Capitolo 13

338 30 4
                                    

Mi sveglio con un forte mal di testa. Non ricordo esattamente il motivo per cui mi potrebbe essere venuto ma ora non importa. La pressione e il dolore che solitamente sentivo sulla gamba ferita e quasi scomparsa.

Sento un forte odore di sangue che ha invaso ormai tutta la grotta, poi la vedo. Katniss stesa sul pavimento circondata da un'enorme pozza di sangue. Il panico prende il sopravvento. Cosa avrà combinato questa volta? Una profonda ferita in fronte probabilmente causata da un coltello.

É andata al festino!! Ora ricordo. Mi ha sedato per recuperare la mia medicina. Non so se essere più arrabbiato con lei per avermi imbrogliato o per aver recuperato la cura e aver dimostrato che gli importa davvero qualcosa di me.

Di fianco a lei c'è uno zaino dentro al quale trovo una pomata già usata, immagino che l'abbia usata lei per medicare la mia gamba, che ora sta molto meglio. Spalmo delicatamente la pomata sulla sua fronte e nel giro di dieci minuti smette di sanguinare.

Sono sollevato, come se un masso se ne fosse andato dal mio petto quando ho visto la sua ferita smettere di perdere sangue e i suoi muscoli sciogliersi. Sento una morsa allo stomaco. Ho fame trovo delle fette essiccate di manzo in un zaino e ne mangio finché non mi sazio. Avevo dimenticato cosa significa avere lo stomaco pieno. Ben presto mi addormento sognando che Katniss si svegli presto.

Vengo svegliato da un mugulo di Katniss che ha appena aperto gli occhi. Mi precipito da lei. -Hei, ben svegliata- sembra confusa -Peeta... come stai?- deve avere preso una forte botta in testa per chiedermi se sto bene mentre lei era fino a qualche ora fa mezza morente. -Io benone, la mia gamba si sta sgonfiando e la ferita sta svanendo lentamente. Tu piuttosto come va la testa?- Ha degli occhi così belli. Si porta una mano alla fronte come se se ne fosse dimenticata - Oh si, Bhe sto bene, la ragazza del 2 me l'ha fatto. Credo che sia morta.- annuisco. L'altra sera ho visto la sua faccia in cielo. Mi dispiace per lei ma preferisco che sia viva Katniss che lei.

Il tempo scorre in fretta e, dopo averla medicata, andiamo nel bosco a cacciare. Ho il compito di raccogliere delle radici e robe varie mentre lei si occupa della carne. Non sono mai stato un asso nel conoscere le erbe velenose ma qualcosa so.

Un quarto d'ora più tardi ho raccolto radici, erbe e qualche bacca dall'aspetto molto invitante. Katniss non aveva parlato di bacche ma credo che non gli dispiacerebbe. Mi avvicino al fiume dopo aver visto altre bacche uguali a quelle che ho raccolto prima.

Bum!

Colpo di cannone. Il miei pensieri volano da Katniss ed inizio a correre verso il bosco pregando che non sia per lei in cannone. Mentre corro mi schianto contro di lei. Dio, non sono mai stato così felice di vederla -Peeta! Ma dove eri! Ti ho cercato ovunque! Perché non mi hai risposto?- risposto? - Io... io non ti avevo sentito... credo che il rumore del fiume abbia coperto la tua voce...-

Non finisco di parlare che lei mi butta le braccia al collo -non farlo mai più! Avevo paura che succedesse come con Rue! Non farlo più - l'ultima frase quasi la sussurra. Torniamo dove ho lasciato le radici e troviamo la ragazza del 5 accasciata a terra. É morta. -Sono bacche velenose quelle, io le chiamo morsi della notte. Anche una più esserti letale, muori prima ancora di mandarla giù. - ho i brividi, non posso credere di averle fatto correre un pericolo simile.

Torniamo alla grotta non prima che Katniss abbia recuperato una manciata di morsi della notte. "Magari anche a Cato piacciono le bacche" mi ha detto. Cosa avrà in mentre?

AGGIORNO A 10 VOTI E 4 COMMENTI

Gli Hunger Games di Peeta  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora