Quella sera mi addormentai così rannichiata con la compagnia dei miei pensieri,dei miei ricordi e infine dei miei dolori seguiti da infiniti perché.
Era da tre giorni che ero chiusa in camera sotto le morbide profumate coperte che mi facevano da rifugio , formando intorno a me come una pellicola che mi isolava da tutto quanto.Dalla mia vita .
La mia orribile vita.
Sentivo solo la confusione che avevo in testa ,facendomi sentire la testa pensante come un sasso.
Volevo solo restare nel silenzio del buio ,che mi avvolgeva, in quella calma contraddittoria in confronto a quello che avevo dentro di me.
Ero come in una strans che ti divide da tutto il resto ma in cui senti tutti i sentimenti che hai dentro ,ma dopo tutto ciò non lasciai uscire neanche una sola lacrima.
Non riuscivo a piangere ,avevo come un blocco dentro di me che me lo impediva.
L'avevo formato io stessa in questi otto lunghi anni come corazza, come un muro inssorpassabile come una ragnatela che cattura le mosche sbarrando la loro strada , come i vetri che impediscono alla pioggia di entrare, come se avessi intorno dei fossati e subito dopo delle alte mura, tranne che al centro non c'è il castello ma il mio cuore.
Avevo la testa sotto le coperte con gli occhi chiusi, ero tra un dormiveglia che venne disturbato da un aria fresca che venne sostituita dalle mie calde coperte e la luce accecó i miei occhi che strinsi di più andando a nascondere il viso nel cuscino.Sentii un caldo respiro in parte all'orecchio e subito dopo l'ultima voce che avrei voluto sentire.
"Alza il sedere rosellina la pacchia è finita! ".
Mi disse Daniel."Vattene! Lasciami in pace!".
Urlai tenendo sempre il viso nel mio morbido cuscino ."Forse non ci siamo capiti ma sono io qua che do ordini non tu!".
Rimasi in silenzio ,volevo solo essere lasciata in pace ,lasciata sola.
Non sentii più nulla per alcuni secondi finché non mi arrivo adosso una secchiata d'acqua gelata in testa.
Mi alzai di scatto a sedere sul letto ritrovandomi davanti in tutta la sua bellezza Daniel con indosso solo dei jeans neri.
Mossa molto sbagliata perché mi venne un capo giro, dopo qualcuni secondi mi passo e guardai meglio Daniel.Cavoli aveva di quei pettorali pazzeschi! !
Ma che sto pensando!
Sono impazzita!Era li che mi guardava con il suo sguardo duro come il ghiaccio.
Mi ripresi dal mio inbanbolamento provvisorio scuotendo la testa.
"Ma sei impazzito!".
Gli urlai dietro."Vai a farti la doccia ,in cucina c'è la colazione pronta".
Mi disse in tono autoritario.Rimasi a fissarlo in silenzio non togliendo il mio sguardo dal suo per sfidarlo.
" Te lo ripeterò solo una volta.. se entro cinque secondi non sei in bagno ci penso io con le cattive a toglierti la vestaglia e cacciarti sotto la doccia !".
Mi resi conto solo dopo le sue parole di quello che indossavo,quella misera vestaglia che non copriva poi molto per i miei standart.
"Uno...due...tre...".
Diventai rossa per l'imbarazzo e visto che non avevo intenzione di fargli fare quello che mi aveva detto un momento fa decisi di andare in bagno di corsa.
Mi alzai ma mi girò subito la testa facendomi perdere l'equilibrio ma prima di toccare il pavimento mi ritrovai le mani di Daniel .
Alzai lo sguardo e incontrai il suo in cui mi ci persi per alcuni secondi, le nostre labbra erano vicinissime ,sentivo il suo respiro mischiarsi con il mio facendomi venire i prividi."Se le guardi così me le consumi rosellina ".
Disse Daniel in tono malizioso.Non mi ero accorta di stare fissando le sue labbra, così diventai rossa per la seconda volta in meno di mezz'ora.
"Ero solo soprappensiero non farti strane idee!".
Dissi per togliermi dall'imbarazzo."Se lo dici tu".
"Lasciami !ora ce la faccio da sola "
Tolse le sue mani dai miei fianchi e senti subito la loro mancaza come se il loro posto fosse proprio lì.
"Muoviti che devi anche mangiare qualcosa per riprendere le energie visto che praticamente non hai toccato cibo in questi tre giorni ".
Non dissi niente non avevo proprio, più le forze neanche di discutere e poi... aveva ragione.
Andai in bagno e mi chiusi dentro, appena arrivó l'acqua calda mi ci fiondai sotto.
Cercai di rilassarmi lavando via tutto quello che provavo, tutto quello che mi era pionbato adosso in un solo giorno.Mi era capitato di tutto, ero stata morsa per ben tre volte,avevo rischiato di diventare lo spuntino di un vampiro, avevo ricevuto il mio primo bacio, ero stata vista nuda per la prima volta da un maschio e infine avevo scoperto cosa significava il maledetto tatuaggio sulla mia mano destra e tutto quello che li seguiva compreso quello che voleva dire mio papà definendomi un demonio e forse aveva ragione.
Come si può chiamare una persona ingrado di far resuscitare i vampiri !?Il mio primo giorno di scuola era stato un incubo ma non potevo lasciarmi andare così dovevo reagire ,io ero forte.
Chiusi a chiave tutto quello che provavo e fermai le rotelle del mio cervello per non pensare più.
Uscì dalla doccia avendo ripreso il controllo di me stessa.. andai in camera e iniziai a ispezionare i vari vestiti scegliendo alla fine dei pantaloni grigi che finivano stretti alle caviglie attilati e sopra una maglietta a maniche lunghe bianca molto semplice.Stavo per perdere il mio guanto quando mi ricordai che non né avevo più bisogno ora avevo il ciondolo che mi aveva dato Rosi.
Presi la scatolina nera fra le mani e mi sedetti sul letto.
Accarezzai la scatolina e l'aprii ritrovandomi davanti agli occhi un zaffiro di un azzurro intenso di una forma allungata incastrato da una montatura d'argento che si estendeva sul davanti con quattro piccole braccia tenendo tra loro questa magnifica pietra in cui era racchiuso il potere di rendere invisibile l'invisibile che non volevi mostrare.Lo Tirai fuori e lo presi nelle mani andando davanti allo specchio del comò e lo appoggia sopra ,iniziai a darmi una sistemata hai capelli che erano un vero disastro, usando un pò di trucco per nacondere le occhiaie e il mio viso provato.
Era così strano usare i trucchi ,non né ero abituata ma me ne innamorai subito, erano veramente degli alati quando si aveva il viso in certe mattine come questa... facevano miracoli.
Mi guardai ed ero abbastanza soddisfatta del lavoro che avevo fatto al mio viso così allungai la mano per prendere la collana con il zaffiro quando mi bloccai.
Avevo gli occhi spalancati verso il tatuaggio, il cuore iniziò a galoppare a mille."Nooooooooo!!".
Urlai .Non potevo credere hai miei occhi.
☆《《 Quando hai visto i tuoi sogni finire e i tuoi incubi diventare veri ,è difficile svegliarsi dalla realtà quando non stai dormendo 》》☆
* * * *
Ciao a tutti ,spero che il capitolo sia di vostro gradimento .Volevo sapere se la mia storia continua a piacervi e cosa vi aspettate nei prossimi capitoli , fatemi sapere.
Un grande bacio a tutti i miei lettori e un grazie a tutti quelli che mi metteranno una stellina.
Laura.❤❤❤❤❤
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KATY LA MALEDIZIONE DELLA ROSA NERA(in Revisione)
VampireSE VI DANNO FASTIDIO GLI ERRORI FATE A MENO DI LEGGERE LA MIA STORIA. È STATA SCRITTA VELOCEMENTE. QUANDO AVRÒ TEMPO LA SISTEMERO. ☆《《E stavo pensando a quanto sarebbe bello ogni sera sprofondare nelle tue braccia ..... 》 》☆ Se un giorno vi...