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La lieve luce che entrava dalla finestra mi svegliò quella mattina, decisi di affrontare al meglio la giornata. Quindi mi alzai subito dal letto e aprii l'armadio, decisa ad indossare qualcosa di carino. Optai per dei jeans neri con qualche strappo qua e là ed una camicetta bianca, il tutto coronato -ovviamente- dalle mie amate converse nere. Legai i capelli in una morbida treccia e scesi in cucina. Qui incontrai Andy che aveva un'espressione affranta; decisi di fargli capire che gli ero vicina:-Fratello mio, tu per me sei speciale, sai?- Gli dissi e lo abbracciai forte.
Andy mi guardò con aria del tutto perplessa e mi concesse un lieve sorriso. Notai subito i suoi occhi così tristi e vuoti. Scacciai i brutti pensieri e mi incamminai verso scuola dopo averlo salutato; proprio mentre ero intenta a selezionare qualche canzone dal mio MP3 sentii una voce familiare chiamarmi:- Ehy, bambolina!- Eccolo, il dannato rubacuori!
-Ciao a te, James.- Risposi con un sorriso.
-Finalmente ho qualche minuto per parlarti!- Mi guardò.
Lo guardai a mia volta, perplessa, quindi mi spiegò:- È molto strano il comportamento di Chris in questo periodo, sai?-
Continuavo a non capire:- Oh, beh può capitare di avere dei periodi "no".- Dissi, confusa.
Lui mi guardò quasi divertito:- Allora sei davvero innocente come dice! Bambolina, lascerò a te capire cosa intendo.- Ammiccò, infine mi fece un cenno con la mano ed entrò scuola, superandomi.
Wow, non penso di aver avuto mai una conversazione così strana e indecifrabile! D'altronde è pur sempre James, non bisogna prenderlo sul serio, mi dissi.
Mi riportò alla realtà la ormai familiare voce di Christopher:- Beth! Mi dispiace per ieri sera.-
Io lo guardai stranita, poi conclusi:- Per cosa?-
Così rispose:- Per non essere riuscito a parlarti, ero ad una festa.-
Io scoppiai a ridere ma lui non sebrò comprendere il motivo della mia risata, mi guardò perplesso.
-Christopher, non hai motivo di scusarti, non mi devi alcuna spiegazione.- Gli dissi.
Cambiò espressione, come se si fosse ricordato di qualcosa, infatti disse:- A che ora ci incontriamo oggi?-
Cavolo, la chimica.
-Beh, perché non vederci subito dopo pranzo, magari in biblioteca?- Proposi.
Lui rispose:- Perfetto, ti passo a prendere. A più tardi.-
Eccolo quel maledetto sorriso che continuava a irritarmi senza che ne riuscissi a capire il motivo! "Perchè lo fai? Ti odio quando mi sorridi!" Avrei voluto dirgli, alla fine però decisi di dirigermi verso l'aula di filosofia e tenermi la mia dignità, quando il telefono trillò.
Era Christoper:-E non dimenticarti il libro questa volta!-
Decisi di non rispondere, non riuscivo a togliermi dalla testa le parole fastidiose di James: "allora sei davvero innocente come dice!". Ma cosa voleva dire? Cosa vuole che io capisca?
La mattina trascorse velocemente e il pomeriggio arrivò in un batter d'occhio e con lui anche Christopher. Sentii bussare al campanello e, dopo aver salutato papà con un affettuoso abbraccio ed una carezza sul volto, uscii di casa, non esattamente entusiasta di impiegare il pomeriggio a fare chimica.
-Ehy, bambolina!- Esordì scherzosamente, imitando la voce e i gesti di James. Risi ma sentii le guance andare in fiamme.
-Ciao, Chris.- Risposi.
-Beh? Cos'è questo musone? Forza! Stai per conoscere la bellezza della chimica!- Sorrise, di nuovo.
-Non posso dire di essere entusiasta quanto te.- Gli feci notare - Ma te ne sono grata. - dissi- Davvero Chris, non capisco perché tu faccia tutto questo per me. Non devi se non vuoi, perché io lo capisco che questo per te è un peso in più che si somma ai problemi che sicuramente hai, perché me ne sono accorta, sai? Tu dici che io sono innocente ma in realtà capisco tutto. Non ti conviene sottovalut...-
Mi mise un dito sulla bocca e disse:-Shh! Scommetto che sei agitata, quindi parli a vanvera. Perché sei agitata, Bambolina?- Rise.
-Io non sono agitata! Carino.- Risposi sarcastica.
Disse:- Oh beh, buon per te perché io sono abbastanza agitato.- Mi guardò sott'occhio per osservare la mia reazione. Non feci altro che arrossire. Riuscii solo a dire:- È normale essere agitati se si deve fare una lezione di chimica, suppongo.-
Christopher rise e concluse:- Non è per la lezione che sono agitato.- fissò i suoi occhi verdi e profondi nei miei:-Sei tu, Beth.-

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 26, 2017 ⏰

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