Equilibrio spezzato.

24.6K 1.1K 163
                                    


Punto di vista Lucia:

Non ci ho capito niente, assolutamente niente.
Un momento prima mi sono sposata, quello dopo ho assistito ad un attacco.

Che aura potente, mai e dico mai sentita aura più potente di quella di Demangelus, né in Lucifero e nemmeno in Michael.

Vedo buio, tanto buio, sono tutta dolorante e cerco di reagire ma non ce la faccio.

Inoltre in dolore al petto mi spinge anche ad urlare, anche se mi ritrovo in un limbo profondo.

È come se delle parti di me si fossero staccate con prepotenza, come se qualcosa fosse andato storto, si fosse rotto addirittura.

Ma dopo un po' sento una voce chiamare il mio nome, è familiare ma non riesco a capire chi sia, mi sento scuotere, ma non riesco proprio ad aprire gli occhi, sento delle mani fredde prendermi per le spalle e caricarmi sulle braccia, ma io continuo a sentire quel dolore ed urlo, urlo come posso.

È quando sento: -Lucifero ha bisogno di te !- che sbarro gli occhi e cado dalla presa di chi mi sorreggeva, rivelandosi mio padre, Metadron.

-Cosa è successo ?!- Sbotto guardandomi attorno.

-Demangelus, figlia mia, ha rotto l'equilibrio, ha tolto delle cose preziose al Paradiso e all'Inferno, ossia Lucifero e Michael.- Dice tutto d'un fiato, mentre io lo perdo. -Sono entrambi laggiù, vedi se puoi fare qualcosa per svegliarlo ti prego.- mi chiede quasi disperato, sicuramente preoccupatissimo per Michael.

Non ci penso due volte e corro verso di loro, che sono accasciati a terra. Michael sembra tutto intero, anche se ricordo bene che una delle sue ali è stata spezzata, mentre Lucifero è conciato veramente male, ma la sua natura sta già facendo il suo corso e piano piano le ferite stanno guarendo, mentre abbandona la sua forma completa.

Corro in direzione di Lucifero immediatamente e lo prendo tra le braccia, sento il suo cuore ed è debolissimo, mi taglio il polso e glielo porto alle labbra, pregandolo di non morire, ma niente, pare non reagire.

Mi sposto momentaneamente da Michael e non sento nessuna specie di aura provenire da lui, strano.

Dopo due schiaffi ecco che prende a respirare con foga, ed io lo guardo torva.

-Come ti senti ?!- Mi affretto a domandare.

-Umano.- Detto questo, perde di nuovo i sensi e sviene, ma io lo guardo con gli occhi sgranati, no, non può essere un umano.

Prendo il suo polso e ci faccio un buco con uno dei miei canini e aspetto.
Non succede niente, il sangue continua a fuori uscire e tutto sembra tranne che sangue angelico, ma sangue umano.

Intanto mio padre mi raggiunge.

-Portalo in Paradiso e aspettare, probabilmente il tizio gli ha tolto i poteri momentaneamente.- Faccio sbrigativa, prendo Lucifero in braccio.

-Lucia mi raccomando.- Mi guarda con quel suo sguardo paterno e sofferente, ed io lo guardo sicura di me.

-Andrà tutto bene.- Mi avvio verso gli Inferi, ma quella frase, sembra più per convincere me stessa che lui.

Appena varco i cancelli, il caos totale mi investe. Guardie che vanno a dente e sinistra, mura che crollano e demoni che si combattono tra di loro.

Mi affretto ad andare in camera di Lucifero senza farmi vedere da nessuno e ci riesco, lo apposito sul letto e trovo una domestica che si era nascosta spaventata nella camera del Re, che poverina appena mi ha visto mi ha implorata di perdonarla, le ho risposto che se si avesse preso cura del Re lo avrei fatto e lei è stata pronta ad aiutarmi.

Infiltrata nel cuore. (Inm2)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora