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Lui sorrise.

'Tu sei il tipo di ragazza di cui si legge nelle favole.'

Io lo schernì immediatamente.

'Non voglio essere una principessa. Non ho bisogno di essere salvata.'

Lui girò la testa e i suoi occhi si soffermarono su di me più del dovuto. Sentivo il suo sguardo bruciare sulla pelle e così alzai la testa e puntai le mie iridi nelle sue. Giurai a me stessa che non sarei stata la prima a distogliere lo sguardo. Ma lo feci, come al solito. Quelle pozze verdi avevano sempre avuto il potere di mettermi in soggezione e un brivido mi percorse la schiena.

'Tu non sei una principessa.' disse dopo un po', 'tu sei il personaggio secondario, quello su cui non ci si ferma mai a riflettere. Sei l'amica che si sacrifica; la compagna che è sempre la seconda scelta; quella sottovalutata, il personaggio dimenticato. Tu parli sottovoce eppure sei sempre così forte e chiara.'

Si alzò e si sedette esattamente di fronte a me, mi sollevò il mento in modo che i nostri occhi si incontrassero. Io scossi la testa e lui continuò.

'Tu sei una forza della natura. Cerchi sempre di proteggere tutti anche se non sei in grado di proteggere te stessa. Spero che non penserai mai a niente più di quanto io penso a te.'

E detto questo mi baciò e il mio cuore cominciò a battere all'impazzata, quasi volesse uscire dal mio petto.

'Tu sei come un libro che tutti leggono ma solo pochi capiscono. Non penserei mai di sminuirti comparandoti a una principessa.'  

Estratti da un libro che non scriverò mai.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora