Capitolo 11

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DYLAN POV

Mi trovavo davanti l'università di lettere e non sapevo dove andare.

Dopo qualche minuto ero riuscito a trovare la segreteria e mi avevano indicato la stanza di Kayla e Aly.

Ero agitato e non avevo avuto la forza di chiamarla. Avrebbe rifiutato la mia chiamata e non sarei qui. Davanti questa porta. Finalmente mi presi di coraggio e bussai.

Passarono secondi che sembravano ore e poi Aly aprì la porta e non mi diede neanche il tempo di parlare ma mi sferrò uno schiaffo.

<<Cazzo>> dissi tenendomi la guancia. <<Sono modi di aprire la porta?>>

<<E sono modi di presentarti qui? senza preavviso? e dopo tutto quello che ci hai fatto passare?>>

<<Devo solo parlare un secondo con Kayla...per favore>>

<<No mi dispiace, puoi tornare da dove sei venuto>>

Aly era arrabbiata con me e non potevo dargli torto ma dovevo parlare con Kayla. Stava per chiudermi la porta in faccia ma misi un piede per bloccarla.

<<Ti prego Aly...fai decidere a lei se vuole parlarmi o no>>

Finalmente dietro di lei comparse Ethan.

<<Cosa sta succ... Dylan? Ma cosa ci fai qui?>>

<< Devo parlare con Kayla e la tua ragazza non mi permette di farlo>>

<<Beh Kayla non è qui...>>

<<Come? e dov'è? >>

<<Senti perché non entri un secondo?>>

Non stavo capendo niente. Dov'era Kayla? Spero solo che non gli sia successo niente. Ethan mi stava facendo agitare.

Entrai e ci sedemmo sul divano. Aly era più arrabbiata di prima per la reazione di Ethan ma io dovevo sapere e non poteva nascondermi nulla. Soprattutto se a Kayla fosse successa qualcosa di grave.

<<Ethan allora? Mi spieghi?>>

Ethan guardava Aly che si limitava a scambiare sguardi terrificanti. Sapevo che con Kayla c'era stato sempre un rapporto di amicizia e potevo capire tutta quella rabbia ma mi stavo iniziando ad agitare.

<<Ethan? dov'è Kayla?>>

<<Amico...lei ha deciso di non studiare più lettere>>

<<Come? perché?>>

Sapevo che amava quella facoltà perché rinunciare a mandare avanti un suo sogno? Io avevo rinunciato a lei per questo. Tutto stava diventando più semplice. Avrei parlato con Kayla e finalmente tutto sarebbe tornato come prima. Ero più deciso che mai .

<<Perché.... >> Ethan guardava Aly ma non continuava quella frase.

<<Ethan perché cosa? E' successo qualcosa a Kayla?>> dico sporgendomi verso di lui.

<<No, no amico lei sta bene. Solo che ha preferito mollare, anzi non iniziare proprio gli studi qui>>

Allora iniziai a pensare alle sue parole .

''il vero motivo per cui sono venuta''

<<Ethan? mi dici perché era venuta a Milano? Per favore>>

<<No amico, non devo essere io a dirti questa cosa ma deve essere lei. Vai da lei>>

Aly non proferiva parola. Se poteva probabilmente mi divideva in due . Qualche secondo dopo suona il suo telefono e risponde con tono strano.

''Ehi Kay''

''stai bene?''

''sono contenta''

''che bello finalmente e come si chiama?''

cercava di bisbigliare ma ho sentito il suo nome e quello mi bastava.

<<Aly passamela >>

Mi guardò quasi ringhiando e coprendo il telefono con la sua mano.

<<Aly devo parlare con lei, passamela>>

Guardai Ethan per avere il suo appoggio e come previsto si alzò dal divano per venirci incontro. Bisbigliò qualcosa ad Aly e lei senza pensarci mi passò il telefono.

<<Kay..Kayla sono Dylan>>

<<Dylan? cosa ci fai lì?>>

<<Sono venuto per te , volevo parlarti ma tu non c'eri>>

Incominciai a girare per tutta la stanza ma lei non rispondeva.

<<Kayla?>>

<<S...si ci sono. Non voglio parlare con te però. Ormai sto cercando di andare avanti senza di te e poi ....sapere che non mi hai amato mi ha aiutato ad andare avanti>>

<<Cosa? cosa vuol dire Kayla? noi siamo fatti per stare insieme>>

<<Ah adesso siamo fatti per stare insieme? ma fai ordine nel tuo cervello Dylan>>

Sembrava agitarsi e dovevo fargli capire che quelle cose non le pensavo.

<<Io ti ho sempre amata Kayla. Io ... ti ho detto quelle cose per allontanarti>>

<<Ci sei riuscito>>

<<Ti prego Kay...permettimi di spiegarti tutto>>

<<Adesso devo andare...>>

Mi chiuse il telefono e se fosse il mio probabilmente l'avrei già rotto in mille pezzi.

<<Aly mi devi aiutare>> dico guardandola.

<<Oh ma proprio. Ho fatto già troppo per il vostro amore ora te la sbrighi da solo. Siamo venuti due volte a Milano e la seconda volta per poco non rimaneva secca. Ora lei sta meglio e non ha bisogno di te>> dopo quelle parole Ethan la spinse con una gomitata e lei si corresse. <<Ha bisogno di te anche se sei uno stronzo>>

<<Lo so Aly, dimmi cosa posso fare per riconquistarla>>

<<Non è compito mio dirti quello che dovresti fare. Sarà compito tuo sudare per riaverla>>

<<Ethan?>>

<<Amico ha ragione. L'unica cosa che ti consiglio è andare da lei e poi tutto verrà da se>>

<<Grazie e .... volevo chiedervi scusa se vi ho fatto viaggiare a vuoto. Rimedierò ma adesso devo correre da Kayla>>

Mi avvio verso la porta di ingresso e Ethan mi raggiunge.

<<Amico non ti fare abbattere ti raccomando. Lei deve dirti una cosa molto importante. Non andare via se prima non ti riferisce tutto. Lo dico per te amico>> mi dà un colpetto alla spalla .

Stavo andando da lei e avrei fatto di tutto per riaverla.

Erano ore che non dormivo e finalmente arrivai alla stazione. Presi una stanza e mi coricai sfinito. Anche se ero stanco ne valeva la pena. Domani l'avrei rivista e non mi sarei fermato per nessuna ragione al mondo.



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