Capitolo 3

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Quando salimmo sul palco per cominciare il riscaldamento notai che tutti eravamo in discreta agitazione, tutti tranne Joel. Lui era sempre così, ciò che agitava gli altri lo inebriava, sotto pressione lavorava meglio. Non era umano, a parer mio. Il professor O'Brien ci disse di metterci in cerchio e cominciare a scaldarci partendo dai piedi, e che avremmo fatto meglio a fare in fretta. Come mi avvicinai agli altri notai che non c'erano solo i ripeti delle medie, ma anche la squadra di basket, quella di nuoto, Mark e Quentin, più i ragazzi del rugby e le tipe di tuffi. 

Mi misi in cerchio tra Shintaro e Becky. Shintaro e Seijuro Kuze erano due fratelli di origini giapponesi ed erano dei mostri nella nostra arte. Sei aveva la mia età e Shin era due anni più giovane ma venivano da una famiglia di circensi. I loro nonni si erano trasferiti qui quando erano giovani. 

-Hey, Jo-chan...sai per caso il perché ci siano anche quelli delle altre squadre oltre ai ragazzi delle medie?- mi chiese Shintaro sussurrando. Feci spallucce e cominciammo a riscaldarci partendo dal collo. Passammo alle spalle, al torso, al bacino (il che ci fece guadagnare l'approvazione del pubblico maschile, anche perché io davo le spalle alla platea), alle gambe e poi alle caviglie. 

-Partiamo con le capriole, comincia tu, Johanna- ordinò O'Brien e poi fece partire la musica. C'era un tappetino rosso abbastanza lungo (era grande come quasi tutto il palco) che il prof doveva aver messo lì prima per velocizzare le cose. Ci mettemmo in fila dietro di esso io per prima e Joel per ultimo. 

Facemmo tutte le capriole. In avanti, in dietro, sulle spalle, da in piedi e poi ci ordinò di continuare come facevamo sempre. 'Bene' pensai prima di fare una capriola in aria in avanti. Ripetei l'operazione due volte, visto che dovevamo utilizzare tutto il tappeto. Mi misi in coda alla fila, dietro a Joel che sembrava leggermente contratto sulla spalla destra. 

Quando lui fece la sua ultima capriola a l'indietro cominciai con le ruote. Finimmo la serie di esercizi con le ruote senza mani. 

-Bene, sparpagliatevi e mettetevi in coppie. Seijuro con Evelyn, Joshua con Rebecca e Shintaro voi farete a cambio, Joel con Johanna. Farete la presa ad angelo, seguito dall'esercizio schiena-contro-schiena, poi le prese che preferite, non è un problema quali fate e in che ordine- ordinò il prof. Lui era un irlandese molto duro, con i capelli rossi, gli occhi castani e le lentiggini. Avrà avuto sulla quarantina di anni ed era ancora molto molto più agile di quello che desse a vedere. Era severo, ma ci voleva bene. 

Seguii Joel mentre si avviava verso l'angolo in fondo a sinistra, quello che occupava di solito quando si facevano gli esercizi. Senza nemmeno parlare mi diede le spalle e portò il braccio sinistro all'altezza della spalla. 'Sei qualcosa di mai visto prima' pensai. 

-Up- mi ordinò il biondo. Era il segnale che avrei dovuto prendere un minimo di spinta, aggrapparmi al suo braccio e poi, quando lui mi avrebbe portata sopra la sua spalla destra, fare gli addominali e mettermi ad angelo. Poi avrei dovuto cingergli la vita con le braccia e in seguito fare il ponte e toccare con i piedi il palco e tirarmi su con gli addominali. Eseguii l'esercizio esattamente come doveva essere fatto. Quando mi ritrovai di schiena davanti a lui notai qualche espressione stupita tra il pubblico. 

Joel, in seguito si mise di fianco a me e si girò dandomi le spalle. Sospirai e poggiai la mia schiena contro la sua. Lui si abbassò e quando sentii che era arrivato al punto giusto ci piegammo tutti e due verso il suo avanti e il mio indietro. Rilassai tutti i muscoli e lui tese le gambe. Mi afferrò la caviglia e il polso sinistri e mi fece girare sulla sua schiena. Subito dopo lasciò il mio polso e afferrò la caviglia destra e tirò leggermente. Quando le mie ginocchia erano sulle sue spalle si rizzò in piedi ed io afferrai le sue caviglie. Fece qualche passo e poi mi chiese: -Tutto ok?- 

Se non ci foste voi...Where stories live. Discover now