CAPITOLO QUINDICI
"Stai andando alla grande" ansimo mentre ci dirigiamo verso la Sezione sei. "Veramente, quasi quasi mi batti. Mi stai umiliando."
"Questo è il risultato dell'essere maschilisti, caro mio!" ribatte, rivolgendo il viso verso di me.
"Il punto è che ho vissuto con dei maschi per tre anni, non è maschilismo. Non ho mai avuto a che fare con le femmine."
"Già, si vede" ridacchia, facendo una piroetta. "Dove stiamo andando?"
"Da nessuna parte in particolare. Ti sto solo allenando."
Kath si ferma improvvisamente, facendomi frenare di colpo. E adesso che succede?
Dio, non ho voglia di ulteriori casini. Prima l'Adunanza e la discussione con Gally, poi quella strana sensazione di non voler lasciare la stanza e ora questo. Non riesco a rendermi conto di cosa mi stia succedendo, ed è una sensazione a dir poco orribile. Peggio del famoso valzer di Newt e Thomas.
"Voglio che mi racconti di più. Insomma, tu sai quasi tutto su di me e io non so niente su di te. Non è giusto."
Ci sono tante di quelle cose ingiuste qui nella Radura, cara Katherine, che nemmeno puoi immaginare.
"Sai quello che devi sapere" mi stringo nelle spalle. "Del resto non è che io sappia proprio tutto di te."
"Allora facciamo un gioco: a testa, diciamo qualcosa di noi. Ti va?"
Date a questa pive il premio per la cretinata del mese. Con la scritta 'cretinata' in maiuscolo, mi raccomando.
"Come vuoi. Basta recuperare un po' di fiato al momento."
Scuote la testa, ridacchiando: "Okay, Velocista. Numero uno: all'inizio non ti potevo sopportare."
Cosa reciproca.
"Numero uno: all'inizio era lo stesso."
Fa un sorrisetto, sistemandosi meglio lo zaino sulle spalle: "Numero due: non ho la più pallida idea di quanti anni io possa avere e ciò è quasi sconvolgente. Ma penso quindici, o sedici. Probabilmente sedici."
"Numero due: io sono sicuro di averne diciassette, quasi diciotto."
"Numero tre: ricordare la mia vita è stata una cosa terribile."
Annuisco, senza dir nulla. In effetti, per tutti i primi ricordi sono disarmanti, perché è come essere trasportati in una caspio di vita che non esiste più.
"Numero tre: dopo la Mutazione, quando abbiamo dormito insieme, in un sogno un mio amico mi ha detto che dovevo smetterla di scappare da tutto. La stessa cosa mi è stata da Teresa il giorno dopo." perché l'ho detto?
"Numero quattro: quando ti ho visto arrivare, mentre tutti vi stavamo aspettando davanti all'entrata dato che il Labirinto aveva iniziato a muoversi, è stata l'emozione più forte mai provata finora. Forse era sollievo...ma era tanto. Anche se, teoricamente, non ti sopportavo ancora."
Sento che stanno per venire fuori delle cose più svenevoli degli occhioni da cerbiatta di Teresa. E siamo messi molto, molto male.
"Numero quattro: quando sono stato punto, ho espresso la volontà che tu non mi vedessi durante la Mutazione. Avevo paura che ti potessi spaventare. Anche se, come te, non ti sopportavo."
Ci guardiamo contemporaneamente, facendo un sorriso. Strano, da qualche giorno i miei sorrisi non sembrano più un misto tra dolore e disperazione, piuttosto sembrano...sì, sorrisi. Il che è veramente strano. Ma del resto tutto è strano da quando Katherine è arrivata, ormai non mi sorprendo nemmeno più. Dovrei sorprendermi se qualcosa, almeno per un giorno, fosse normale.
"Numero cinque: sono quasi sicura che, in qualche modo, tu tenga a me."
Beh, ci puoi giurare. Dopo tutto quello che mi hai fatto passare, che ti ho fatto passare, che abbiamo passato, come puoi pretendere che io non tenga a te?
E'...impossibile, cacchio. Semplice.
"Numero cinque: sono quasi sicuro che, in qualche modo, anche tu tenga a me."
Katherine fa un sorriso, posando una mano sulla mia spalla: "Sembrava ovvio, no, Velocista?"Parliamo ora dei migliori amici.
In genere, in migliore amico sa sempre cosa dire al momento giusto, c'è nei momenti del bisogno e ti ascolta sempre, aiutandoti.
Ora, invece, parliamo di Newt e Thomas.
Newt sta inventando strani dialoghi ipotetici tra me e Katherine, mentre Thomas se la ride come se non avesse mai sentito una battuta in vita sua. Tutto ciò è patetico. Veramente molto patetico.
Avrei altre centosette attività che potrei fare invece di ascoltare questi due idioti prendermi in giro. Ad esempio, potrei giocare a mosca cieca nel Labirinto, potrei dormire, potrei chiedere a un Dolente di farsi una foto con me, potrei ballare la break dance, potrei dare un bacio sulla guancia a Alby. E invece no. Me ne sto qui ad ascoltare tutte le caspiate che stanno sparando questi due cretini.
"E poi, tipo, tu fai 'sì, grazie', e lei magari ti dice 'guarda, preferirei un Dolente!', sarebbe esilarante!" Newt si porta le mani alla bocca per non svegliare tutti i Radurai, mentre Thomas si tiene la pancia per le risate. Mi chiedo che fine abbia fatto il Newt dell'Adunanza che dichiara seriamente i suoi pensieri.
"La smettete?" mi lamento, appoggiando la testa sulle braccia. "Vorrei dormire. Da un'ora e mezza."
"Non dormi con la tua principessa, Cretiminho?"
"Mi vedete con lei? Allora no" guardo male tutti e due, facendo una smorfia. "Siete davvero infantili, ragazzi."
"Stiamo scherzano, Minho, rilassati" anche Thomas si stende, imitando la mia posizione. "E' una cosa bellissima che finalmente vi troviate bene insieme."
"Già, ho quasi paura di svegliarmi."
"Questo pive si è fatto romantico!" esclama Newt, spettinandomi i capelli affettuosamente. "A quando le nozze?"
"Vaffancaspio, Newt."
"Sto scherzando, Fagio" il biondo si fa improvvisamente serio, stendendosi a terra. "Se fosse stato per Alby, ti avrebbe tolto Katherine dalle palle già la prima volta che gliel'hai chiesto, sono stato io ad insistere. Devi scusarmi, ma l'ho fatto per te. Sapevo che ti avrebbe fatto bene."
Schifoso traditore del caspio.
Non ci posso credere. Sono quasi sconvolto.
"Grazie" mormoro dopo aver elaborato la notizia. "Veramente, grazie. Avevate ragione, voi due teste di caspio."
"Lo sappiamo" sghignazza Thomas, battendo un pugno sulla spalla di Newt.
Che migliori amici facce di caspio che ho.---
Ebbene sì, ho aggiornato.
Mi scuso per il ritardo ma sono tempi duri a scuola, non so più dove sbattere la testa :")
Spero comunque che il capitolo vi piaccia:*
Ale xx
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Chiamami Velocista
FanfictionTeresa e Thomas non sono mai diventati più di semplici pive, non è mai cambiato nulla qui, nella Radura. I novellini continuano ad arrivare, io continuo a mappare il Labirinto e il mondo gira ugualmente per tutti. Insomma, per lo meno finché non si...