Lara entrò in casa leggermente barcollante. Le erano cadute le chiavi della porta per ben tre volte prima che lei riuscisse ad aprire. Tutta colpa di quel leggero tremolio che le stava percorrendo il corpo da quando Zayn se ne era andato. Non riusciva ancora a realizzare che aveva parlato con il moro dopo tutto questo tempo e non riusciva ancora ad accettare che quel ragazzo, no, uomo le aveva fatto risvegliare dei sentimenti confusi che era riuscita a tenere a bada in quei sei anni. Tolse le scarpe e la giacca lentamente, con gli occhi che guardavano il vuoto e la mente completamente offuscata, poi si diresse verso il soggiorno scalza e, solamente quando andò contro un mobiletto e fece cadere un vaso, si riprese da quello stato di semicoscienza in cui era rimasta da quasi un'ora. "Amore dove sei stata? Sei tornata tardi oggi!" Mark sbucò fuori dalla cucina con addosso un grembiule verde e un mestolo in mano. Se Lara non fosse stata sconvolta avrebbe sicuramente riso vedendo il suo quasi marito conciato in quel modo, ma sfortunatamente il suo cervello aveva in testa così tanti pensieri che lei riuscì a malapena a rispondere in modo coerente. "Oggi c'era confusione nella boutique e sono dovuta rimanere un po' di più a riordinare. Hai preparato la cena?" Mark annuì sorridente e, prendendo la ragazza per mano, la condusse in cucina per farle vedere cosa bolliva effettivamente in pentola. La ragazza fece in tempo a vedere la tavola apparecchiata che nel giro di pochi minuti dovette correre al bagno per un terribile attacco di nausea e, no, non era dovuto al fatto che Mark non era un ottimo cuoco.
Le parole di Zayn avevano ripercorso la sua mente come un treno alla massima velocità e il suo fisico non aveva retto. La situazione che si era formata da un momento all'altro non andava per niente bene e Lara provò uno stato di ansia intensa. Si avvicinò al lavandino per sciacquarsi la faccia mentre Mark le accarezzava leggermente la schiena, con uno sguardo preoccupato che gli increspava il volto. "Lara sei estremamente pallida, potresti aver la febbre. Ormai sono giorni che fai dei lunghi turni di lavoro e la sera sei sempre lì a letto che studi per qualche esame. Forse dovresti prendere una pausa e pensare a riacquistare le forze. Mi fai preoccupare così" La ragazza si girò verso l'uomo accanto a lei e lo guardò. Vide amore in quegi occhi, vide preoccupazione, vide gentilezza. Vide l'uomo che lei aveva deciso di sposare perchè amava. Questa consapevolezza la tranquillizzò parzialmente, la nausea non era così forte e la mente era lucida. Prese il viso di Mark tra le mani, con tenerezza, e senza abbassare lo sguardo gli disse a bassa voce "Ti amo Mark. Davvero tanto e non ho intenzione di cambiare idea su di te. Su di noi" Il biondo le sorrise, sorpreso da quella dichiarazione d'amore apparentemente così casuale, e la baciò lentamente con dolcezza. Poi sfiorandole i capelli le disse "Prendi un giorno libero. Domani ho da parlare con una figura molto importante che potrebbe aiutare con il finanziamento del giornale, ma poi tornerei presto per coccolarti."
Lara annuì leggermente: per una volta tanto si sarebbe concessa una giornata tranquilla per riprendere le forze e schiarirsi le idee sulla questione "Zayn Malik". Se il moro voleva la guerra allora lei gli avrebbe dato la guerra.
La mattina dopo si alzò presto per preparare la colazione e il pranzo al sacco per Mark poi, quando quest'ultimo uscì di casa, si accoccolò sul divano con una fumante tazza di tè. Passò la mattinata in piena tranquillità e verso mezzogiorno si avviò in cucina per prepararsi qualcosa di leggero da mangiare. La ragazza non si sorprese troppo quando vide che il fidanzato aveva dimenticato sul tavolo il pranzo, probabilmente era stato così nervoso per l'incontro con questa persona importante che alla fine aveva dimenticato di prepararsi la borsa. Generalmente, quando Mark aveva questioni importanti da gestire per il giornale, preferiva pranzare in ufficio e Lara era sempre stata ben disponibile a preparargli qualcosa da sgranocchiare.
Guardò l'orologio. Tra una ventina di minuti era certa che il biondo avrebbe avuto la pausa pranzo e, conoscendolo, il ragazzo avrebbe probabilmente saltato il pasto. Decise quindi di vestirsi in modo appropriato e concedersi un po' di make up per poter andare a fare visita al ragazzo e portargli anche il pranzo. Era sicura che gli avrebbe fatto piacere e, soprattutto dopo il giorno precedente, aveva la necessità di dimostrare al biondo quanto fosse effettivamente seria riguardo la loro relazione. Ignorò completamente il fatto che forse la necessità non era rivolta verso Mark, ma verso se stessa e cercò d'ignorare quell'insicurezza che si era improvvisamente risvegliata dentro di lei.
Prese il cappotto, infilò le scarpe e, dopo aver controllato di aver chiuso la porta, si diresse velocemente verso l'ufficio del compagno. Grazie al cielo l'edificio non era troppo lontano dal loro appartamento e Lara lo raggiunse senza patire troppo il freddo della stagione. Appena entrò venne subito ben accolta dalla segretaria di Mark, una donna ormai sopra la sessantina di anni estremamente intelligente e solare. Non era un segreto che Lara adorasse quella donna "Viola ti vedo estremamente in forma sai?" La signora alzò gli occhi dal computer e, quando vide la ragazza, un enorme sorriso le si formò sul viso. "Lara, ma quanto tempo! Tesoro saranno mesi che non passi più a trovarci! Abbiamo addirittura pensato che tu e il capo foste in crisi! Hai perso peso vero? Ti vedo sciupata tesoro! Forse dovresti mangiare di più. Comunque dimmi tutto, hai bisogno di qualcosa?" Lara rise leggermente, divertita dalla parlatina della signora poi, annuendo, le disse "Sono venuta a portare il pranzo a Mark pensi che possa disturbarlo?" Viola prese in mano la cornetta del telefono "Dovrebbe essere ancora in riunione, ma posso provare a chiedere se magari hanno finito." Poi borbottò qualcosa al telefono. Appena riattaccò annuì verso Lara "Hanno deciso di fare una pausa quindi puoi andare. Il signore, o meglio ragazzo, con cui il capo sta lavorando dovrebbe andare a pranzare con la moglie quindi continueranno il pomeriggio."
La castana ringraziò e, visto che l'ascensore era guasto, salì le scale. Dopo due rampe di scale e un gran fiatone per averle fatte di corsa, si avvicinò alla porta dell'ufficio del biondo e bussò leggermente. Quando entrò vide Mark che con tono professionale stringeva la mano ad una figura davanti a sè. "Oh Lara! Amore sei arrivata! Signor Malik lasciatemi che le presenti la mia futura sposa."
La ragazza si sentì gelare quando vide la figura girarsi e quando due occhi dorati le si puntarono addosso. Lara maledì qualsiasi cosa possibile. Non poteva crederci! Sembrava che loro due avessero una calamita e fossero destinati ad incontrarsi e ad irritarsi la maggior parte del tempo. Zayn ghignò e, allungangole la mano, le disse con lo stesso tono con cui le parlava all'inizio sei anni prima "Piacere Zayn. Zayn Malik" La castana lo guardò, poi con fare deciso appoggiò la borsa del pranzo e il cappotto su una poltrona rivelando una camicetta estremamente attillata e dei pantaloni neri non molto più larghi. Dopo si avvicinò pericolosamente a lui. "Il piacere è tutto mio Signor Malik." Gli sorrise falsamente, poi si diresse verso il proprio fidanzato.
L'unico modo per combattere il nemico? Una dose di indifferenza e di decisione avrebbe sicuramente messo al suo posto quel lupo idiota.
(Capitolo 5! Scusate l'attesa e spero vi sia piaciuto :) !
Scusate eventuali errori.
Votate-commentate-seguitemi perfavore :)
maid_girl_love :) )
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You're still My Maid
FanfictionSono passati sei anni dalla sera in cui Lara e Zayn si sono separati. Sei anni da quando Lara ha lasciato definitivamente la villa. E durante questi sei anni due cuori non hanno smesso di battere all'unisono. Forse è destino che i due si rincontrino...