Quando quella sera tornai a casa trovai il putiferio. Mark stava urlando qualcosa ad Ethan mentre tratteneva Josh,la riunione doveva essere finita abbastanza presto, mentre il rosso stava cercando di trattenere che voleva saltare addosso a al nostro gemello, . Quentin stava minacciando Josh e Felix stava piangendo e Karl tentava di consolarlo inutilmente. Mamma Henry e papà non erano ancora rincasati, a quanto pareva.
-Oh ma che succede?- chiesi urlando, in modo da farmi sentire.
-Succede che quello stronzo ha chiesto a Becky di uscire! Ecco cosa succede!- mi urlò contro Josh.
-Ma mi ha risposto di no, brutto deficiente!- rispose l'altro.
-Buoni voi due..- Ethan aveva qualche difficoltà a trattenere Quentin.
-A te non importa di lei!- lo accusò Josh.
-Smettila, porca troia!- imprecò Mark mentre cercava di non farlo scappare dalla sua morsa.
-A me importa di lei! altrimenti perché le avrei chiesto di uscire con me qualche volta?- chiese retorico Quentin.
-Perché pensi che ti piaccia ma in realtà non lo sai e le spezzerai solo il cuore!- Josh ora stava piangendo. Aveva il cuore frantumato, lo sapevo. Lui amava davvero Becky ma era sempre troppo timido per fare una prima mossa e ora invidiava il nostro gemello perché aveva avuto il coraggio di farsi avanti. Mi faceva pena, in più credo fosse consapevole del fatto che alla mia amica piaceva Quentin, anche se lo aveva rifiutato.
-Ma tu cosa ne sai? E poi mi ha rifiutato...- si difese l'accusato mentre si divincolava dalla presa di Ethan, che però non cedeva.
-Jo...puoi fare qualcosa? La situazione sta degenerando...- le parole di Karl erano come una specie di imploro.
-Anche perché 'sti due sembrano delle anguille!- aggiunse Ethan.
-Tu...tu sei uno stronzo! Ti sei fatto rifiutare apposta!- le lacrime di Josh gli stavano impedendo di parlare bene.
In quel momento il mio fratello moro si fermò e spalancò gli occhi. -Cosa hai...?- chiese a bassa voce.
-Credi che io sia stupido? Mi credi davvero un idiota? Lo so che a lei tu piaci, ma non avrebbe mai detto di sì se ci fossi stato io nei paraggi. Non voleva farmi assistere all'evento che mi avrebbe distrutto. Nemmeno lei è stupida- le parole di mio fratello erano intrise di disperazione. Lui amava davvero Rebecca, forse di più di qualsiasi altro, e credo volesse che quei due fossero felici, ma non poteva non essere triste. Soprattutto se Quentin era così scemo.
-Josh...io...- sussurrò il gemello cretino mentre veniva rilasciato da Ethan.
-Lo so...lo so...- mio fratello si era calmato e non piangeva più, però era comunque molto triste.
-Oi, Mark...mollalo- ordinò Quentin e quando il castano eseguì ciò che gli era stato detto, lui abbracciò Josh.
-Scusami...ti prego perdonami, se puoi...-
-Ti ho perdonato subito dopo che le hai chiesto di uscire- rispose pacifico Josh mentre si abbracciavano.
-Hai visto, Fel? Hanno fatto pace- Karl era riuscito a calmare il nostro fratellino piccolo.
-Ok, ragazzi...non fatelo mai più di doverci far fare tutta quella fatica per tenervi- scherzò Ethan guadagnandosi uno scalpellotto da Mark.
Risi e quella sera tutto andò per il meglio, almeno nella mia famiglia.
Il giorno seguente a ricreazione presi la mia amica italo-britannica in disparte per farle un discorsetto bonario, ma pur sempre di ammonimento.
-Come mai mi hai portata qui?- chiese la castana.
-Sarò breve. Devi accettare l'offerta di Quentin, ne va de la mia sanità mentale, quella dei miei fratelli, l'integrità emotiva di Josh e la tua- dissi risoluta.
-Come fai a sapere...?- chiese lei.
-Senti sarò mediamente cretina ma sono anche mediamente intelligente e quindi ho fatto dei calcoli e a te piace mio fratello. Dico bene?-
-Sì ma...non è questo il punto. Tu sei la mia migliore amica ed io...non vorrei mai farti dover scegliere tra Quentin e me in caso di litigio- si giustificò lei.
-Io sarò neutrale nella vostra storia. Se lui ti fa del male io lo disintegro e viceversa, comprendi?-
-Sì ma non credo di essere pronta, non ora, almeno-
-Non ti sto dicendo di accettare immediatamente, ti dico solo di farlo ad un certo punto. Quando ti andrà- spiegai e lei mi sorrise.
-Davvero?- chiese.
-Davvero- risposi.
-Hey, Jo! Ti ho trovata... Ciao Becky!- sentii la voce di Joel alle mie spalle e quando mi girai vidi il suo viso sorridente e il mio cuore fece un salto mortale.
-Ciao Joel, come mai qui?- chiese la mia amica sospettosa.
-Dovevo solo dire una cosa a Jo...niente di importante, comunque. Nel senso posso dirle tutto anche dopo scuola se dovete parlare- il biondo si stava grattando il retro del collo leggermente imbarazzato.
-Oh, ma tranquilli...io dovevo andare a scusarmi con una persona...Ciao ragazzi- disse mentre ci lasciava soli. Immaginavo si riferisse a Josh, ma non ne ero troppo sicura.
-Cosa volevi dirmi?- chiesi curiosa.
-Volevo chiederti se ti andrebbe di uscire con me dopo scuola. Lo so che è improvviso e tutto, ma ci terrei tanto a passare un po' di tempo con te-
-Certo, molto volentieri- dissi non sapendo quello che ci aspettava.
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Se non ci foste voi...
Teen FictionJohanna è una ragazza normale, con una vita normale, delle amicizie normali e tutto è molto normale. Tutto a parte la sua famiglia, forse un po' troppo caotica. Si litiga, ci si riabbraccia un secondo dopo, ci si fanno scherzi e si affrontano tutte...