La sveglia suona.
Perché? Perché non posso restare a letto?
Questa cosa mi innervosisce molto. So parlare, scrivere, leggere..perché devo continuare ad andare a scuola?
Basta Abby..alzati.
No. Non ci riesco.
«ABBY? TI SEI ALZATA?» urla mia mamma dal piano di sotto.
«SI!» gli rispondo alzandomi dal letto.
Mi avvio verso il bagno e mi guardo allo specchio. Ho una faccia che fa spavento. Ho i capelli tutti scompigliati e annodati, mi si annodano sempre. Mi lavo il viso con dell'acqua fresca e torno in camera per scegliere i vestiti. Decido di mettermi dei jeans strappati e una semplice t-shirt bianca che abbino alle mie superstar.
Corro in bagno e mi sbrigo a pettinare i capelli. Una volta snodati devo ammettere che sono davvero belli!
Prendo il mio cellulare e scrivo alla mia migliore amica Maddie.
«Maddie dove sei?»
«Sono qui sotto, scendi o faremo tardi come al solito!»
«Si si..non scaldarti!» Metto il telefono in tasca, prendo il mio zaino e scendo le scale.
Vado in cucina per salutare i miei genitori. Stanno facendo colazione.
«Mamma, papà.. Maddie è qui. Io vado, ci vediamo dopo.»
«Va bene tesoro, buona giornata!» risponde mia mamma.
Esco e trovo Maddie appoggiata alla sua 500 bianca. È una macchina piccola, ma molto graziosa!
C'è un leggero vento, e io come sempre non mi sono portata una felpa! Non ci azzecco mai.
Maddie capisce subito che ho freddo, e allora mi da una felpa blu. Come sempre lei ha tutto quello di cui ho bisogno!
«Oh grazie, come farei senza di te?» mi guarda male.
«Che c'è?» dico facendo una leggera risata.
«Finalmente sei uscita! Tra 5 minuti dobbiamo entrare, e siamo ancora qui!» mi rimprovera. Odio quando lo fa.
«Tranquilla non è tardissimo, muoviti dai e vai a guidare.»
«Quand'è che prenderai la patente? Non posso farti da taxi per sempre!» dice mettendo in moto la macchina.
«Questa settimana!» mento.
Arriviamo a scuola proprio quando stanno entrando gli ultimi studenti. Parcheggiamo e ci dirigiamo in classe.Corriamo in classe, come sempre in ritardo, e proprio quando il professore dice il mio nome all'appello facciamo la nostra entrata.
«Signorina Smith, Signorina Doile. Anche oggi in ritardo?» ci chiede il prof. Quello che odio oltretutto.
«Ci scusi!» dice Maddie.
«È la stessa cosa che avete detto ieri signorina Doile! Forza sedetevi!»
Mi trattengo dal rispondere e ci andiamo a sedere. La lezione di matematica inizia e sembra che duri un eternità.
Finalmente suona la campanella e andiamo in mensa.
Io e Maddie ci affrettiamo ad entrare per prendere un buon tavolo. Entriamo e ci sediamo.
Quando è l'ora di tornare a casa faccio un sospiro di sollievo. Finalmente vado a casa.
Cerco Maddie che non so come, è sparita da sotto i miei occhi. Mi avvicino alla macchina e appoggiandomici, l'aspetto.
Finalmente arriva.
«Ma dove eri finita?» le dico ridendo.
«Scusa mi è volato un foglietto dal quaderno e non riuscivo a trovarlo!» È così sbadata.. è fantastica!
Rido molto rumorosamente e lei mi guarda con un ghigno divertito. «Perché ridi?»
«Niente, andiamo!»
Arrivo a casa, saluto Maddie, e vado in camera mia distendendomi sul letto.
Ecco la mia routine..
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Inaspettatamente sua
ChickLitAbby è una ragazza forte e intraprendente che vive la sua vita in tranquillità. Ma un giorno qualcosa di inaspettato cambia tutto..