragazzi" la ringrazziammo e sorridemmo fieri entrambi, mi fece stendere sul lettino e mi fece un ecografia, "Il/la bambino/a sta bene ragazzi, potete stare tranquilli, adesso Harry siediti e cerca di non indurire i muscoli del braccio" annuì preoccupato, avevo la fobia degli aghi, mi facevano davvero troppa impressione, ed odiavo il pizzico che sentivo quando quegli aggeggi entravano in contatto con la mia pelle. Così strinsi la mano del mio fidanzato e chiusi gli occhi mentre lei ignettava la soluzione. "Dovrete tornare qui ogni mattina, ed ogni pomeriggio, oppure tu Louis, o tu Harry dovete adoperare da casa" disse lei seria. "Me ne occupo io" disse Louis, per poi guardarmi, sgranai gli occhi e "L-lo sai fare?" balbettai leggermente. "Si amore stai tranquillo" gli sorrisi.

Poco dopo tornammo a casa, i bambini abbracciarono forte Louis, e poi sapendo che non potevano stringermi più di tanto mi abbracciarono piano piano in modo di non farmi male.

Poco dopo pranzammo insieme ad i bambini e a Gemma che mi guardava sorridendo ogni tanto, cosa che trovavo dolce da parte sua, in famiglia come lei avevano tutti accettato il fatto che sono in grado di sfornare bambini come una normale ragazza fa. Ed anche i miei migliori amici Liam e Niall l'hanno presa davvero bene. Ovviamente non ho avuto il tempo di dirglielo la prima volta, la prima gravidanza é durata soltanto un mese. E poi con l'aborto non me la sentivo davvero,pensavo che quando sarei stato pronto glielo avrei detto, ma l'arrivo del nuovo bambino mi ha preceduto, e per evitare incomprensioni piú in la ho detto tutto anche a loro, ricordo bene le loro reazioni, Liam é sbiancato e poi é corso ad abbracciarmi sussurrandomi frasi del tipo "com'é possibile?" Invece Niall stupido com'é ha fatto una smorfia e poi ha detto "Oddio sapevo che dentro di te c'é una donna! Insomma era P.A.L.E.S.E" Agitando la mano con fare effemminato. Sghignazzai a quei ricordi provocando occhiate curiose da parte di Gemma e Louis, "Ehm niente pensavo" dissi prima che aprissero la bocca.
Annuirono e dopo un po' io e Louis salimmo in camera e poco dopo lui si addormentó. Io restai svegliò ancora un po, non era nostro solito andare a riposare il pomeriggio, ma quella mattina ci eravamo alzati molto presto, soprattutto lui .

This is my daughter.[Larry Stylinson]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora