Capitolo 20

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Avevo sistemato tutta la casa e mi sentivo distrutta. Dylan ancora non era tornato ed io ero sola in casa di Ethan.

Decisi di aspettarlo sul divano e mi cacciai le scarpe per riprendermi dal dolore allucinante causato dal via vai per tutta la casa.

Aprì la TV ma non c'era niente di interessante.

DYLAN POV

Era il millesimo giro dell'isolato che facevo, ma ancora non avevo il coraggio di affrontare Kayla. Non sapevo cosa avrei dovuto fare.

Per una volta dovevo essere istintivo. Basta, sarei andato da lei per dirgli che la amo più della mia stessa vita..

Mi avviai a passo veloce sperando che non fosse andata via. Apro la porta e trovo la TV aperta, faccio il giro del divano e trovo la mia piccola , coricata sul divano che dorme come un'angioletto. È meravigliosa.

La prendo in braccio e si aggrappa al mio collo con gli occhi chiusi. La porto al piano di sopra e la adagio al letto. Spostò una ciocca di capelli dal suo viso e mi prende il braccio.

<< Ti prego, non mi lasciare>>

Anche quando dormiva, mi lasciava senza parole. Senza avere il tempo di spogliarmi per stare più comodo, mi avvicino e le stringo un fianco. Mi addormento vicino a lei e al suo profumo delicato.

KAYLA POV

Avevo fatto un sogno orribile. Dicevo tutto a Dylan e lui mi lasciava sola. Apro gli occhi ma qualcosa mi blocca ogni movimento. Mi giro e trovo Dylan.

Dylan? Mi passarono subito in mente tutti gli episodi della sera prima e non capivo perché lui fosse lì con me.

Si stropiccia gli occhi e mi dice un " buongiorno " assonnato.

<< Ciao>> è l'unica cosa che mi esce da dire.

<< Facciamo colazione fuori da questa casa e poi mi dedichi 5 minuti?>>

<< Ok>> dissi alzandomi e sistemando il letto sgualcito.

Qualche minuto dopo eravamo al parco con due caffè e due cornetti caldi. Era proprio quello che mi serviva per riprendermi.

La giornata era meravigliosa, anche se faceva un po freddo, infatti iniziai a tremare.

<< Hai freddo?>>

<< Un pochino>>

Allora si alzò cacciando la giacca che gli donava molto e me l'appoggiò sulle spalle. Avevamo finito la colazione e mi limitavo a guardare le colombe che mangiavano qualche mollicchina nei dintorni.

<< Kayla? Possiamo parlare?>>

<< Ti ascolto!>>

<< Kayla io... Ho fatto tutto questo per te, perché ti amo. So quanto hai sofferto in questi giorni e non giustifico il mio cattivo carattere. Ho sbagliato e ne sono consapevole. Ti ho lasciata sola anche dopo questa dura rivelazione , ma non sarò un buon padre per nostro figlio, lo sai tu e lo so anche io>>

<< Se mi stai chiedendo di abortire, non lo farò MAI... M-A-I>> scandì quelle parole per farle entrare in testa a Dylan.

<< Non volevo dire questo>>

<< E cosa Dylan, cosa? >>stavo iniziando a spazientirmi.

<< Volevo solo dirti che... Ho bisogno del tuo aiuto per affrontare qualcosa più grande di me e di noi... Ricordi? INSIEME>>

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