L'emorraggia sembra non fermarsi, e cerco di pensare a un modo per fermarla...ma non riesco a pensare, non riesco a concentrarmi.
Così prendo un po' di muschio dal ramo di un arbusto lì a fianco e controllo che non ci sia del fango, non mi sembra proprio il caso di infettarla, e comincio con delicatezza e con la mano un pò tremante ad asciugare la ferita.
Quand'è pulita cerco di valutarne la profondità, sembrano 4-5 cm e con mio grande terrore e dusgusto vedo che raggiunge l'osso. Ora si che sono spacciato davvero.
Perchè Haymitch non mi manda niente??mi chiedo infastidito. Perchè sta aiutando lei. Sai sei un pò egoista lei potrebbe essere messa peggio di te! Preferisci che viva lei o tu? la vocina nella mia testa forse ha ragione così -Lei..- dico a mezza voce, perchè so che nessuno può sentirmi.
Mi alzo e cammino dolorante sulle roccie finchè non trovo un incavo probabilmente creato dall'acqua e...mi viene un idea.
Dopo diverse ore di lavoro e senza che nessuno mi scoprisse, mi sono completamente mimetizzato il viso su un sasso vicino al fiume. Non è il masso, ma per un po andrà bene. Prima di spendemi, disinfetto ancora la ferita e la copro con delle foglie ed infine rivesto il mio corpo di piccoli sassi e muschio per non dare nell'occhio. Sono sfinito e non posso far altro che stendermi e dormire. Ed è quello che faccio.
Morente. Forse è l'unico aggettivo che può descrivermi in questo momento. Quanto tempo è passato? Uno, due giorni? Una settimana? Un anno? A me sembrano secoli anche se so che non è così. Cerco di spostarmi ma invano così rinuncio anche di rocurarmi acqua e cibo visto che non ho ne sete ne fame. Ormai non sento più dolore alla gamba ma riesco ad intravedere la ferita e noto a malincuore che è peggiorata.
Sono semi cosciente quando sento dei rumori insoliti: passi. Mi irrigidisco pregando che non siano i favoriti. -Peeta? Peeta!- è quasi un sussurro alle mie orecchie ma riconosco subito quella voce Katniss.
E finalmente la vedo con l'arco inccoccato ma rivolto verso il basso setaccia la zona in cerca, in cerca di me. Non sono mai stato così felice di vederla in vita mia. Nonostante alcuni graffi sul viso è più bella che mai. Eh si, sono proprio malato! Non tento di muovermi o chiamarla visto che sono stato per un tempo indeterminato immobile senza parlare o altro. Quando è abbastanza vicina le afferro la caviglia e per un anno il terrore le invase gli occhi. -PEETA!- Urla appena capisce dove mi trovo. Si china verso di me e, tirandomi un po su, mi abbraccia.-È brutta eh!- dico parlando della ferita -Allora per prima cosa cerchiamo un rifugio.- afferma calma. E io annuisco. Lei mi aiuta ad alzarmi e dopo alcuni metri troviamo una grotta che dall'esterno non si nota perchè è incavata nella roccia. È perfetta. E finalmente ci sediamo di fronte all'entrata stanchi, ma per fortuna salvi.
AGGIORNO A 10 VOTI E 5 COMMENTI
STAI LEGGENDO
Gli Hunger Games di Peeta
FanficVi siete mai chiesti come può essere stato andare e vincere gli Hunger Games per Peeta? Beh, questa è la risposta ai vostri dubbi. Non ci credete? Vedere per credere! - - - - La storia è stata scritta anni fa quando eravamo più piccole dunque è per...