Capitolo 8

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#Arwen's POV





"Attenta Arwen!" Un bolide mi sfiorò la spalla. Erano già parecchi minuti che stavo cercando il boccino ma con scarsi risultati. Sorvolai l'intero campo da Quidditch più volte finché finalmente vidi in lontananza un luccichio dorato.

Mi fiondai in quella direzione senza esitare un attimo.

Il cercatore dei Grifondoro mi affiancò ma io cambiai velocemente direzione cercando di seguire quella maledetta pallina con le ali.

Il vento mi spostava i capelli all'indietro e dovevo socchiudere gli occhi per poter vedere qualcosa.

Ma nonostante tutti i rischi che potevo correre amavo quelli sport con tutta me stessa.

Ero finalmente riuscita a entrare nella squadra con mia sorella già dal terzo anno, io come cercatrice e lei come cacciatrice. Ora ci trovavamo già al quinto anno, esauste ma felici dei risultati che stavamo ottenendo.

Mi allenavo tutti i giorni e tutte le settimane andavo a fare qualche tiro con Fred. A fine allenamento andavamo insieme a prenderci una burrobirra bollente e di tanto in tanto ci permettevamo di volare fino alla foresta proibita, un luogo per noi significativo.

Anche se io ormai sapevo volare per conto mio su una scopa, mi facevo portare da Fred come la prima volta per poter rimanere abbracciata a lui.

A volte mi stupivo di quanto tempo fossimo rimasti insieme senza mai dubitare l'uno dell'altra e di come lo amassi sempre come il primo giorno.

Una mattina mi ero svegliata con una busta sotto il mio cuscino;

"Ti amo più di tutte.. la migliore ce l'ho ioo!

Il tuo Fred"

Appena ero andata a colazione lo avevo baciato allegramente e lui mi aveva abbracciato forte.

Certe volte mi chiedevo perché non lo avevo incontrato prima.. una persona cosi perfetta.. io e lui. George e Helen. Cosa potevo desiderare di piu? Loro erano le persone che più amavo.

Quando una giornata andava male loro tre erano sempre li a consolarmi Fred e Helen mi stringevano sempre forte a loro per farmi sentire che c'erano loro ad aiutarmi e che non ero sola. E persino George mi dava un dolce abbraccio e mi sussurrava qualcosa per tirarmi su.

Di colpo mi ritrovai per terra rotolante. Nessuno si mosse più e vidi Helen avvicinarsi a me.

"Hey sorellina, tutto bene?" Disse visibilmente preoccupata.

Non riuscivo a muovere nulla ed ero dolorante per la caduta.

Pensavo di essermi rotta almeno qualche costola se non anche qualcos'altro

Vidi tutta la mia squadra avvicinarsi.

Poi Fred si fece spazio e si chinò su di me.

"Arwen sono io il tuo Fred!! Dimmi qualcosa!!!" disse sul punto di piangere. Rimasi li ferma incapace di muovermi.

"Ti prego.. qualunque cosa" insistette disperato. Una lacrima gli scivolò sulla guancia. No questo non potevo permetterglielo.

Sbattei qualche volta le palpebre ed emisi un gemito.

Fred sembrò subito più sollevato a sapere che ero viva.

Presi la sensibilità di tutto il corpo e sentii di avere qualcosa ficcato nella mia mano stretta a pugno.

Abbassai lo sguardo sulla mano e la aprii.

Ci fu un momento di perplessità e poi tutti esultarono. Avevo preso il boccino d'oro.

"E ARWEN PHELPS PRENDE IL BOCCINO D'ORO! CORVONERO VINCE 180 A 30 CONTRO GRIFONDORO!" Sentii urlare dalla telecronaca. Tutti i componenti della mia squadra mi abbracciarono.

Poi mi allontanai verso Fred.

"La prossima volta non mi freghi" disse lui dolcemente, poi io sorrisi e lo baciai fregandomene che ci stava guardando tutta la scuola. Ormai lo sapevano tutti che stavamo insieme ed eravamo "la coppietta della scuola" insieme a Helen e George. I primi giorni non si parlava di altro che di noi e certe ragazze quando passavamo per i corridoi tenendoci per mano mi lanciavano occhiate torve.

Una volta un ragazzo Serpeverde aveva tentato di baciarmi ma lo pietrificai

"Spiacente, felicemente fidanzata!"

Fred mi aveva visto in tutto l'accaduto.

"Menomale che non mi rimpiazzi per uno scimmione biondo tinto"

"Non lo farei nemmeno se fosse biondo naturale"

Quella sera prima di andare a cena io Fred, Helen e George rimanemmo nel loro dormitorio.

"Mi fai una treccia?" Chiesi a Helen.

"Certo.. tu mi fai una coda?"

"Sisi ovvio" risposi.

"No te la faccio io!"- intervenne Fred.

"E io a te!" Disse George.

Io e Helen ci guardammo ma poi li lasciammo fare.

Ci pasticciarono un po' i capelli.

Io e Helen ci guardammo le acconciature allo specchio.

La sua era venuta piu o meno bene ma la mia era un disastro.

"Sei un incapace!" Gridai a Fred.

Lui mi guardò e poi scoppiamo tutti a ridere.

Insegnammo ai gemelli come si facevano una treccia e una coda decenti.

Una volta che ci riuscirono relativamente bene andammo insieme a cena. Io e Fred ci separammo con un bacio e Helen e George ci imitarono.

Il professor Silente si alzò e iniziò il suo discorso in tono rauco.

"Sono felice di avvisarvi che quest'anno la nostra scuola è stata scelta per un evento straordinario.. il Torneo Tremaghi! Tre valorosi studenti di tre differenti scuole verranno scelti. Il vincitore vivrà nella gloria e nella fama. Se volete essere scelti mettete un bigliettino con il vostro nome e cognome nel calice di fuoco ma pensateci bene prima di partecipare, perchè una volta scelti non si può piu tornare indietro.

Inoltre, potranno partecipare solo i ragazzi e le ragazze che frequentano 5° 6° e 7° anno."

Poi lasciò la parola alla professoressa Mc.Granitt.

"Durante il torneo si terrà inoltre il celebre Ballo del Ceppo dove i ragazzi dovranno invitare le ragazze a ballare.."

Andò avanti a parlare ma io non la ascoltai.

Mi voltai subito verso Fred. Anche lui mi stava guardando.

Entrambi sapevamo che ne io e lui ne Helen e George avremmo partecipato al torneo, ma il ballo era un'altra questione.

Mi fece l'occhiolino simbolo che mi stava invitando a ballare con lui.

Io annuii con la testa e gli sorrisi.

Ora dovevo solo trovare un vestito.

Noi e i Gemelli WeasleyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora