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Notai subito l'insegna luminosa del Rose's, decorata tutt'intorno alle lettere con semplici decorazioni luminose ed una rosa rossa sul lato destro dell'insegna. Entrammo e mi guardai attorno con una certa sorpresa, era tutto molto elegante ma allo stesso tempo essenziale, ogni cosa era perfettamente abbinata al rosso della rosa presente sull'insegna, dalle tovaglie ai piatti fino allo sgargiante abbigliamento della donna che ci accolse nel locale, molto probabilmente ne era la proprietaria. Quest'ultima ci portò al nostro tavolo e subito dopo una cameriera dai capelli neri e gli occhi verdi ci portò i menu. Improvvisamente mi sentii a disagio, tutto ciò era troppo. Sembrava quasi che stessimo festeggiando un anniversario di matrimonio, invece quello non era nemmeno un primo appuntamento. Forse solo per me, infatti osservai Cody, il quale mi sembrò fin troppo entusiasta. Era il mio migliore amico, non avrei potuto illuderlo fino al punto da farmi offrire una cena super costosa in un ristorante del genere per poi spiegargli quali fossero i miei sentimenti nei suoi confronti.
Decisi di mettere le cose in chiaro: -Cody.- Esordii.
Alzò lo sguardo e mi osservò: -Dimmi, Beth. Qualcosa non va? Sembri turbata.-
Presi un respiro: -In effetti Cody, tutto ciò è troppo. Non capisco cosa stia accadendo, sei il mio migliore amico. Che stiamo combinando?-
Vidi un'ombra passare sul suo volto: -Ho capito. Andiamo via.- Tagliò corto, visibilmente irritato.
Uscimmo dal locale e ci dirigemmo alla sua auto. Il viaggio di ritorno fu prevedibilmente silenzioso.
Non appena arrivati sul vialetto davanti alla staccionata che recintava casa mia scesi dall'auto e mi scusai: -Cody, mi dispiace. Non sono pronta, tutto ciò è troppo strano. Per me tu sei il mio migliore amico, non avrebbe senso.-
Mi guardò e notai che cercava di non far trasparire la tristezza: -Va bene Beth, lasciamo che le nostre vite vadano come devono andare. Lasciamo stare. Ci sentiamo quando avrò notizie di tuo fratello.-
Annuii, capendo che non voleva parlare con me: -Buonanotte, Cody.- Entrai in casa e mi catapultai in camera, mi svestii più velocemente possibile e mi misi a letto, presi il cellulare e digitai un messaggio a Brook: "Un disastro. Sono a casa." Posai il telefono vicino al mio fianco e pensai a quanto avrei voluto che la mamma fosse qui, proprio come quando, tornata a casa dalla festa di inizio anno, avevo solo voglia di parlare con qualcuno e lei era lì, come se avesse letto il mio pensiero. Tuttavia ciò non era possibile, quindi mi limitai a riflettere ferma nella convinzione che lei potesse sentire ciò su cui stavo riflettendo. Poi il telefono trillò per segnalare l'arrivo di un messaggio da Brook, diceva: "L'importante è averci provato, non avere rimorsi. Buonanotte amica mia." Sorrisi e posai il cellulare sul comodino, riflettendo sul fatto che fosse abbastanza tardi ma che in ogni caso la mia testa era piena di pensieri, quindi l'idea di addormentarmi era lontana un miglio. In realtà sentivo il bisogno di parlare con qualcuno, così presi il telefono e digitai il nome "Christopher" tra i contatti in rubrica, decisa a telefonargli. In un batter d'occhio selezionai il numero e cliccai il tasto verde, in attesa di una risposta. Poco dopo sentii la voce di Christopher rispondere al telefono, tuttavia riuscivo a stento a sentire la sua voce, poiché in sottofondo c'era della musica da discoteca ad alto volume e voci di ragazzi e ragazze che ridevano.
Quindi, ricapitolando, lui era ad una qualsiasi festa con qualche amico a ubriacarsi e divertirsi, mentre io ero stesa a letto riflettendo su tutte le cose negative che mi passavano per la testa.
-Pronto?- Ripetè, ora la musica era un leggero suono ovattato.
-Beth? Ci sei?- Insistette.
Cosa mi era passato per la testa? Non avrei mai dovuto chiamare, per di più a quest'ora. Attaccai la chiamata, sentendo gli occhi bruciare dalle lacrime. Passai qualche minuto così, prima di addormentarmi.

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