CAPITOLO 24 LA NEVE SCENDE

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Dopo due giorni dall'ultima visita di Cristopher a Lux, nella villa non c'erano ancora notizie di Violet.

Bryan aveva cercato disperatamente la ragazza in ogni angolo della terra e ogni anfratto del mondo parallelo, quando vide il giovane che si stava dirigendo verso la porta lo fermò: <<Cristopher, dobbiamo chiedere aiuto a Lux o non riusciremo mai a trovarla>>.

<<Lo so Bryan, infatti ci avevo pensato anch'io e stavo proprio andando da lui in questo momento. Cercherò di sapere se ha notizie diverse dalle nostre che ci tiene nascoste>>.

In un attimo si avviò verso la posta e afferrò la maniglia passando oltre la soglia e sparendo alla vista dell'uomo.

Nello stesso istante Cristopher si ritrovò nel ufficio di Lux, sembrava che lui lo stesse già aspettando, infatti non fece in tempo a richiudersi la porta alle spalle che lo sentì parlare: <<Non ho altre notizie su di lei, riesce a nascondersi anche a me. So soltanto che ha lasciato quel mondo due giorni fa, d'allora è sparita>>.

Cristopher entrò nella stanza e si diresse verso la scrivania trovandosi faccia a faccia con il fratello: <<Devi averla terrorizzata a morte per costringerla a sparire in questo modo>>.

<<Non essere assurdo, Cris>>.

Lux si spostò e andò al carrello dei liquori, riempì due bicchieri e ne diede uno a Cristopher.

<<Se non è come penso, allora dimmi precisamente cosa le hai chiesto in quel dannatissimo patto>> disse lui prendendo il bicchiere dalle mani del fratello.

Lux bevve dal suo bicchiere e lo guardò: <<Non le ho chiesto niente che avrebbe potuto terrorizzarla tanto da doversi nascondere a me. Ho solo soddisfatto la sua richiesta e in cambio mi avrebbe dovuto obbedire. Almeno così mi avrebbe dato ascolto per una volta>>.

<<Non dire scemenze Lux. – Cristopher vuotò il suo bicchiere e lo posò sulla scrivania – Tu non hai mai fatto niente per niente, le hai chiesto qualcosa che l'ha spaventata>>.

Lux lo guardò dritto negli occhi e scrollò la testa: <<Non le ho chiesto nient'altro, solo quello che ti ho appena detto. – si accostò alla scrivania e portò via il bicchiere che vi era posato sopra, riponendolo accanto agli altri sul carrello dei liquori – Forse sì, le ho messo qualche stupido vincolo>>.

Cristopher si avvicinò a lui furioso: <<Qualche vincolo? L'hai minacciata con dei ricatti? E quali sarebbero, dimmelo!>>.

<<Smettila, Cristopher. – disse lui voltandosi di scatto – Sei diventato pesante, questi non sono affari tuoi>>.

<<Sono affari miei eccome, visto che neanche tu riesci a trovarla. E se non me lo dirai immediatamente chiamerò anche gli altri per pestarti a sangue, e sai benissimo che ne siamo capaci>>.

Lux scrollò la testa e fece una smorfia con le labbra: <<Ti ripeto che sono vincoli stupidi, come non parlare del patto con nessuno o non dire ad altri se lei ama qualcuno. Ho addirittura stilato una lista di cose da fare e dire in un preciso ordine per riuscire a spezzare il suo patto, cosa che non ho mai fatto per nessuno. Ti ripeto, è un patto burla, vedilo tu stesso>>.

Improvvisamente tra le mani di Cristopher comparve una pergamena con su scritto il patto stilato tra Violet e suo fratello, lui cominciò a leggerlo poi sollevò la testa e lo guardò: <<Sì, è una burla un patto del genere. Nessuno firmerebbe una cosa simile, è ridicolo. Ma che ti è venuto in mente quando glie lo proponevi>>.

Il Patto   Di  Blu IceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora