Capitolo 20

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Le lezioni si facevano più pesanti, gli esami si avvicinavano per i ragazzi, e il tempo da trascorrere con le gemelle lo trovavano sempre più di rado.


"Per la miseria, abbiamo cinque tesine, CINQUE per quella palla al piede di Piton, ma perché cavolo abbiamo continuato Difesa Contro le Arti Oscure?"

"Forse perché è tra le materie obbligatorie ai M.A.G.O."- Arwen carezzò la spalla al suo ragazzo.

"George, te lo assicuro, se continua così io e te ci barrichiamo nell'appartamento sopra il negozio. Al diavolo Piton e i suoi Expulso dei miei stivali.."

"Non avevate fatto una cosa simile qualche estate fa?"- chiese lei.

"Oh, ti riferisci a quella volta che George ed Helen litigarono così pesantemente che George si rinchiuse nell'appartamento per quasi una settimana?"

"Ah, bei vecchi tempi.."- sospirò George, mentre Helen gli tirava un pugno.

"Il periodo peggiore che abbia passato."- affermò Helen, dura.

"Lo è stato anche per me...ma lo abbiamo superato alla grande, tesoro. Ne siamo usciti ancora meglio di prima, sbaglio?"

"No, hai ragione.."- disse lei, gli occhi puntati a terra.

"Ehi..se dovesse ricapitare la supereremo come abbiamo già fatto, ok? Stiamo insieme da tanti anni ormai, è normale litigare, anche pesantemente.."

"Io e Fred abbiamo litigato molto più di voi, non ricordi?"- saltò su Arwen, come a rincuorarla.

"Abbiamo? Piccola, io e te litighiamo tutt'ora!"- disse Fred.

"Fred.."-sibilò Arwen tra i denti.

"Io ricordo di quella volta che, a scuola, Fred sorprese Arwen mentre tornava al dormitorio, dopo l'allenamento supplementare.."

"George,dai.."

"..era tardi, vi eravate allenati contro i Tassorosso a lungo..avevate un nuovo battitore, se non sbaglio. E Fred si era appostato proprio vicino al busto, prima delle scale per i dormitori...ricordo di aver sentito l'urlo fino alla torre di Grifondoro."

"Oddio è vero..Arwen è rimasta furiosa per quanto? Ricordo che ci siamo allenati insieme il pomeriggio dopo, vero?"- disse Helen.

"Si beh, la mia guancia sinistra lo ricorda bene."- disse Fred con gli occhi sbarrati.

"Ti ho già detto che ho colpito quel bolide per sbaglio, Fred. Quante volte te lo devo ripetere?"

"Lo so, però la mira l'hai presa giusta."- e lui e George scoppiarono a ridere. Arwen li fissava furente, così la gemella lesi avvicinò e le cinse le spalle.

"Lo sai, a Fred è sempre piaciuto farti scherzi. I primi tempi, ricordo che diceva di amare l'espressione del tuo viso, quando riusciva a sorprenderti. Sono convinta che ogni volta che lo faceva, o che lo fa tutt'ora, è in buona fede."

"Beh, affinché non mi trovo una tarantola nel letto o qualcosa di simile.."

"Ti conviene non dargli idee."- sussurrò George, comparendo dietro la spalla di Arwen.

"Idee su cosa?"- chiese il gemello.

"Nulla di importante."- sorrise George. Si chinò a baciare Helen sulla fronte e raccolse la cartella.

"Andiamo fratellino, abbiamo la McGranitt, non ci tengo a ricevere un altro dei suoi sguardi fiammeggianti per colpa dell'ennesimo ritardo."

"Cacasotto."-sogghignò Fred

"Fingerò di non aver sentito."- affermò l'altro. Fred diede un bacio ad Arwen e trotterellò dietro al fratello.


Le gemelle rimasero un'altra oretta nel prato; avevano infine rinunciato a Divinazione, a nessuna delle due serviva, visti gli studi di Helen per diventare un Auror, e gli allenamenti incessanti della sorella nel Quidditch.

"Lo sai, è vero che io e Fred litighiamo molto più spesso di te e George. A parte quella volta dell'appartamento, in fede mia non ricordo di avervi mai visti arrabbiati l'uno con l'altra."

"Siamo bravi a contenerci."- Helen forzò un sorriso -"Non lo so..la verità è che in effetti non litighiamo quasi mai...però poi, quando succede, hai visto come va a finire, no?"

"Helen, è stata solo quella volta. Non devi pensare che sarà così per ogni singola discussione che avrete."

"Lo so, lo so..ma mi viene da pensare..forse è per questo che è stata così terribile quella volta? Perché forse litighiamo troppo poco? Tu e Fred non avete mai avuto una sfuriata simile."

"Ne sei sicura?"- Arwen guardò la gemella dritta negli occhi.

"Non ricordi quella volta che eravamo alla Tana e io impazzii di brutto? Cominciai a lanciare fuori dalla finestra tutte le sue cose, neanche fossi a casa mia, capisci?"- non poterono che scoppiare a ridere al ricordo.

"Ahahahah, dio, mi fa male la pancia...e, e ricordo che non riuscii a guardare Molly negli occhi per tutto il resto della vacanza!"- un'altra sonora risata; Helen ormai si rotolava per terra.

"Cavoli, sto piangendo.."- disse, asciugandosi gli occhi.


Il sole cominciò a tramontare, il lago si riempì di luce. L'erba si smuoveva al vento, i riflessi dell'acqua la tingevano d'oro.

"Amo stare qui."- affermò Helen, guardando l'acqua che si increspava.

"Anche io, sorellina."

"Come sarà quando non potremmo più tornarci? Ci hai pensato?"

"Immagino che lo supereremo. Siamo fortunate, abbiamo i gemelli al nostro fianco. Sono sicura che saranno in grado di farci sentire a casa, dovunque andremo."

"Si..hai ragione."- l'ombra del salice sotto cui erano scivolò sul prato, mentre il sole pian piano veniva inghiottito dall'orizzonte.



"Siamo davvero fortunate."

Noi e i Gemelli WeasleyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora