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Mi alzo e esco dal bagno,il male al collo ormai è passato ma quello alla lingua lo sento ancora ma non mi importa sono piena di rabbia.
Percorro il corridoio a passo spedito fino ad arrivare davanti alla porta della mensa, non ci pensai due volte ,Entrai guardandomi in giro alla ricerca di Daniel,intravedo Laila che mi fa segno con la mano di raggiungerla , vedo Daniel già seduto anche lui al quel tavolo con altri vampiri e quindi mi incammino da loro.

"Hei ciao Katy".
Mi disse Laila sorridendomi.

Praticamente non la sentii neanche vedevo solo Daniel e niente altro.

Arrivata difronte a Daniel mi fermai e subito dopo lui alzò lo sguardo fissando il suo nel mio, con i suoi occhi verdi  .

Ma in questo momento il suo sguardo duro non mi faceva ne caldo ne freddo.

Abbassai lo sguardo sul tavolo e intravidi sulle sue labbra un sorrisino( di sicuro pensava che mi volessi scusare o qualcosa del genere), invece presi un bicchiere con del liquido scuro,era sangue, lo presi in mano e  rovesciai il contenuto sulla sua testa facendo scomparire il suo sorrisetto.

I suoi occhi si spalancarono per la sopresa.

Non se l'aspettava questo è sicuro.

Ma subito dopo strinse la mascella e gli occhi a due fessure.

Nella mensa era calato il silenzio,alcuni con gli occhi fuori dalle orbite e altri con la mano davanti alla bocca o con essa spalancata.

Ma non mi poteva importare meno.

Mi girai e con la testa alta mi
incamminai verso la porta, con gli occhi di tutti che passavano da me a Daniel.

Ma quando ero quasi arrivata alla porta mi sentii predere dai fianchi da due mani forti per poi ritrovarmi su una spalla caricata come un sacco di patate e con la visione di una schiena molto muscolosa che si notava anche con la maglietta.

Non c'era neanche da chiedere di chi era perché ero inondata dal profumo di mirra.

Usciti dalla mensa sentii le sue mani di nuovo sui miei fianchi.
Mi stringeva forte .
Mi ritrovai sbatutta contro il muro e la sua mano sulla gola.

Mi mancava già l'aria.

"Tu brutta stronza questa me la paghi!non finisce qua stanne certa!".

Mi disse a due centimetri dalle mie labbra.

Portai le mani sulle sue per cercare di toglierle ma niente sembravano una morsa.
Rimase a fissarmi qualche secondo per poi lasciare la presa al mio collo.

"Vuoi giocare con il fuoco? Bene ti scotterai e molto anche".
Disse.

"Io non ci voglio giocare ,ma spegnerlo! ".
Dissi con la lingua ancora un po dolorante.

Mi guardò con un sorrisetto maligno e traffigendomi con il suo sguardo.

"Bisogna vedere se ci riuscirai ragazzina!".
E con questo spari.

Devo essere sincera avevo paura, paura di quello che mi avrebbe potuto fare ma a lui non glielo avrei mai fatto capire.

Mi lasciai scivolare al muro fino a toccare il pavimento con il sedere e mi portai la mano alla gola.
Che giornata di merda!

 KATY LA MALEDIZIONE DELLA ROSA NERA(in Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora