"Lara alzati subito da quel dannato letto e va' a farti una doccia. Scegli dei vestiti decenti, truccati e acconciati quel nido di capelli che hai in testa!" Lara tirò fuori la testa da sotto le lenzuola e guardò con parziale irritazione sua madre. Era troppo presto per sentire la voce squillante della signora e il suo pessimo umore le impediva di trovare la forza per prendersi cura di se stessa come era solitamente abituata. Ringraziò il cielo che la boutique fosse momentaneamente chiusa per vacanze e che la sua vita fosse occupata dagli studi universitari che l'aiutavano a distrarsi almeno per un po' da tutta la confusione che nell'ultimo periodo la circondava. Pregava anche che il tempo passasse più velocemente e che finalmente potesse iniziare il suo tirocinio all'ospedale come aveva sempre sognato. Almeno i turni stremanti, così li avevano definiti alcuni amici, non le avrebbero permesso di pensare ad altro. Avrebbe lasciato il lavoro da commessa e la sua vita sarebbe nuovamente cambiata.
Peccato che fino a poco prima quei cambiamenti non coinvolgessero solamente la diretta interessata, ma anche un futuro marito che ormai non apparteneva più al suo quadretto perfetto di quotidianità.
Fece sprofondare nuovamente la faccia nel cuscino e fece finta di non aver sentito sua madre, ma questa non apprezzò minimamente e, senza esitazione, la spinse giù dal letto. Lara cadde come un vero e proprio sacco di patate sul pavimento e, appena si riprese dallo shock, alzò la testa di scatto spalancando gli occhi in un modo assolutamente innaturale. "Mamma! Sbaglio o mi hai appena spinta senza esitazione giù dal mio letto incurante del fatto che sarei caduta su un pavimento freddo e che io sia emotivamente instabile?" Annabelle roteò gli occhi e si mise una mano sul fianco "Lara sono disposta a svegliarti così ogni mattina se ciò significa riuscire a farti reagire e magari a farti capire quanto tu ti stia comportando da stupida. Non permetterò che mia figlia si riduca in questo stato per degli uomini! Quindi alza il sederino di cui vai tanto fiera e preparati come si deve, ho delle commissioni per te!" Lara aprì e chiuse la bocca come un pesce per qualche minuto cercando delle parole per controbattere, ma il sopracciglio inarcato della madre le fece capire che era decisamente meglio stare zitta. "Hai mezz'ora di tempo per presentarti in cucina come la figlia forte che ho cresciuto non come la sconosciuta dell'ultimo mese." La castana rimase ancora qualche momento a boccheggiare invano sul pavimento e si rese conto di essere effettivamente ridicola.
Si mise a sedere, scompigliandosi ancora di più i capelli, poi guardò per un momento la figura della madre scomparire nel soggiorno. Fece un grande respiro. Era consapevole che nell'ultimo periodo non era stata quella di sempre e moriva dalla voglia di riprendere in mano la situazione e di curare con attenzione il suo aspetto, le aveva sempre dato un senso di sicurezza e tranquillità, ma nell'ultimo periodo si era semplicemente rassegnata. Ed era stanca di non riuscire a liberarsi di quel peso inutile che le stringeva ogni singolo giorno il cuore.
Si alzò dal pavimento e si diresse verso l'armadio. Magari nell'accontentare le richieste della madre e nel fare qualcosa che le era sempre piaciuto sarebbe riuscita a stare un po' meglio con se stessa. Diede un'occhiata veloce all'orologio. I minuti stavano passando e lei decise di entrare subito in doccia e scegliere dopo cosa indossare. Si lavò i capelli con cura, massaggiando il capo con attenzione, e usò il suo bagno-schiuma preferito, uno di quelli con un forte profumo di lavanda e che le lasciava sempre la pelle estremamente morbida. Uscì dalla doccia in uno stato decisamente più rilassato degli ultimi giorni e solo quel fatto le fece accendere la speranza che tutto, in qualche modo, saprebbe finito bene.
Mentre si asciugava i capelli con un asciugamano e osservava con attenzione il contenuto del suo armadio si concesse l'ascolto di un po' di musica. Un tono delicato, ma terribilmente estivo caratterizzato dalla presenza del suono di una chitarra acustica. Lasciò che il suo corpo si muovesse leggermente a ritmo senza smettere di asciugarsi e di scegliere ciò che voleva indossare. Era decisamente troppo immersa nello scegliere e nella musica che non notò nemmeno la figura della madre sullo stipite della porta con un'espressione tenera e sollevata sul viso.
STAI LEGGENDO
You're still My Maid
FanfictionSono passati sei anni dalla sera in cui Lara e Zayn si sono separati. Sei anni da quando Lara ha lasciato definitivamente la villa. E durante questi sei anni due cuori non hanno smesso di battere all'unisono. Forse è destino che i due si rincontrino...