Capitolo 9

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DYLAN POV

Il tempo trascorso con Kayla mi ha cambiato. Mi ha fatto capire che nonostante il mio passato burrascoso posso essere una persona migliore e vivere la vita insieme a qualcuno che realmente mi ami e pensi a me. 

Erano anni che pensavo di essere solo e non essere amato da nessuno al di fuori di mia madre che si faceva picchiare al posto mio. 

Incontrare Kayla mi aveva fatto bene. Mi aveva aiutato a cambiare e non pensare solo a me stesso , cercando di non trattare chiunque come pezze vecchie.

Riuscire a superare la morte di mamma e l'arresto di mio padre lo devo solo a lei e a tutto quello che ha fatto nei miei confronti. 

Per la prima volta ho combattuto per avere la ragazza che realmente volevo per tutta la vita. Le ragazze che ho avuto di solito si buttavano tra le mie braccia con lo schioccare delle dita. Lei no. Lei era Kayla, ragazza dolce , sensibile e altruista. Mi ha guarito le ferite causate da mio padre e ha saputo prendermi come nessuno aveva mai provato a farlo. 

Partire e lasciarla con una lettere era la decisione più sensata che potessi mai fare. Non volevo e non avrei mai voluto che lei rinunciasse alla sua carriera per me e per un lavoro che avrei avuto solo e soltanto grazie al padre adottivo di mio fratello. Purtroppo il passato di mio padre ed il mio, non mi aiutavano ad avere un lavoro dignitoso, quindi l'unica soluzione era seguire le direttive che mi si erano state imposte. 

L'unica cosa che mi faceva stare male era dividermi da Kayla. 

La chiamata di Ethan è stata un colpo al cuore. Non potevo rivedere Kayla. Dal primo giorno a Milano sono stato con una ragazza diversa al giorno per dimenticarla e finalmente ci stavo riuscendo. Non sarei tornato per rincontrarla e non l'avrei fatto per nessun motivo al mondo.

Sapevo che avrebbe rinunciato a tutto pur di stare con me , ma non volevo che avesse rimpianti per tutto il resto della sua vita. 

Mia madre diceva sempre che voleva mi creassi una famiglia con una persona che mi amasse realmente e sperava che la mia vita non finisse come la sua. Piena di sofferenze sia per lei che per i suoi figli. 

Kayla era l'amore della mia vita e sapevo che se l'avrei rivista, difficilmente l'avrei lasciata andare. 

Le ragazze con cui stavo non erano importanti e non avrebbero mai sostituito una donna così bella e così perfetta come lei. 

Oltre la partenza e la divisione da lei feci un'altra pazzia. Ogni ragazza che mi portavo a letto, scattavo una foto e la postavo su fb. Per convincere me stesso di stare bene ma anche lei di crearsi una nuova vita. 

Per una settimana Catia mi chiamava per avvisarmi dell'arrivo di Kayla ed io facevo di tutto per sapere se avevo via libera per entrare od uscire dall'edificio. Soffrivo nel lasciarla lì ad aspettarmi tutto quel tempo, ma non potevo fare altro. Dovevo stare lontano da lei e lei da me. Non meritavo una ragazza così diversa da me. 

Ogni sera, Catia mi pregava di parlare anche per qualche secondo con lei perché gli faceva tenerezza vederla tutti i giorni impalata a quella sedia ad aspettarmi. Io non l'avevo mai vista e non potevo capire cosa realmente mi stesse dicendo , ma potevo immaginare la testardaggine di Kayla nell'ottenere qualcosa. 

Chiamai alla reception per sapere se sarei potuto entrare dall'entrata principale o meno e quel giorno a mia grande sorpresa avevo via libera. Verso le 13:00 sentivo un chiacchiericcio generale e mi incuriosii parecchio. Sostenevano di aver visto una ragazza infreddolita nel retro dell'edificio. Mi affacciai ma non vidi nessuno. Speravo solo che non fosse Kayla così pazza da rimanere ore ed ore al gelo. 

Incontri difficili 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora