CAPITOLO 1 LUX

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La camera era illuminata solo dalle candele profumate e una tenue luce si spandeva calda tutt'attorno alle cose e ai mobili della stanza, ma non riscaldava il suo animo.

Dal suo cuore si levava la voglia immensa di vendetta e il forte grido di una promessa.

Chiuse gli occhi un istante con quel desiderio che le bruciava dentro, quando li riaprì lui era lì, alto, muscoloso, con i capelli neri un po' più lunghi del dovuto, impeccabile nel suo completo grigio di taglio perfetto che gli aderiva come una seconda pelle.

La giacca aperta e la camicia di seta nera leggermente sbottonata, lasciavano intravedere il suo torace, e il pantalone di taglio classico che gli scivolava sui fianchi lo rendeva incredibilmente sexy.

Era lì difronte a lei, con le mani in tasca e con quei suoi occhi grigi fiammeggianti, la guardava e la scrutava fin nel profondo dell'anima.

<<Ciao Margot. Mi hai chiamato? Eccomi, sono venuto>>.

Lei continuò a guardare quell'apparizione e quegli occhi di fuoco che parevano inghiottirla, all'improvviso capì.

Leggermente intimorita dalla presenza, fece scivolare le gambe giù dal letto e si alzò in piedi ponendosi davanti a lui.

Era alta con una fluente chioma nera e magnifici occhi verdi, anche se erano i primi giorni di novembre indossava una corta sottoveste di seta nera, per la notte ancora calda e afosa che si prospettava innanzi.

Con lo sguardo fisso sul volto difronte a lei, si sentiva mancare l'aria mentre fissava quegli occhi ammalianti, e le sembrava che da un momento all'altro l'avrebbero risucchiata e ci sarebbe affogata dentro.

Il cuore le batteva in maniera convulsa, aveva le mani sudate e le ginocchia tremanti e con la voce spezzata, un po' per il timore e un po' per l'eccitazione, si costrinse a parlare: <<Chi sei?>>.

Lui la fissò chinando la testa leggermente di lato: <<Sono Lux. - disse lui tirando un sospiro di disappunto - Dovresti saperlo. È già un bel po' che mi stavi cercando>>.

L'uomo per un breve momento restò in silenzio, continuando a guardare intensamente il corpo sinuoso della ragazza: <<Perché mi hai chiamato con così tanta insistenza. Cosa vuoi che faccia per te?>>.

Senza quasi prendere fiato e con il timore che tutto svanisse, lei rispose velocemente: <<Un patto!>>.

Quelle due parole uscirono dalla sua bocca con fermezza e senza paura, finalmente le sue preghiere si stavano concretizzando, ed era decisa a fare tutto il possibile per non far svanire quel sogno e far avverare il suo desiderio, e adesso che lui le era davanti, giurò a se stessa che non avrebbe rinunciato per nessun motivo al mondo a fare un patto con quell'uomo.

Lui osservò il suo viso sereno e fiero, come se il solo pronunciare quelle due parole l'avessero resa una dea invincibile, la guardò dritta in quegli occhi verdi e ci vide la vera determinazione, quella di una donna ferita, violentata nell'intimo e nell'animo, in cerca di riscatto: <<Bene. Se è questo quello che davvero vuoi, l'otterrai>>.

L'uomo difronte a lei sollevò una mano e la pose su una ciocca ribelle di capelli che le era scivolata e le copriva in parte il viso e glie la spostò delicatamente dietro l'orecchio sfiorando la sua pelle: <<Lo sai che io non faccio mai niente per niente, tutto ha un suo costo. Tu sai qual è il prezzo per ciò che mi chiedi?>>.

<<Niente sarà troppo caro per ciò che voglio, e se davvero potrai accordarmelo, sarò più che felice di poterti pagare il prezzo che mi chiederai>> disse con voce ferma la ragazza.

Il Patto   Di  Blu IceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora