Se non ci foste voi...

Capitolo 10

Quel pomeriggio in ospedale vennero a trovarci i nostri compagni di acrobatica, Josh mi aveva avvertita in anticipo per prepararmi psicologicamente all'incontro. Stavo seduta sul letto ad ascoltare un film che ormai conoscevo a memoria: Il Signore degli Anelli. Era l'unica cosa che potessi fare anche perché mi ero stancata di ascoltare musica, aspettavo e la mia ansia saliva sempre più. Come avrebbero reagito? Non ne avevo idea, ma mi sentivo molto giù. Pensavo di riuscire ad essere positiva anche nella mia condizione, ma mi ero resa conto che non avrei mai più visto i miei fratelli, le loro partite e tutte le cose che riguardavano la vista. Mi consolavo, però, potevo ancora sentirli suonare. 

Sapevo che c'era il sole fuori perché ne sentivo il calore sulla pelle dalla finestra della mia stanza di ospedale. Non volevo muovermi troppo dal letto un po' per le contratture che avevo e un po' perché avevo paura di sbattere contro a qualcosa e far preoccupare qualcuno. Dopo un po' sentii dei passi e la porta della mia stanza che si apriva e delle persone che entravano. I miei sensi non erano ancora molto sviluppati e quindi non potevo contare quante fossero, ma immaginavo fossero i miei compagni del club. 

-Jo-chan! Come va? Ci avete fatto prendere uno spavento tu e Joel...- la voce di Shintaro era abbastanza gioiosa e credo che non sapessero della mia vista. Beh, lo avrebbe scoperto presto. 

-Ciao, ragazzi...io...sto meglio di Joel- dissi senza voltarmi nella loro direzione, non volevo che sapessero che non stavo per niente bene. 

-Jo, guarda cosa ti abbiamo portato! Abbiamo le carte per giocare a quello che vuoi! Così ti tiri un po' su di morale- questo era Seijuro che prendeva qualcosa da una borsa. Mi girai verso il rumore e sentii qualcuno restare senza fiato come se avesse realizzato qualcosa di importante. 

Quel qualcuno si avvicinò e si sedette sul letto di fronte a me. Non avevo bisogno di vederla per sapere che era Becky. Il suo odore era dolce e fresco come sempre. Toccai il suo viso per poterla vedere meglio. La sua pelle era morbida come sempre e dopo qualche secondo sentii qualcosa di bagnato scendermi dagli occhi. Piangevo e tutti erano in silenzio.  

-Sei più bella quando sorridi- mi disse la mia migliore amica abbracciandomi stretta. 

-Come faccio a sorridere? Non vedrò mai più...è tutto cambiato...non potremo più fare molte cose e...non vedrò Felix crescere, non vedrò più te, Joel, i miei fratelli e...- le mie parole furono interrotte da dei singhiozzi. Ero triste e frustrata. La mia cecità era un cambiamento troppo improvviso per me e non ero pronta. 

-Una persona mi ha detto che non tutto il male vien per nuocere. Devi solo aspettare un po'- la sua voce era calma e mi diede un po' di sicurezza. 

-Hai ragione...solo che...- cercai di dire ma Seijuro mi interruppe. 

-Non ti diciamo di essere da subito felice di aver perso la vista, però meglio quella della vita-

-Con il tempo ti abituerai ed avrai i sensi super-sviluppati che ti permetteranno di condurre una vita normale- aggiunse Shintaro. Evelyn non aveva parlato ancora e forse non c'era nemmeno. 

-Evelyn dov'è?- chiesi staccandomi da Rebecca e tentando di capire dove fossero gli altri. 

-Non viene- sospirò Seijuro avvicinandosi al letto con quella che credevo fosse una sedia a giudicare il rumore metallico che si sentì dopo le sue parole. Lo sentii sedersi e sospirare una seconda volta. 

Piegai la testa di lato e chiesi: -Perché?-. Sentii un terzo sospiro e Shintaro si sedette sul fondo del letto e sospirò un'altra volta. 

-Ha litigato con Ethan perché lui ha preferito passare molto tempo in ospedale, saltando anche alcuni allenamenti di basket, per vedere quando ti saresti svegliata invece di stare con lei. A quanto pare non vuole avere più niente a che fare con noi e la tua famiglia- spiegò l'anglo-nipponico.