otto; carry on

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Erano le 13:45 e le lezioni erano quasi terminate, era stata una giornata abbastanza strana, avevo preso un due in economia, un 4 in scienze e un 6 in inglese, non avevo mai preso voti così bassi, e la colpa era di luke, quel ragazzo era capace di farmi rimbambire completamente, i minuti scorrevano lentamente e io non vedevo l'ora di uscire da quella cavolo di classe puzzolente, tutto in quella classe puzzava di bianchetto anche le pareti, e io odiavo quell'odore, mi dava il voltastomaco.

Ore 13:57

"christina?" *una voce dal fondo della classe sussurrò il mio nome più di una volta*

-"melissa" *sussurro*

-"dopo scuola io vado da calum, cioè vado a vedere come stai, e non vorrei andarci da sola, puoi farmi compagnia? Ti prego *supplicò facendomi il suo magnifico faccino triste che sarebbe riuscito a convivere persino la mia professoressa di matematica a rimandare un compito in classe*

-"ehm, si, cioè ma a casa sua?-" *ero imbarazzata dal fatto di dover andare da calum, anche perché non lo conoscevo minimamente, Apparte quello che mi aveva raccontato Melissa*

-"no, da luke *esclamò* sono tutti li, mi ha appena mandato un messaggio *disse posando il suo iPhone nella borsa*

-"da luke? *esclamai*

-"si, ma che ti prende chri, sei strana oggi *ribatté la bionda*-"

-"nulla, nulla *dissi posando le mie cose nella borsa visto che la campanella stava per suonare*

Ore 14:00
*DRIN*

Il suono angelico della campanella rimbombava per tutta la classe e tutti emanarono un sospiro di gioia e di felicità, io, forse ero la più felice di tutti, non vedevo l'ora di andare da luke, volevo vedere come stava, mi mancava e sinceramente volevo stare con lui.

-"andiamo. *esclamò melissa mettendosi la borsa a tracolla e iniziando a camminare verso l'uscita della classe*

Ci incamminammo verso l'uscita della scuola e ci dirigemmo verso la fermata dell'autobus

All'improvviso cominciò a piovere, ma non quella pioggia pesante, una di quelle piogge leggere e così fastidiose

Apro l'ombrello e inizio a camminare in quel piccolo vialetto,passo tra gli edifici blu affianco alla scuola,e giro a destra per recarmi alla fermata dell'autobus.
Sono quasi arrivata.Giro lo sguardo e noto i fiori gialli nel parco difronte a me,sono bellissimi.Meravigliosi.Il parco è chiuso,e per strada non c'è anima viva.

Arriviamo alla fermata dell'autobus,guardo il tabellone e mi accorgo che sarà quì a momenti.

Dopo un paio di minuti eccolo qui, è arrivato, puntualissimo, cosa abbastanza difficile in questa città dove per un'autobus devi aspettare almeno 20 minuti

Abbasso la testa e salgo sul bus.
Fortunatamente c'è un posto libero,anche se la strada dalla scuola alla fermata dell'autobus è corta,sono esausta.
Le passeggiate non fanno per me.
Mentre il bus cammina osservo le case dal finestrino bagnato, metto le cuffie e inizio a sentire a ripetizione change my mind degli one direction

Adoravo da morire quella canzone e mi ricordava tantissimo luke

-"siamo arrivati *una mano mi scuote la spalla insistentemente*

Levo le cuffie dalle orecchie e mi giro verso melissa che era in piedi accanto a me

Usciamo velocemente dall'autobus e ci avviciniamo alla villa di luke, mi era mancato così tanto quel viale.

Piu' vado a vanti,verso la porta,piu' l'odore delle rose che c'erano nel suo giardino si fa piu' intenso.

-"ferma-" *mi ordinò melissa prima che potessi bussare per farmi aprire la porta*

-"cosa? *le rispondo*

-"le chiavi sono sotto lo zerbino *indica con un dito lo zerbino che era sotto i miei piedi* hanno detto che dobbiamo entrare senza bussare, altrimenti il cane urla e i vicini potrebbero lamentarsi e poi dirlo ai genitori di luke-" *risponde

La fisso per qualche secondo e poi sollevo lo zerbino ai piedi della porta e raccolgo le chiavi di casa

Infilo le chiavi nella serratura e le giro.
Apro la porta,e mi avvolge un'odore particolare.Di legna vecchia,almeno credo.
-"ragazzi? *urla melissa spalancando la porta*

-"siamo di sopra! *la voce inconfondibile di michael clifford disse quelle parole invitandoci indirettamente a salire*

-"davvero vuoi che saliamo? *guardo melissa per qualche secondo e poi ritorno a guardare quelle splendide scale di legno*

-"certo, cosa vuoi che ti facciano? Mica ti violentano! *esclamò per poi esordire in una sonora risata*

-" Okay *esclamo iniziando a salire le scale per prima*

Salgo le scale e mi reco nella sua camera,sempre in disordine.
Il letto è disfatto,le persiane sono chiuse,e metà dei suoi vestiti sono tutti sulla vecchia sedia fatta in legno, mi volto verso loro e li saluto con un cenno di mano poi mi avvicino a luke e mi siedo accanto a lui sul divanetto di pelle nero

-"stai bene? *gli chiedo preoccupata*

-"certo, ho solo un po' di male vicino al linguine, vuoi dare un'occhiata? *sussurra avvicinandosi al mio orecchio e suscitando in me una specie di tremolio*

-"dai luke *mi allontano da lui velocemente visto che mi ero accorta di essere diventata rossa come un pomodoro*

Ammetto che luke aveva scatenato qualcosa in me, non so di preciso cosa, ma era un qualcosa mai provato prima, lui era così bello e così indifeso, lo vedevo così fragile, anche se non lo era, e non so in quel momento mi accorsi di provare qualcosa per lui, qualcosa di forte

Sex God ||Luke Hemmings||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora