Capitolo trentanove.

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Ricordati che c'è un motivo per il quale hai quegli occhi azzurri. Ricordati che c'è un motivo per il quale hai il sangue di Lucifero nelle vene. Ricordati che c'è un motivo per cui hai l'essenza del Comandante e del Maligno nelle vene, la parte che hai deciso di sopprimere, dovrai tirarla fuori !

Quale motivo ? Dimmelo !

Quelle, dovrai liberarle un giorno !

Ma quelle ali ormai non valgono più niente !

Il cuore pulsante degli Inferi è un qualcosa di estremamente identico al Re che li governa. Ma...questo fuoco è destinato a spegnersi Lucia.

Ma non può !

Fai attenzione...lui sta tornando.

Emachiele esci dalla mia testa !

-Lucia !- Sbotta Lucifero scuotendomi e facendomi balzare.

Sono tutta sudata sul letto con il fiato corto, tento di prendere forti boccate d'aria ma ciò mi fa agitare ancora di più.

-Cosa hai sognato ?- Domanda dopo un po' il demone.

-Non ho sognato niente, solo molte voci tutte insieme. Tranquillo, non dicevano niente di significativo...- Mento spudoratamente, alzandomi dal letto e andando verso l'armadio per prendere dei vestiti.

-Non mi convinci.- Socchiude gli occhi lui, profanando i con essi.

Alzo gli occhi verso il cielo e scuoto la testa, ha ragione a pensare che mento, ma meglio non svelare cosa mi ha detto l'ibrido, non voglio rovinare la sua tranquillità.

Dopo una doccia fredda esco dal bagno, Lucifero è già andato via ed io ho appuntamento con Dephana per provare l'abito.

Vado alla ricerca di Seraphin per accompagnarmi e la trovo a dialogare con Belzebú nella sala del trono.

-Buongiorno !- Sorrido ai due, che ripetono ciò che ho detto loro con un sorriso sulle labbra.

-Devi provare l'abito ?- Domanda il demone che, da quando è tornata la sua dolce metà e i suoi figli, ha un'espressione meno tirata e una faccia più allegra.

-Oh sì, incrociamo le dita.- Faccio il gesto in un sorriso a denti stretti.

-Vedrai che ti starà una favola.- Ridacchia Seraphin.

-Non lo scopriremo mai se non andiamo a provarlo. A più tardi Belz.- Salutiamo il demone e ci dirigiamo nella sartoria.

Appena arriviamo noto tutti quelli di ieri.

-Ah finalmente !- Mi viene incontro un'elettrizzata Dephana, alle sue spalle c'è l'abito, o almeno la sua forma, dato che è coperto da un telo rosso. -Abbiamo lavorato giorno e notte ma alla fine è pronto ed è meraviglioso !- continua questa euforica.

-Calmati Deph. Potrebbe anche non piacergli.- Spunta mia madre con un dolce al cioccolato in mano. -Vuoi ?- mi domanda.

-No, grazie.- Sorrido, lei alza le spalle e mangia l'ultimo boccone.

Infiltrata nel cuore. (Inm2)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora