Chapter 5.

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*Smut warning.* (Se non volete leggere passate allo spazio autrice, grazie. x)

"Risolverò la cosa senza far soffrire più del dovuto né te né Acacia, va bene? Ma ora non voglio litigare con te Alex, lo sai che non è quello che voglio." La sua voce è roca e bassa come al solito ma ora che siamo soli e che non c'è rumore al di fuori di noi è tutto diverso.

"Neanche io voglio litigare, ma questo non significa che io non abbia bisogno di spiegazioni." La mia voce esce più decisa di quanto avrei voluto ma contiene in sé quel pizzico di malinconia e tristezza che non riesco proprio a nascondere.

"Posso baciarti di nuovo?" Sussurra lui quando le nostre voci sono zitte da un pò.

Sembra quasi titubante sulla risposta, come se non fosse del tutto convinto del mio sì.

Il primo bacio per zittirmi, ma non avrebbe significato nulla al contrario di uno che avremmo voluto entrambi.

Impiego qualche secondo a pensare ed i suoi occhi sono immensamente grandi.

Prendo un respiro che tengo prima di annuire e lascio in una specie di sbuffo quando si avvicina di nuovo a me.

Le sue labbra sulle mie non sono nuove, è una di quelle cose a cui ti abitui ma che ti lascia sempre un pò perplesso.

Quando si stacca da me sento il vuoto dentro e ne voglio sempre di più.

"Genn io voglio..."

"Vuoi...?" Mi riprende lui non soddisfatto dal mio lasciare le frasi a metà.

"Voglio farlo di nuovo." Sussurro.

"Aspetta, non ho sentito, parlavi troppo piano."

"E smettila, coglione!" Rido tirandogli un pugno sul braccio.

Finge di storcersi per il dolore e sorrido alla vista dello scarso attore che mi trovo davanti.

Alzo gli occhi al cielo felice che non abbia dato troppo peso alle mie parole.

Infondo credo sia normale volerlo se ti tratta di qualcuno angelico come lui.

Siamo seduti sul letto entrambi, Genn è in penombra dell'unica lampada accesa alle sue spalle ed io semplicemente guardo basso.

Liquidare l'argomento pesante che tratta di noi due è fondamentalmente la cosa più facile che potessimo fare, ma non posso fare a meno di sentirmi comunque una merda nel preferire questo al guardare la situazione come realmente è.

"Forse non stiamo facendo la cosa giusta." Sussurro sentendomi forse peggio di prima.

"Nono, hey, Alex, non hai proprio capito." Mi viene vicino Genn prendendomi le mani.

"Che ci sono vari problemi è chiaro ad entrambi, così come ci è chiaro che dobbiamo risolverli. Ma abbiamo bisogno di rilassarci entrambi perché non abbiamo scadenze e concludere tutto ora che la situazione è ancora calda non avrebbe senso visto che il tempo per rifletterci in questa situazione ed in questo momento è poco. Quindi, dimenticati del resto, a quello ci penseremo domani e nei giorni a venire. Ora non devi pensare a nulla."

Mi bacia cautamente come per far sì che quelle parole mi rimangano bene impresse in mente.

Come posso non pensare a nulla se poi mi bacia così, diamine.

Genn prende sempre più spazio su di me fino a quando il mio busto è adiacente al materasso ed il suo è adiacente al mio mentre le mie gambe sono ancora appoggiate al pavimento.

"Sto scomodo così Genn." Blocco i suoi movimenti uscendomene con la frase più ovvia che avrei potuto dire.

Allora si alza e mi permette di togliermi le scarpe prima di guardarmi attentamente stendermi lungo il letto con la testa sul suo morbido cuscino.

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