"Ti ripeto che non accetterò le tue condizioni Centauro. Mi tengo i miei clienti e la mia zona. Più che sufficiente."
"Sei una testarda del cazzo. Non ti costerebbe nulla accettare di unire le zone e fare un unico mercato tra di noi. Avremmo guadagni e altro."
"Ma perché devi rompermi? Non puoi chiedere al Jolly o alla Diavolessa?"
"Mi stanno nettamente sul cazzo. La corsa con te era una scusa per parlare e vincendo avrei potuto importi di farlo oltre che rivelarmi la tua identità. Sarebbe ora di buttare quella cosa."
Incrocio le braccia sotto il seno mentre mi sistemo meglio sulla poltrona dietro la scrivania sbuffando.
"Se mi dici che ti levi dal cazzo ora ti dico che ci penserò alla prima condizione, mentre alla seconda sai già come risponderò."
"Sai, più fai così, più sono invogliato a toglierti quel ferro vecchio."
Lo trucido con lo sguardo mentre lui si alza e avvicina. Si appoggia tra la scrivania e la poltrona guardandomi dall'alto.
"Cosa che non farai mai purtroppo."- ghigno.
"Eppure credo che tu tenga la maschera solo per nascondere il tuo passato che ti spaventa."- sussurra tirandomi in piedi contro di lui.
Cazzo. Cazzo. Cazzo. Non può usare veramente la carta della seduzione. Allora stiamo al gioco.
"Può essere vero o può non esserlo, fatto sta che questa maschera mi ripara da gente come te." – passo le mani sul suo petto mentre lui sgrana gli occhi stringendo i fianchi.
Sorrido mentalmente e avvicino i nostri bacini facendolo sussultare mentre gli bacio il collo avvicinandomi al suo orecchio.
"Se nessuno mi ha ancora tolto questo ferro vecchio, una motivazione ci sarà."
Porto una mano stretta sul suo cavallo mentre lui trattiene il respiro e rimane imbambolato mentre io mi avvicino alla porta.
"Ti farò sapere la risposta dalla mia informatrice. Sai come uscire no?"
Qualche secondo dopo mi risponde con sguardo arrabbiato.-"So dov'è tranquilla. E la tua informatrice deve stare attenta."
Rido.-"E perché mai?"
"Perché so chi è."
Mi congelo sul posto. Come cazzo fa a conoscermi.
"Non osare toc-"- mi blocca avvicinandosi con me alla porta.
"Non è di me che deve aver timore. Sai, so che è molto brava a scuola, ma un ragazzo potrebbe distrarla."
"Ne dubito. L'ho istruita bene."
Lo vedo assottigliare lo sguardo.-"Vedremo. E me la pagherai per poco fa. Ti toglierò quella maschera. Fosse l'ultima cosa che faccio."
"Accetto la scommessa ahha".
Entrambi usciamo e in strada io sono costretta a prendere la Mitsubishi dal garage mentre lui sale su una moto e mi fissa.
"Mi chiedo ancora cosa ci trovo di interessante in una persona che ha paura di farsi conoscere per quello che è."
"Forse non è paura la mia."
Detto questo parto lasciandolo pensieroso. Percorro la strada principale e arrivo a casa dopo mezzora. Sono le sei del mattino e la macchina di mio fratello non c'è. Prendo veloce le chiavi del garage della casa di fianco alla nostra e ci parcheggio l'auto, sistemando tutto.
Ho comprato quella villetta qualche mese fa per le emergenze e Charlie continua a dire che ci abita qualche agente della CIA. Non commento.
Rientro a casa nostra e mi precipito a fare una doccia per poi sprofondare nel letto con indosso una tuta.
STAI LEGGENDO
RIDE OR DIE |L.T
Fanfiction"Charger del 68 eh?"- mi chiede il giovane appena sceso dall'auto al traguardo. annuisco "Bella, ma dimmi..non credo che ci sia altrettanta vecchiaia sotto quella maschera." rido e risalgo sulla Charger mentre lui mi fissa serio per poi correre al...