Capitolo 8

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Quattro giorni.

Erano passati quattro giorni ormai e Lara iniziava a convincersi che quello che era successo quella sera davanti all'università e poi davanti al suo condominio fosse stato semplicemente un sogno. O forse un incubo? Scosse la testa. Doveva davvero smetterla di pensarci se no sarebbe impazzita.

Dopo il bacio davanti a casa sua Lara aveva spinto e schiaffeggiato Zayn con tutta la rabbia che aveva avuto in corpo e, ovviamente, i due dopo si erano messi a litigare come dei tori inferociti proprio in mezzo alla strada. Grazie al cielo nessun vicino si era lamentato della confusione. La castana ripensò a ciò che si erano detti e si rese conto che le parole che si erano lanciati quella sera erano state davvero pesanti e crudeli. Del resto la loro relazione non era mai stata rose e fiori.

La ragazza ripensò ai giorni nella villa dei Malik dove litigare era un'abitudine. Eppure se ci pensava bene i litigi mantenevano vivo il loro amore, la loro passione.

Lara sbuffò. Amore? Ma quale amore? Quel cretino non l'aveva mai amata. Se l'avesse amata ora non si troverebbero in questa situazione. Ogni volta che le venivano in mente quei meravigliosi occhi una rabbia assurda e un rancore enorme si risvegliavano in lei. Non voleva arrabbiarsi. Voleva essere completamente indifferente, ma il fatto che quel ragazzo continuasse ad accenderle fuochi di emozioni dentro la faceva innervosire ancora di più.

Si portò le mani fra i capelli spettinandoseli tutti e nascose il viso tra i cuscini del suo divano. Se Mark l'avesse vista in quello stato probabilmente avrebbe pensato che era ubriaca. Fece in tempo a formulare il pensiero che qualcuno suonò al campanello. La castana arricciò il naso. Non aveva voglia di alzarsi e aprire la porta.

"Amore, mi sono dimenticato di avvisarti che avremmo avuto ospiti! Puoi aprire te per favore? Arrivo subito."

Sentendo la voce di Mark dalla loro camera la castana roteò gli occhi. Per fortuna quel giorno si era lavata i capelli e si era messa un po'di correttore sulle occhiaie, quindi era presentabile. Rotolò letteralmente giù dal divano con l'agilità di un sasso, poi si diresse verso la porta borbottando quanto odiasse avere ospiti senza preavviso e cercando di sistemare i suoi capelli in una coda più o meno ordinata. Aprì la porta con un falso sorriso, ma l'espressione le venne levata dal volto quando si ritrovò davanti, appoggiato allo stipite della porta, Zayn.

Lara si voltò velocemente per controllare che Mark non fosse già lì poi guardò il moro "Che diavolo ci fai qua Zayn? Non riesci a capire che non ti devi più far vedere?" Il moro si guardò intorno con un ghigno sulle labbra, facendosi scappare una piccola risata e, inclinando la testa di lato con fare divertito, disse: "Ma come? Il tuo futuro maritino mi offre un caffè a casa sua per discutere di affari con più tranquillità e per stringere amicizia e tu mi tratti così? Sei decisamente scortese cara. E poi che male c'è? Potremmo ricordare i bei vecchi tempi io e te."

Lara spalancò gli occhi "No! Lui non deve essere messo in mezzo a questa faccenda. Non voglio che sappia niente di quello che è successo!" Zayn inarcò un sopracciglio "Non gli hai mai detto nulla del lavoro che facevi sei anni fa? Del fatto che hai avuto una relazione segreta con il tuo capo? Dov'è la fiducia tra futuri sposi qua?" La castana abbassò lo sguardo "Ho i miei motivi per star zitta. Sicuramente fraintenderebbe e non voglio ritornare indietro su una faccenda che ormai ho definitivamente archiviato." Zayn scosse la testa ed entrò nell'appartamento urtando la ragazza, ma prima che lui potesse dirigersi nel soggiorno la castana gli afferrò il polso.

Il moro alzò le sopracciglia guardando il volto di Lara, ma questa non spostò lo sguardo dal pavimento "Per favore. Non dire niente."

Il ragazzo ghignò poi le si avvicinò all'orecchio "Non mi sembra che tu sia nella posizione per potermi chiedere dei favori servetta." Poi scuotendo la testa liberò il polso dalla presa della ragazza e si diresse verso il soggiorno dove venne accolto da un Mark sorridente e ignaro di tutto. Facendo accomodare il moro su una delle poltrone il biondo si rivolse alla castana "Amore ci prepari un caffè per favore?" Lara scambiò un ultimo sguardo con Zayn poi andò in cucina senza dire niente e pregando che il moro non portasse ancora più scompiglio nella sua vita.

You're still My MaidDove le storie prendono vita. Scoprilo ora