Tu...

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pov camila
- tu...- sussurro intimorita

è lui, quell'uomo ubriaco di 4 anni fa che mi violento'; la polizia non riuscì mai a trovarlo ed ora è proprio qui difronte a me

sono ancora a terra e non riesco a muovermi; il mio corpo è come pietrificato

- oddio mi dispiace; si è fatta male ? - dice lui abbassandosi - le do una mano - mi prende per le braccia aiutandomi - sta bene? - io... stia lontano da me - rispondo tra le lacrime iniziando a tremare - mi scusi non volevo spaventarla - lo guardo sconvolta - lei...lei non sa chi sono? - chiedo - no...ma ha un viso alquanto famigliare...qual'è il suo nome ? - domanda lui - Cam..camila - rispondo - bene camila...mi sa dire come ci siamo conosciuti? - mi sorride - non ti ricordi proprio quello che mi hai fatto ? - no...vede 3 anni fa ho avuto un incidente stradale e d'allora ho perso la memoria... -

- tu mi hai violentato...- sussurro con rabbia - co..cosa? - mi guarda sconvolto - no no è impossibile io...non farei mai una cosa del genere; io... no non potrei mai farlo... - si siede sul marciapiede mettendosi le mani tra i capelli iniziando a piangere - è uno scherzo vero ? - alza lo sguardo guardandomi negli occhi - vorrei che lo fosse...- rispondo io - camila io...- si alza prendendomi le mani, mi scosto bruscamente indietreggiando - non avere paura; non ti potrei mai fare del male - non avere paura ?!?!? mi hai stuprato per circa un'ora ti rendi conto; ho impiegato 4 anni per riuscire ad dimenticare quel momento orribile, e ancora oggi si ripercuote nei miei sogni...- urlo mentre le lacrime scorrono sul mio viso

- mi dispiace tantissimo; ho commesso un errore imperdonabile e lo capisco... mi sento uno schifo adesso...non merito nemmeno di vivere; sarei dovuto morire in quell'incidente...- abbassa lo sguardo - ...devo andare - lo sorpasso continuando per la mia strada.

arrivo a casa sconvolta; sento che la mia vita tutto ad un tratto sta iniziando a fare schifo;

i miei genitori mi odiano e proprio oggi ho incontrato quel mostro che mi violento'.

l'unica cosa bella che mi rimane è lauren - camila...- alzo lo sguardo trovandola davanti a me

vado verso di lei abbracciandola forte piangendo sulla sua spalla - ssssh è tutto ok... ora ci sono qua io - mi accarezza la schiena tenendomi stretta a se

- non lasciarmi mai...ti prego - dico tra i singhiozzi - resterò sempre al tuo fianco - mi porta sul divano facendomi sedere sulle sue gambe - mi dici cosa è successo ? - mi chiede dolcemente - mio padre ha detto che sono un mostro; e che non sono più sua figlia... a meno che non torni "normale" - appoggio il viso sulla sua spalla piangendo, mi stringe forte a se cullandomi dolcemente - inoltre mentre stavo tornando a casa l'ho visto... ho visto l'uomo che mi violento' 4 anni fa - mi guarda sconvolta

le racconto tutto quello che è successo mentre lei mi culla tra le sue braccia.

- odio lasciarti andare in giro da sola; ti può succedere di tutto - tranquilla amore, è passato - le lascio un leggere bacio sul collo - finché ho te, niente sarà mai così terribile - le sorrido baciandola sulle labbra.

mi prende in braccio portandomi sul letto - ti amo camila - anche io lauren-

forse sarà stato un pomeriggio pessimo, ma quando sono tra le sue braccia tutte le sensazioni negative spariscono.

in love with my best friendDove le storie prendono vita. Scoprilo ora