Prologo

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Faceva decisamente freddo. Lara si appoggiò alla finestra osservando la neve scendere lenta. Due forti braccia le strinsero i fianchi e un paio di labbra si posarono sulla sua tempia. La castana sospirò leggermente sentendo le spalle rilassarsi, chiuse gli occhi e appoggiò la testa su quel petto maschile che conosceva ormai troppo bene. La giornata era stata particolarmente pesante al lavoro. La boutique si era riempita a causa dei saldi e lei aveva dovuto fermare ben tre risse tra delle clienti che volevano lo stesso capo.  Per di più, come se non bastasse, la sua collega se ne era andata via prima del solito lasciandole l'incarico di riordinare da sola tutto il negozio.

"Giornata pesante?"

Lara si girò e guardò dritta in quegli occhi smeraldo che le piacevano tanto, poi annuì leggermente e tornò a guardare la neve scendere.  "Cioccolata calda?" Lara sorrise "Mi conosci troppo bene tu." "Che discorsi! Non avrei mai chiesto a qualcuno che non conosco bene di sposarmi, non pensi? Tesoro mio dopo due anni che viviamo insieme conosco piuttosto bene le tue abitudini."

La ragazza, o meglio la donna, rise tirando un leggero pugno sulla spalla dell'uomo "Mark! Preparami la cioccolata dai! Io intanto accendo la televisione." L'altro fece il saluto militare "Ai suoi ordini signorina" e se ne andò camminando in modo buffo verso la cucina. Lara sorrise, le bastava la presenza di quell'uomo per farsi tornare il buon umore.

Già... Mark. Abbassò lo sguardo sull'anello di fidanzamento ricordando la sera del suo compleanno, durante la quale Mark si era inginocchiato davanti a lei e le aveva fatto la proposta. Ne era così felice, o almeno credeva di essere felice. Dopo aver accettato erano nati in lei i primi dubbi: Voleva davvero sposarsi a venticinque, quasi ventisei, anni? Era lui l'uomo della sua vita o l'avrebbe fatta soffrire?

Due occhi scuri e profondi le vennero in mente, ma lei scosse la testa ignorando quel ricordo. Quella persona non faceva più parte della sua vita. Le aveva distrutto il cuore e l'aveva resa tremendamente impaurita dell'amore. Pensava che non si sarebbe mai più innamorata di qualcun altro, ma dopo tre anni era arrivato Mark. Mark con i suoi occhioni verdi, i suoi soffici capelli biondi cenere e il suo fisico forte e maschile. Per un anno l'aveva corteggiata e non si era mai arreso nonostante i continui rifiuti da parte della ragazza ed ad un certo punto, forse a causa dell'esasperazione, Lara gli aveva permesso di buttare giù parte del suo muro di difesa. Non poteva certo dire che lo avesse abbattutto del tutto, il risentimento verso l'amore era ancora dentro di lei, anche se ben nascosto, ma era dentro di lei.

Sospirò. Questi pensieri le facevano venire in mente dei ricordi che preferiva dimenticare. Ormai erano già passati sei anni, studiava all'università come aveva sempre sognato e lavorava in una boutique di capi firmati, guadagnandosi uno stipendio più che sufficiente per mantenersi. Ovviamente anche Mark partecipava alle spese, anzi spesso cercava di occuparsi lui delle faccende economiche, ma Lara non glielo permetteva. Il biondo era il direttore del giornale della città e supervisionava anche giornali di altre tipologie. Si poteva notare da un miglio quanto quell'uomo amasse il suo lavoro e Lara era tremendamente felice per lui, ma spesso il lavoro da direttore faceva credere a Mark di doversi occupare di tutto anche a casa e Lara non era assolutamente d'accordo. Voleva essere alla pari con il suo compagno, non voleva essere mantenuta. Generalmente, infatti, era stata questa la causa di quei pochi litigi che avevano avuto nel corso della loro relazione.

Il filo dei suoi pensieri venne interrotto dall'odore ben distinto della cioccolata calda. Mark era tornato e teneva in mano due tazze fumanti. Guardò incuriosito Lara "Stai bene? Ti vedo molto pensierosa sai? E non hai nemmeno acceso la tv!" Lara sorrise. Si avvicinò al biondo e gli baciò delicatamente le labbra. "Stavo solamente pensando a quanto vorrei che il mio futuro marito mi coccolasse fino allo sfinimento." Mark rise, appoggiò le tazze sul tavolino e strinse la castana tra le sue braccia. Erano quelli i momenti che Lara adorava veramente, perchè proprio in quei momenti poteva vedere quanto l'amasse il biondo.

La castana ignorò il dolore momentaneo che provò quando rivide nella sua testa i momenti in cui lei e quel bastardo si erano abbracciati così affettuosamente. Voleva dimenticarlo e concentrarsi solamente sull'uomo tra le sue braccia, ma lui, quel maledettissimo bastardo, invece era sempre lì, nella sua testa.

Quando Mark le bisbigliò all'orecchio due paroline molto importanti, Lara ricambiò senza pensarci due volte. Un ricordo non le avrebbe rovinato il suo presente. Adesso stava bene ed era felice e nemmeno quegli occhi che aveva veramente amato in passato le avrebbero impedito di essere felice. Doveva fare solamente una cosa però:



Doveva dimenticarli.





(Salve a tutti! Sono maid_girl_love l'autrice di questa ff. "You're still my Maid" è il sequel di una mia precedente creazione "I'm Only a Maid" (potete trovarla sul mio profilo)  e quindi se volete avere un'idea più chiara sulla storia passate a leggerla! :) Spero di poter postare i capitoli in modo regolare, ma questo sfortunatamente non mi è sempre possibile quindi... abbiate pazienza :) Vi ringrazio davvero molto per aver letto questa parte e spero soprattutto che vi sia piaciuta. Quindi perfavore votate, commentate e seguitemi! I commenti sono ben accetti purchè non siano offensivi.

Scusate eventuali errori! Grazie mille per l'attenzione e buona lettura :)

maid_girl_love :))



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