Capitolo 9

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#Helen's POV






Dopo il discorso dalla porta della Sala Grande cominciarono ad entrare le scuole che avrebbero dovuto essere nostre avversarie nel Torneo. Per primi entrarono gli allievi di Durmstrang, tutti avvolti da pesanti giacche marroni e con gli stivali che arrivavano alle ginocchia. Stavo per seguire la danza delle ragazze di Beuxbatons quando qualcosa mi colpì la spalla; un biglietto di George:

"Ci vediamo dopo la cena nella vostra Sala Comune.

Ti amo,

George"

Guardai verso di lui e mi mandò un bacio; io avvampai, è vero che stavamo insieme ma George riusciva sempre a farmi sentire impacciata davanti a suoi certi comportamenti. La cena fu lunga, quasi non toccai cibo; avevo un solo pensiero il testa: il ballo. Cosa dovevo fare!? Non ero mai stata a un ballo e nemmeno Arwen, ma lei sembrava tutt'altro che agitata. Mille pensieri mi si ammassavano in testa: 'il vestito, le scarpe, i capelli!' Stavo per scoppiare, ma per fortuna Silente interruppe il mio profondo esame di coscienza per augurarci la buonanotte.

Corsi verso le scale lasciando indietro mia sorella e Cho. Arrivata vidi che George era già li ad aspettarmi; anche lui sembrava pensieroso.

"Ehi."-mi salutò venendomi incontro.

"Ciao George."-risposi e lui mi baciò delicatamente

"Vuoi che andiamo a sdraiarci?"-io annuii. Da un po' di tempo io e George avevamo perso l'abitudine di fermarci a parlare sdraiati sul mio letto, non so perché ma dopo ogni cena non vedevo l'ora che arrivasse quel momento.

Mi prese per mano e ci avviammo insieme verso i dormitori femminili.

Ci sdraiammo e George chiuse la tendina.

"Allora.."- disse prendendomi il fianco.

"Allora..?"- risposi enigmatica.

"Ecco..beh..lo sai che c'è il ballo,no?"

"Hm-hm.."- mormorai.

"Ecco io...mi stavo chiedendo se tu.."- lo baciai per qualche istante.

"Certo."- affermai. Sorrise e mi abbracciò tenendomi stretta a lui. Le mie palpebre si chiusero sempre più velocemente, guardai George con il viso appoggiato alla mia fronte; il suo battito seguiva il mio e il suo respiro mi cullava dolcemente..i pensieri nella mia testa si dissolsero lentamente, poi, il buio.

La mattina mi svegliai tra le braccia di George, subito mi parve normale poi scattai in piedi e mi misi una mano davanti alla bocca.

"C-cosa succede Helen?"-chiese strofinandosi gli occhi.

"George sei ancora qui! Ti sei addormentato nei dormitori delle ragazze!"

"Oh cavolo.."

"Dai alzati prima che passino gli elfi a controllare!"-lo incalzai, si infilò velocemente le scarpe e sgusciammo fuori dalla porta.

"Scusa, mi dispiace."-disse.

"Non ti preoccupare, solo per fortuna che mi sono svegliata in tempo."

"Che casino...beh, io ho dormito benissimo."- risi.

"Ahah, se è per quello anche io."

"Sono felice."- e si avvicinò alle mie labbra sfiorandole con le sue.

"Allora ci vediamo a colazione Pluffa."- e mi passò una mano fra i capelli.

"A dopo."- lo salutai guardandolo scendere le scale.

Tornai a sdraiarmi senza riprendere sonno, una sola cosa riusciva a tranquillizzarmi, quel giorno ci sarebbe stata la gita a Hogsmeade, io e Arwen potevamo cercare il vestito.

Finalmente la campanella suonò, a Divinazione si perdeva sempre la cognizione del tempo; iniziammo a scendere verso il secondo piano quando vidi sulla scala di fronte alla nostra i ragazzi che scendevano euforici, subito George non mi notò, ma Fred mi salutò prontamente con la mano. Arrivati nel cortile ci ritirarono i permessi e ci incamminammo tutti insieme verso il piccolo villaggio di Hogsmeade. Passammo la Testa di Porco, l'Emporio degli scherzi di Zonko (dove ovviamente i gemelli e Lee si fermarono a fare acquisti) e Mielandia, dalla cui ogni volta che ci si passava davanti si percepiva un profumo di dolciumi inconfondibile. Arrivammo infine all'Emporio dei vestiti dove sia io che Arwen facemmo i nostri acquisti. Ci fermammo poi con i ragazzi ai Tre Manici di Scopa a bere una Burrobirra.

"Salute donzelle."-esclamarono in coro i ragazzi.

"Avete fatto acquisti vedo.."-osservò Fred mentre George cercava di sbirciare nella mia busta.

"Segreto."-affermai dopo aver bloccato George.

"Se ci tenete tanto a vederli dovrete aspettare il giorno del ballo."-concluse Arwen.

"Aspetteremo allora."-disse George poco convinto.

Tornati a Hogwarts mi buttai sul letto e caddi in un sonno profondo: le tre ore dentro al negozio di vestiti mi avevano letteralmente distrutta. Arwen mi svegliò verso l'ora di cena e George (nonostante le mie soffocate repliche) mi portò in spalla fino in Sala Grande.

Mancava solo un giorno al ballo, e io ancora non me ne capacitavo. La preoccupazione per il vestito era andata, ma rimaneva tutto il resto ed io ero più agitata che mai.

Rimasi sveglia per quasi due ore a fissare il soffitto azzurrognolo, sperando in un miracolo, poi crollai e, come la notte precedente, sognai di trovarmi fra le sue braccia calde.

Noi e i Gemelli WeasleyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora