Capitolo 15- Convivenza Notturna

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Silver

Will rimase a guardare sua madre per gli ultimi, brevi secondi, prima di aiutarla a tornare in camera da letto.

Intanto, mentre aspettavamo, continuavo a guardare la casa, ammirandone ogni particolare.

Passarono diversi minuti prima che lui tornasse indietro, senza dire nulla.

Tacemmo per parecchio tempo, osservandolo, immobili, poi ci fece segno di seguirlo e obbidimmo, inoltrandoci in quell'abitazione gigantesca.

Era immensa, non come il collegio o la mia vecchia casa che aveva 5 stanze in tutto, di grandezze microscopiche.

Aveva quattro bagni, sei stanze da letto, di cui una occupata dalla madre, cinque salotti, due cucine, due librerie-archivii e una stanza dei giochi.

Era così grande che era facilissimo perdercisi dentro.

C'era però qualcosa che non mi quadrava.

E con qualcosa... intendevo il numero delle camere.

Se una era occupata, ne rimanevano cinque, fin'ora noi Elementi eravamo stati cinque con Morgan, ma adesso c'era anche Will ed eravamo... sei.

O uno dormiva con la madre di Will o ci sarebbe stata una convivenza di letto.

Perlopiù le uniche femmine, per ora, eravamo io e Diana, piú ovviamente la madre, mentre loro erano quattro.

Ci avrebbero sicuramente messe nello stesso letto.

-Diana, Silver, dormirete insieme stanotte- fece Morgan - Lo stesso vale per Guy e per Task, per Will é casa sua, puó fare quello che vuole, io staró sul divano, meglio non disfare troppe stanze-

"Ah, già. Dimenticavo che Morgan fosse abituato alle buone maniere"

Almeno ero soddisfatta un po', non ero l' unica a dover fare una convivenza notturna.

Mi dispiaceva solo un pochino per Guy, avevo già visto Task in un letto e... faceva un po' paura.

Diciamo che valeva la stessa cosa un po' per me, ma io non mi ero mai trovata nella posizione in cui era stato lui.

Sperai che almeno, nelle stanze ci fossero dei letti doppi, o a castello, ma non era così.

Erano tutti uniti, non ce n'era neanche uno staccato.

Scegliemmo la stanza piú vicina al bagno, era molto simile alle altre, con le pareti azzurre, appoggiate alle quali c'erano scaffali grigi con dentro delle palline di vetro colorate.

Il pavimento era di mogano e il letto aveva tutte le coperte bianche e traspariva incredibilmente lucentezza.

Il materasso era soffice, il morbido necessario per ammorbidire le nostre schiene ancora ammaccate e quando mi ci appoggiai, mi sentii immediatamente rilassata.

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