Non questo

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Silenzio , solo silenzio.
"Come hai potuto ..." furono le uniche parole che riuscii a dire .
I ricordi mi passano davanti vorticosamente , il nostro primo incontro , la rabbia , la confusione ...tutto non mi sembra più chiaro .
"Ascoltami , si è vero , sono uscito con lei ma non è la mia ragazza e non ci sto provando con lei ."
"Ah no ? E sentiamo che cosa staresti facendo ? " mi accorsi solo in quel momento che stavo sudando , i lunghi capelli biondi mi si erano incollati un po al collo un po alla fronte , non era per la rabbia ma per la delusione , ci avevo sperato , avevo creduto nelle sue parole così sdrucciole , ma così simili alla verità.
"Lei è la mi-"
"Davy ma che dici !? Non vorrai mentirle vero ? Piacere , sono Isabella , la fidanzata di Davide , tu sei ..." vorrei piangere ma non davanti a loro , non davanti a LEI .
"Io ? Io sono una conoscente di Davide , volevo solo dirgli che le ragazze possono essere credulone e entrare in una trappola ma appena si liberano e capiscono sono in grado di distruggere....tutto ".
Lanciai lo sguardo verso le persone che ci guardavano e mi resi conto che ,in fondo , eravamo solo dei bambini troppo cresciuti .

I giorni passavano , Davide da quel giorno mi inviava migliaia di messaggi ma io , cattiva e vendicativa quale ero (e sono) , avevo deciso di non rispondere , mi ero fatta prendere in giro dai suoi sorrisi , dai suoi giochetti , dalla falsa illusione dei suoi cambiamenti .
Come potevo credere che sarebbe accaduto tutto questo ? Non potevo, semplicemente perché ero una stupida ingenua , una stupida credulona .
Non ero più uscita di casa se non per prendere un po d'aria fresca o per andare a scuola , dove non trattavo più nessuno , nemmeno le mie compagne .
Non rispondevo alle chiamate delle mie amiche , inviando loro messaggi di scuse ma che non potevo proprio rispondere .
Per un pò volevo stare sola , inpegnarmi nella scuola ma sopratutto mettere a posto i pensieri che in quei giorni erano sempre più confusi . Stavo cercando di studiare la matematica ma tutti quei numeri e quelle lettere mi sembravano solo un mucchio insensato di cose inutili .
Diiiing .
" Mamma , dimmi "
"Tesoro , io e tuo padre vorremmo parlarti , stiamo arrivando " smisi di giocherellare con la matita e guardai l'orologio sulla scrivania :19:30 .
"Okay , va tutto bene ?"
"Si , a dopo" .
Mia madre non era mai stata una persona fredda ma in quel momento non provava nulla , o almeno non voleva che io capissi cosa stava succedendo .

Aprii gli occhi ancora assonnata ,la luce del corridoio era stata appena accesa , finalmente erano tornati .
"Finalmente ! Ce ne avete messo di tempo ! Sono le nove passate !"
Mi alzai dal letto e corsi alla porta , ma quello che vidi non lo dimenticherò mai .
Mi madre stava lì , come a disagio su cosa fare , gli tremavano le mani , brutto segno .
"C'é qualcosa che non va , ditemelo " li guardai finché arrivò una risposta .
"Tesoro , ci trasferiamo "

Quello giusto é luiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora