Capitolo sette.

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Sono raggelata,di fronte al suo sguardo sadico e freddo,ma sopratutto furioso e disparato.
La mia mente sta cercando in tutti i modi possibili di mandare ordini al mio corpo,che, rimane come ipnotizzato.

Non so se non riesco a muovermi perché non posso o perché non voglio,fatto sta che sono una polla.

Ma qualcosa,anzi,qualcuno mi sveglia.

-Daphne ma cosa diamine stai guardando ?! Guarda i fuochi ! Sono unici !- Donna mi risveglia dal mio stato di trance e io rivolgo lo sguardo su di lei,distratta.

Mi rigiro nuovamente verso Lucifero,ma questo non c'è, e io mi guardo attorno più e più volte,non trovandolo e ne percependo la sua presenza.

Inizio a pensare seriamente che ho avuto un'allucinazione. Cioè,se era veramente Lucifero,mi avrebbe uccisa davanti a tutti senza esitazione.

Torno a guardare i fuochi d'artificio nel dubbio più completo,chiedendomi se quello che ho visto è realmente esistito.

Torno a casa qualche ora dopo,con qualche grado di troppo nel corpo,dato che io e Donna ci siamo date da fare con gli alcolici in un locale poco lontano da Central Park.

Con una fatica che non avevo mai immaginato di provare,apro la porta,maledicendo la chiave più e più volte perché non ha un meccanismo di calamita con quella dannata serratura.

Lancio i tacchi alti non so dove,sospirando per il netto sollievo che provo. Dannati umani ! Come fanno a portarli ?! Io per trovare un po' di sollievo avvolte dovevo aumentare la mia natura demoniaca,sennò morivo dal dolore !

Cammino barcollante verso il letto,salutando Lucifero,comodamente sdraiato su di esso,per poi sprofondarci sopra.

Aspetta un'attimo...LUCIFERO ?!

Sobbalzo all'istante,prendendo dalla scrivania un'arma benedetta e agitandola come se fossi una ritardata,ma quando mi concentro su quel dannato letto che non la smette di muoversi,noto che non c'è nessuno.

Eppure io giuro che l'ho visto !

Ancora titubante,ripongo la mia arma benedetta, e mi sdraio nel letto,con il dubbio che mi sta massacrando.

Quando suona la sveglia,impostata solo la domenica a mezzogiorno,dopo un profondo sbadiglio mi alzo e mi dirigo verso il bagno per farmi una doccia fredda.

Che strano però,ieri ho visto Lucifero,due volte,può essere che sto impazzendo ?!
La seconda volta posso pure capire,ero ubriaca,ma la prima no. E nemmeno a dire che è stato un flash,avvolte capitano,ma no,quello non era affatto un flash,perché io sono rimasta imbambolata su di lui come una polla.
Per poi non parlare di quando ha mimato "Ti ho trovata",avevo la pelle d'oca persino dentro le orecchie.

Esco dal bagno in accappatoio e solo dopo essermi accorta della strana sensazione di essere osservata,ritorno in bagno trovando la finestra aperta,quando giuro di averla chiusa,anzi,mai e poi mai aperta in tre anni che abito in quella casa.
Corro verso di essa e mi affaccio,anzi,ne esco, trovandomi sulle scale antincendio che si affacciano in un vicolo ceco.
Infondo alla strada,vedo un'ombra nera voltare l'angolo con una velocità sorprendente.

-O sto impazzendo,oppure mi vuole fare impazzire...- Sussurro.

-Ehi bellezza ! Bella visuale !- Dice qualcuno sotto di me, e solo ora che lo vedo,capisco che sono su una scala antincendio,in accappatoio, e che le mie parti intime sono in bella vista.

Corro subito dentro,ormai rossa come non mai,maledicendomi più e più volte.
Ecco perché non apro mia quella finestra,con cui l'ho addobbata con una spessa tenda celeste,perché è nel bagno e chiunque può vedere tutto.

Infiltrata nel cuore. (Inm2)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora