Capitolo 10

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Mi risvegliai tra le sue braccia tatuate
Guardai la sua mano attorno i miei fianchi poi mi girai e lo guardai
Io: ommiodio
Lui: ti sei spaventata
Io: tu che dici? Girarti pensando che quello accanto a te stia dormendo e ritrovarti degli occhi che ti guardano
Lui: ahhahahah
Io: andiamo?
Lui: sono le sette di sera c'è nebbia penso che dovremmo restare qui
Io: che?
Lui: si tieni chiama tuo zio e diglielo che per stanotte rimaniamo qui
Io: ma che mangiamo? Come ci vestiamo?
Lui: a questo penso io tranquilla tu chiama tuo zio
Io:mmm va bene

Zio: pronto?
Io: pronto ciao zio
Zio : tesoro finalmente state tornando?
Io: in effetti no c'e nebbia ed è buio
Zio: ah e che pensate di fare?
Io: Il coso dice che dovremmo dormire qui per stanotte
Zio: cheee?? Tu ed Emi insieme nello stesso letto?
Io: ehm... si
Zio: tesoro non ne sono tanto sicuro vuoi che ti vengo a prendere
Io: zio...

Non ho fatto in tempo a parlare che Killa mi ha strappato il cellulare dalla mano

Lui: Zanna stai tranquillo starà con me
Lui: mica la mangio
Lui: si tranquillo non le farò niente
Lui: ho portato dalla carne, dei salumi e del pane
Lui: ho anche qualche mia tuta e qualche felpa
Lui: poi sono venuto qui 2 giorni fa e portare le cose da mangiare anche qui
Lui: si puoi stare tranquillo okay ciao o bro

Io: che ha detto?
Lui: stasera siamo io e te piccola
Io: non chiamarmi piccola lo sai che mi da fastidio
Lui: può darti fastidio quanto vuoi, non smetterò di chiamarti in quel modo
Io: vuoi dire con quel dispregiativo?
Lui: si esatto
Lo fulminai con lo sguardo... Odio quando i ragazzi fanno qualcosa che danno fastidio
Lui: andiamo in cucina a cucinare qualcosa altrimenti staremo digiuni tutti e due
Io: ufff almeno dammi una tuta
Lui: si tieni eccola
Ma la volevo mettere solo che c'era ancora lui nella stanza che mi guardava
Io: cazzo guardi non dovevi andare a cucinare?
Lui: è se voglio rimanere qui?
Io: non esiste esci
Praticamente lo spinsi fuori con la forza e subito mi misi soltanto il sotto di quella tuta

Lo seguì... la casa era ben arredata ... anche se era piccola non mi interessava era tanto confortevole
Mi sedetti nel divano a guardare la tv
E dopo circa mezz'ora

Killa: piccolaaaaaa è pronto
Io: arrivo bastardo

Killa: ma come funziona a casa tua?
io: che vuoi dire?
Lui: non dovrebbe preparare la ragazza?
Io: hai detto bene dovrebbe io non sono succube di nessuno se devo preparare qualcosa preferisco soltanto per me... E poi voi maschi volete sempre essere serviti e riveriti quando voi per le vostre donne non fate niente
Lui: mica tutti sono così
Io: che vorresti dire?
Lui: dovresti stare con me per capirlo
Io: preferisco stare in una gabbia con una tigre piuttosto che avere te come ragazzo
Lui: hai detto che noi ragazzi per voi ragazze non facciamo niente?
Io: si esatto
Lui: ti sbagli
Io: dimmi una storia dove tu hai fatto qualcosa per la tua ragazza... intendo una storia seria non una storia da una botta e via dimmi soltanto una storia importante che hai avuto
Lui: non ne ho mai avute
Io: nessuna ti ha mai dimostrato amore
Lui: no mi sfruttavano solo per il denaro e tu?
Io: io cosa?
Lui: tu hai avuta storie importanti?
Io: si
Lui: su racconta che ci aspetti?
Io: è una storia lunga
Lui: ho tutto il tempo, anzi abbiamo tutta la notte
Io: uff
Lui: daiii ti prego
Io: non pregermi non sono Santa
Lui: e allora racconta
Io: va bene okay... allora devi sapere che io prima di trasferirmi qui a Milano sono nata a cresciuta a Palermo
Lui: bella
Io: si lo so vabbè comunque alle superiori mi sono innamorata di un ragazzo che era nella stessa classe con
me quindi dopo un po diventammo amici... ero innamorata persa di lui poi dopo un po diventammo migliori amici e poi dopo un altro po...
Un giorno entrò in classe salì sopra la sedia e disse " Ragazzi devo dirvi una cosa specialmente a una di voi... Giorgia vorrei farti una domanda ti vorresti fidanzare con me?" Io a quel punto ero rimasta senza parola però annui con la testa, ci fidanzammo, e dopo 2 anni ci lasciammo
Lui: come mai?
Io: mi tradiva con la mia migliore amica
Lui: pezzo di merda bastardo
Io: già

Erano le 11 di sera eeo stanca, gli occhi mi si chiudevano da soli
Io: Emi andiamo a letto?
Lui si girò di scatto verso di me
Io: che guardi?
Lui: è la prima volta che mi chiami Emi invece di Killa, bastardo o coso
Io: non farci l'abitudine è il sonno sto delirando
Lui: va bene dai andiamo

Ci addormentammo io tra le sue braccia.. sprofondati tra le sue braccia

Durante la notte sentì freddo ero solo con una tuta di Emi sotto
Io: Emi svegliati
Lui: mmm
Io: Emi dai
Aprì gli occhi e mi guardò aveva i capelli scombinati come se glieli avessero strappati
Lui: che vuoi a quest'ora?
Io: sento freddo
Lui: mmm
Si alzò dal letto a andò verso l'armadio presa una felpa della Blocco bianca e me la diede
Io: grazie
Lui si avvicinò mi diede un bacio un guancia e mi.disse
Lui: notte piccola
Misi subito la felpa a andai ad aggucciarmi tra le braccia di Emi
Lui: stai comoda?
Io: si giusto un Po
Lui: menomale notte stronza
Io: notte bastardo
Mi diede un bacio in fronte a in ben che non si dica russavamo tutte e due...







Emiliano Ed Emis KillaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora