Accetti il patto?

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Ci andammo a sedere in un tavolo, lei mi sorrise e io ricambiai, l'alcool nel sangue cominciava a perdere il suo effetto e iniziai a rendermi conto di ciò che avevo appena fatto e anche lei, visto che stava lì, a tamburellare con le dita sul tavolo.
Per alcuni minuti che sembravano dei millenni, restammo in silenzio a guardarci, un silenzio imbarazzante, un silenzio dove non c'è bisogno di parole, perché quel silenzio dice tutto, è un silenzio che ti mette a nudo, che ti legge dentro, fu lei a romperlo.
- beh!...allora...."
Io
- Allora...ti voglio chiedere scusa! Ho fatto una ca**ata! Ero ubriaco...so che questo non mi giustifica.....siamo amici ...tu stai con Dario che è un mio ottimo amico e io mi sono comportato da str**zo!"
Vera scosse la testa, fece un sospiro e disse
- No! Non devi colpevolizzarti! ....diciamo che anch'io ho fatto la mia parte, nell' inconscio, lo volevamo tutti e due! .....e poi come si dice occhio non vede cuore non duole.....sai, con Dario...sto attraversando un periodo diciamo difficile e..."
????? La guardai un pò perplesso
- In che senso difficile? "
- Nel senso che lui per via del suo lavoro è spesso fuori e quindi sono rari i momenti di intimità! ....vedi.....io sono come una piantina che ha bisogno di essere innaffiata,...e da quello che ho visto,...sai bene come innaffiarmi! Ahahahahahaha!"
Io sgranai gli occhi
- Aspetta!.......mi hai appena ..detto....no! Dai, non posso! Non voglio problemi con Dario!"
Lei si fece seria in volto
- Niente no! La mia non era una proposta caro! Non hai scelta ......almeno che non vuoi che racconti tutto a Dario! Accetti il patto?"
Io mi sentii messo alle strette e non potei che annuire, da allora sono diventato il suo servo ogni volta che aveva voglia dovevo essere pronto ad "innaffiarla"

La ragazza lupo 02Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora