La musica mi rimbombava nei timpani, la luce lampeggiava a ritmo della canzone e c'era un odore nell' aria che offuscava la mente. Mi feci spazio tra la folla che ballava ubriaca cercando le scale che conducevano all' uscita del locale, quando le vidi mi affrettai a raggiungerle, ma poco dopo aver aumentato il passo mi sentii strattonare il braccio destro, girandomi vidi un ragazzo con i capelli color biondo -chiaramente tinti- che mi sorrideva, mettendo in mostra ogni singolo, bianchissimo, dente presente nella sua bocca; la sua camicia nera mi stupii: era sbottonata per mettere in mostra gli evidenti pettorali e quella che -per ciò che la luce permetteva- sembrava essere una tartaruga a tutti gli effetti.
Mi guardò ed esordì: -Ciao! Sei bellissima.-
Oh, non ora.
Mi affrettai a rispondere: -Ciao, sappi che l' alcool gioca brutti scherzi!- Mi divincolai dalla possente presa, approfittai del momento in cui chiuse gli occhi per ridere e corsi verso le scale. Mentre chiudevo la porta sentii nuovamente il ragazzo urlare: -Ehy! Aspetta!-
Chiusi in fretta la porta, evitando che mi potesse raggiungere. Mi sedetti su di un muretto vicino l' uscita e chiusi gli occhi, presi fiato e fui grata dell' aria pulita che circolava nei miei polmoni in quel momento.
Non capirò mai come Brooklyn possa amare questo tipo di feste colme di persone puzzolenti e ubriache che cercano di strapparti qualche insignificante bacio qua e là; da quando ci siamo conosciute ho subito capito che sarebbe diventata la mia più cara amica, la sua bontà e generosità sono evidenti a un miglio di distanza e davvero non posso credere che sia riuscita a trascinarmi a questa stupida festa di inizio anno.
-Ciao, stai bene?- Soffocai un urlo; girandomi verso il punto da cui proveniva la voce fui sorpresa nel vedere un ragazzo, notai subito gli occhi verdi e penetranti e la punta del naso lievemente sollevata verso l' alto, scesi con lo sguardo e mi accorsi del fatto che mi stava sorridendo quasi divertito, il che mi fece innervosire: -Sto bene. Da quanto sei qui?- Chiesi, cercando di guardare in una direzione che non mi facesse incontrare nuovamente quello stupido sorriso.
Fissò i suoi occhi verdi nei miei e rispose: -Da molto prima di te.- Sorrise: -Perchè non sei dentro a divertirti?- Sorrise di nuovo: avrei voluto schiaffeggiarlo, ma la mia parte razionale prese il sopravvento, non potevo schiaffeggiare un ragazzo -per lo più un perfetto sconosciuto- perchè il suo sorriso mi irritava, così mi alzai e mi sistemai il vestito: -Non è uno dei miei modi preferiti per divertirmi, se vuoi scusarmi, sto andando a casa.-
Feci un cenno con la mano prima di girarmi e iniziare a camminare, ma il ragazzo scese dal muretto e mi porse la mano per presentarsi: -Io sono Christopher Anderson, ma puoi chiamarmi Chris. È stato un piacere conoscerti.- Sorrise di nuovo, questa volta cercai di non risultare antipatica e gli strinsi la mano: -Io sono Bethany Mills. Buonanotte, Christopher.-
Mi voltai e iniziai a camminare, ero quasi arrivata quando mi lampò un nome in testa: Brooklyn! L' avevo lasciata sola in quel sudicio locale con tutti quei ragazzi ubriachi che la circondavano; presi il telefono e digitai un messaggio: "Ehy Brook! Pessima idea quella della festa, sono a casa."
Poco dopo aver girato ad un incrocio imboccai il vialetto di casa e fui grata quando vidi la luce della cucina ancora accesa, non avevo intenzione di dormire e la musica mi rimbombava ancora in testa, gelato e compagnia era un' ottima combinazione. Prima di entrare in casa notai il mio telefono illuminarsi, era Brook: "La prossima volta film e cinese a casa. Buonanotte."
Entrai a casa e salutai la mamma, intenta a cambiare canale: -Ciao mamma, sei ancora sveglia?-
Mi raggiunse girando intorno al tavolo e mi abbracciò calorosamente: -Beth, lo sai che quando sei fuori fino a tardi non riesco a chiudere occhio.- Risi e la guardai: era così presente nella mia vita, la persona a cui dovevo tutto, pensai a quanto fossi fortunata ad averla al mio fianco pronta a sostenermi. Scossi la testa e mandai indietro qualche lacrima di felicità, infine proposi: -Gelato e chiacchiere notturne?-
Lei mi guardò divertita: -Ti raggiungo in camera tua con l' occorrente, tu va' a sistemarti.- Ammiccò e io corsi in camera, indossai il pigiama e legai i capelli con l' elastico che ero solita tenere al polso sinistro. Mi stesi sul letto esausta, poco dopo la mamma bussò alla porta: -Permesso?- Entrò con la vaschetta di gelato e due cucchiai e si stese al mio fianco. Parlammo fino alle quattro del mattino della festa e di quanto avrei preferito una serata tra donne con lei e Brook e fui felice di sentire che lo stesso era per lei: -soprattutto perchè tuo padre si addormenta sempre dopo dieci minuti dall' inizio dei film.- Ridemmo e parlammo di progetti futuri per il resto della notte, finchè non caddi in un sonno profondo.
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With You By My Side
Romance"Ricorderò per sempre ogni giorno, ogni ora, ogni istante trascorso con te; ricorderò per sempre il sapore delle tue labbra e il tuo profumo; ricorderò per sempre i tuoi sorrisi, le tue lacrime e ogni tua emozione; ricorderò sempre te, che mi hai...