no more a mystery

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Era impossibile che fosse lui.

Io avevo visto coi miei occhi.

Avevo visto quella quattro assi di legno venire chiuse e portate in quel vasta area che altro non vedeva se non lacrime.

Avevo visto queste ultime sul volto dei miei amici.

Avevo immaginato come sarebbe stato se non fosse successo a lui.

Ero stata male, così tanto da preoccupare tutti.

Avevo visto con i miei occhi Harry Styles morire.

Invece ora era davanti a me, con espressione minacciosa mentre allontanava jonas dalla presa che aveva al mio polso.

Nessuno fiata. Nessuno osa parlare per paura che tutto si riveli un illusione.

I miei occhi incontrano dopo tanto tempo quel verde smeraldo che pensavo di non rivedere mai più.

Sul suo viso compaiono quelle stupende fossette che tutti amiamo e si sistema i lunghi ricci con la mano.

"Vi spiegherò tutto dopo. Ora direi che non c'è tempo"

Ed appena sentiamo la sua voce,bassa e roca, non ci sono più dubbi.

Louis lo prende per il colletto e lo stringe in un abbraccio incredulo.

"Brutto stronzo non è possibile. Scherzi sempre troppo." - i due ridono finché anche gli altri tre non si aggiungo all'abbraccio.

Mentre io sono persa nei ricordi.

Adesso si collega tutto.

La persona che mi salvo quella volta portandomi poi in zona neutra. Il numero della stanza: 0102. Primo Febbraio. Le pagine scritte in modo strano o addirittura cifrato nel diario.

Mi viene incontro e scrolla per poi abbassare il viso alla mia altezza.

"Risponderò alle tue domande. Ma non ora piccola chiacchierona."

Mi sorride e faccio lo stesso mentre louis mi affianca.

Jonas si rialza. Non mi ero nemmeno resa conto che il riccio l'avesse steso.

"Come cazzo fai ad essere vivo figlio di puttana?!!"

Harry alza le mani al cielo - "ho appena chiesto di non fare domande!"

"invece io faccio perché comando io"


"ah ah ah bella battuta coglione. Non sei altro che un pagliaccio. Sai,eri talmente impegnato che ho potuto accedere al tuo conto in banca per azzerarlo e mandare tutto ai poveri."-si avvicina a lui di qualche passo.-" Sono entrato in casa tua e ho preso alcuni documenti che la polizia ha apprezzato e in più ho manomesso i serbatoi delle auto quindi in questo momento sei a piedi. Altre Domande?"-ghigna


L'altro boccheggia impressionato e indietreggia, trovandosi però qualcuno a fermarlo.

"Mi sei sempre stato altamente sul cazzo lo sai?"-ridacchia Charlie facendo un cenno ad Harry.-"Bello rivedersi dopo due ore. Mi sei mancato"

Spalancò gli occhi allibita e mi manca la voce. Loro. Erano d'accordo. Ecco spiegato tutto.

Louis come gli altri sono sorpresi quanto me.-"Brutto stupidi...voi due eravate d'accordo."

"Ops?"-alza le spalle mio fratello.

Jonas rimane impietrito e inizia a guardarsi attorno appena delle macchine e delle luci iniziano a vedersi in lontananza.

"Adesso è davvero finita. LA è una zona unità e New York avrà presto lo stesso trattamento.

"Me la pagherai bastardo. Tu e lei assieme!!"

Rido. Seguita da tutti.

Le auto della polizia si fermano e caricano Jonas coi sui uomini, mentre noi possiamo andarcene tranquilli appena harry ci fa un cenno.

Gli prendo la mano prima che louis mi trascini via.

"Ci vediamo a casa di Lou."

Il riccio mi sorride e annuisce.

Salgo in auto e torniamo alla villa, facendo una piccola tappa per passare a prendere una persona che merita di sapere.

Forse stasera possiamo scrivere la parola "fine" a questa storia per davvero.



RIDE OR DIE |L.TDove le storie prendono vita. Scoprilo ora