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I giorni erano passati velocemente e con una certa monotonia dopo la partita ed era arrivato lunedì. L' unica novità era  Cody che mi sorrideva più spesso del solito e mi mandava qualche messaggio simpatico durante la giornata. Stavo camminando nel corridoio della scuola quando vidi Christopher, il quale sembrava disturbato da qualcosa da sabato; quella stessa mattina Brooklyn mi disse che la partita non era andata al meglio e soprattutto lui aveva giocato come se gli importasse solo di finirla e che la sera si era ubriacato e si era portato a casa una ragazza, supportato dall' amico, che gli ripeteva "Non pensarci, divertiti per questa sera." Non capii il senso di quella frase, ma non chiesi nulla a Christopher poichè in questi giorni sentii una certa distanza da parte sua, questa mattina però dovevo capire cosa gli fosse successo, glielo dovevo: lui c'era stato per me, quel giorno. Presi coraggio e mi diressi nella sua direzione, non dovetti fare grandi sforzi perchè James lo interruppe appena ci vide, o meglio, appena vide Brook, salutandola: -Ehy! Come va?- Poi sembrò ricordarsi della mia esistenza: -Ciao, Bethany!- E si rivolse di nuovo alla mia amica: -Sei raggiante questa mattina!- Osservai lo sguardo disgustato di Brook e capii che la stava prendendo in giro, poi mi rivolsi a Christopher: -Ciao! Come stai?- Abbassò lo sguardo: -Tutto bene, e tu?- Si sarebbe notato da un miglio che non era in grado di mentire. -Io sto bene, ma sono seria, Christopher. Come stai? Sei diverso.- Alzò il volto e fissai i miei occhi nei suoi, aspettando una risposta. Notai la sua mascella contrarsi: -Ti ho detto che sto bene. Sono solo arrabbiato perchè per colpa mia la squadra non ha vinto la partita.- Colsi l' occasione: -A questo proposito: cosa ti era preso? Mi hai ignorata per tutta la serata.- Rise aspramente: -Ero solo nervoso.- Mi innervosii, ma cercai di non darlo a vedere: -Non importa, ma ho ancora bisogno di quell' aiutino in chimica.- Cambiai argomento: non era in momento adatto per discutere dei suoi problemi. -Quando hai il test?- Chiese. Fui felice del fatto che la sua espressione era diventata più dolce, come quella che ero solita conoscere, infine risposi: -Il prossimo martedì.- Sorrise: -Perfetto, questa settimana a partire da questo pomeriggio sarà la tua occasione di prendere il massimo dei voti!- Mi ricordai dell' impegno di stasera: -Oh, questa sera ho un impegno.- -Sì, con me.- Sorrise nuovamente, a quanto pare non aveva capito cosa intendessi. Insistetti: -No, ho un appuntamento con un' altra persona.- Il suono della campanella interruppe la nostra conversazione e ci dirigemmo nelle aule in cui avevamo lezione, io e Christopher decidemmo di vederci domani dopo la scuola a casa mia. Alla fine delle lezioni Brooklyn mi riaccompagnò a casa e rimase a pranzo, dopo aver mangiato ci dirigemmo nella mia camera. -Cody mi ha detto del vostro appuntamento.- Esordì. Risi: -Lo so, te l' ho detto anche io.- Continuò: -Cosa pensi di indossare?- Mi meravigliai di non averci pensato prima e realizzai che non avevo niente di carino da indossare. Guardai Brook e dissi: -Non ne ho idea, non ho nulla da mettere.- Rise, aprì l' armadio e inizio a selezionare -facendo commenti alquanto cattivi- i miei vestiti, infine prese un semplice vestito rosso, stretto fino al busto e leggermente svasato man mano che arrivava alla fine, una giacca rigorosamente nera, scarpe con il tacco -nere- e una borsa, anch'essa nera; optai per un morido chignon con qualche ciocca che cadeva qua e là, semplice mascara e rossetto rosso. Dopo circa un' ora fui pronta, così ringraziai la mia migliore amica e scendemmo al piano inferiore; lì incontrammo mio padre, al quale vennero le lacrime agli occhi non appena mi vide. Si incammino nella mia direzione e mi accarezzò una guancia: -Sei bellissima, tesoro.- Lo ringraziai e trascinai Brook in cucina: -Non so nemmeno cosa provo per lui.- Brook sorrise: -Sta' tranquilla, siete solo amici. Sii te stessa, lui ti vorrà sempre bene.- La abbracciai e sentii mio padre chiamarmi per dirmi che Cody era arrivato. Brook si rivolse a me: -Buona fortuna, io torno a piedi.- Mi diressi alla porta e sorrisi a Cody, che a sua volta mi sorrise: -Sei splendida, Beth.- Mi prese per mano e mi condusse alla sua macchina; -Dove si va?- Chiesi incuriosita. Sorrise: -Conosci il Rose's?- Ne avevo sentito parlare qualche volta, sapevo solo che non fosse esattamente come andare in un pub, ma qualcosa di più elevato. -Ne ho sentito parlare, ma non ci sono mai stata.- Infine parcheggiò e scese dall' auto, ci girò intorno e mi aprì la portiera; sorrisi imbarazzata e lo ringraziai.


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