𝐅𝐈𝐗 𝐀 𝐇𝐄𝐀𝐑𝐓 [𝐇𝐀𝐑𝐑𝐘 𝐒𝐓𝐘𝐋𝐄𝐒 𝐀𝐔]

fiftytwo

LEGGETE, È IMPORTANTE

Ragazze, ho letto molti dei vostri commenti, e ho davvero bisogno di parlarvi di una cosa : non leggete questa storia con l'ansia di cosa potrebbe succedere a Harry, o in generale.

Credetemi, non è bello e sembra che in questo modo, pensando soltanto a quello, voi non deste spazio anche ad altro; non godendovi molti altri momenti che credo ne valgano la pena, a prescindere da come andrà a finire. Anche perchè non so neanche io cosa succederà, quindi, per favore, siate serene. Altrimenti diventa uno strazio e io sto più male di voi.

Un bacio a tutte, e godetevi questo capitolo.

🌹🌹🌹

[Life is worth living — Justin Bieber]

🌹 H A R R Y 🌹

«Continua», sussurra Ariel, la voce sottile e insicura.

Sospiro e chiudo gli occhi per un breve istante prima di lasciarmi scorrere una mano tra i capelli.

I ricordi di quella notte attraversano la mia mente, trasformandosi in immagini che si rincorrono e che sembrano volermi trascinare giù con loro ancora una volta.

«A diciassette anni c'è stata la seconda operazione», inizio riportando lo sguardo su di lei.

«Non era prevista, e prima di quel momento sembravo essere stabile. Nessuno pensava che mi sarei salvato, anche per le ferite riportate dall'incidente. Nessuno credeva che potessi farcela.»

Non sono sicuro di quanto possa farle male, ma forse entrambi abbiamo bisogno che io le dica ogni cosa.

«Ero solo, stavo guidando per tornare a casa. Pioveva e le strade erano poco illuminate. Improvvisamente avvertii come una stretta alla gola, come se fossi sul punto di soffocare; i miei polmoni erano come in fiamme e ogni mio sforzo sembrava non essere abbastanza.» Mi volto, incrociando le braccia sul petto.

Non riesco ancora a guardare Ariel. Lei non dice niente e io non so come interpretare il suo silenzio.

«Cercai di accostare, ma ero troppo debole.» Chiudo gli occhi ancora una volta, mentre la sensazione di quel momento mi attraversa come se lo stessi rivivendo adesso.

«Una macchina si schiantò contro la mia, che si capovolse completamente scivolando sulle strade bagnate dalla pioggia. In quel momento, ho davvero creduto che fosse finita. Ho creduto che probabilmente quella volta non sarei riuscito a salvarmi.»

È come se riuscissi davvero a sentire quella stretta alla gola, quei frammenti nella mia pelle e la sensazione che fosse la fine.

«Ma poi mi sono risvegliato ed ero in ospedale, e Amber, la madre di Tara, mi stava trasportando verso la sala operatoria con urgenza. Ricordo ancora le sue parole, quelle che mi diedero una speranza per continuare a lottare.»

Quelle pareti bianche in cui sembravo scivolare, quelle che tutti tanto odiano. Quelle pareti che mi hanno salvato più volte.

Poi, prima che possa continuare, la sua debole voce riecheggia tra queste pareti, riportandomi da lei.

«Cosa ti disse?»

Quando mi volto mi rendo conto di quanto stia cercando di tenere insieme i suoi pezzi per non crollare davanti a me. Per non permettere a me di vederla rompersi.