Maia

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Lo schiaffo che arriva dopo la mia affermazione, quasi me l'aspettavo.

- Devi stare zitta sporca mezzosangue!-
Urla l'uomo, alzando ancora la mano.

- Signore, non possiamo perdere tempo! Dobbiamo sacrificarla subito!!-
Grida Gamp, risollevandosi da terra.

-Stupida, non possiamo! Dobbiamo aspettare l'ora esatta del suo sedicesimo compleanno se no tutto il lavoro che abbiamo fatto negli scorsi anni sarà vano! Preparati, ci smaterializzeremo.-

Io, nel frattempo, cerco di capire da dove proviene la voce di mia madre. Se solo riuscissi a liberarmi... Ma l'uomo ha agitato la bacchetta e improvvisamente non riesco né a muovermi né a parlare.

D'improvviso appare Willy che, a un cenno di Gamp, mi afferra la mano e gira su se stesso, smaterializzandoci in un bosco. Pochi secondi dopo, appaiono Gamp e l'uomo.

- Dobbiamo assolutamente cambiare postazione! Ma dove andremo? Non possiamo lasciare i nostri compagni!-
Urla la ragazza, con le lacrime agli occhi.

- Smettila di urlare, stupida! Ci sentiranno. I nostri compagni si sono preparati per tutta la vita per questo momento. Non possiamo restare in Siberia, dobbiamo andarcene subito! Mancano ancora sette ore al compleanno di questa ragazzina, poi finalmente il Signore Oscuro tornerà.-
Esclama l'uomo, con uno sguardo da fanatico.

-E dove andremo, mio signore?-

-Nel posto dove è cominciato tutto.-

***

-Maia... Maia, svegliati.-

Dice una voce familiare, scuotendomi.

-Che... Che c'è?-
Biascico, risvegliandomi con difficoltà.

Evidentemente, i due fanatici mi hanno fatta svenire di nuovo con quello strano incantesimo, Stupeficium.
Non mentirò, odio sentirmi così indifesa e inutile. Questi sociopatici stanno cercando di uccidermi e io continuo a svenire.

Una figura familiare appare nel mio campo visivo, svegliandomi del tutto.

- Ana? Ana che ci fai qui?-
Urlo, mettendomi a sedere.

Sono di nuovo imprigionata: questa volta, però, mi trovo in una cella vera e propria.

-Maia! Maia mi dispiace tantissimo!-
Mi abbraccia Ana, singhiozzando.

Ragazzi, ve lo devo ammettere, sono estremamente scioccata. Perchè Ana, la mia migliore amica americana, si trova rinchiusa con me in una cella chissà dove?

-Sì, ma per cosa? Che ci fai qui?-
Insisto, staccandomi dall'abbraccio.

-Io e mamma abbiamo fatto un casino...-
Inizia lei, abbassando la testa.
-Mamma in realtà è una maga, lavora come Auror nel Congresso Magico Americano.-

-Cosa?-
Esclamo, interrompendola.
Seriamente sono sempre stata circondata dalla magia e non me ne sono mai resa conto?

-Lasciami finire. Come ti dicevo, mamma è un Auror, venne affidata al vostro caso dal Congresso, in comune accordo con il vostro Ministero della Magia. Doveva inserirsi nel vostro nucleo familiare e proteggervi, in caso di un attacco.-
Ana fa una pausa, inspirando profondamente.
-Quando pochi giorni fa sei venuta a dirmi che te ne volevi andare via con Jake, mai mi sarei immaginata che fosse una vera persona del tuo passato, altrimenti avrei cercato di fermarti. Pensavo fosse tutto un gioco, che volevi scappare con lui per qualche giorno come una qualsiasi adolescente ribelle, e che saresti tornata a casa sana e salva. Ma questo è stato un errore imperdonabile da parte mia. A dire la verità, ho accompagnato mamma in questa missione perchè non ho davvero nessun altro familiare, e non sapevo tutti i dettagli della vostra storia. Ma lasciarti andare via, quella notte, è stato davvero un errore imperdonabile.-
La mia migliore amica mi guarda, con le lacrime agli occhi.

OMG, I have a baby!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora