Capitolo 4.

4.5K 328 65
                                    

"Louis, ti prego, non è come sembra."

"VAFFANCULO! lasciami solo."

"No, ora tu mi apri questa cazzo di porta e mi ascolti." Ribatte tirando un pugno alla porta facendomi sobbalzare.

Sento le lacrime scorrere ancora lungo le mie guance e, cazzo se sono patetico, a ridurmi così a 20 anni per un ragazzo, anzi, per un uomo.

Mi asciugo malamente gli occhi e prendo qualche respiro più lungo del normale, mi alzo e con quanto più autocontrollo possibile, apro la porta affrontando la realtà come è giusto che sia.

"Ti do due minuti."

Lo vedo annuire chiedendo permesso nel mio appartamento.
Cedo e lo faccio entrare sedendoci sul bordo del letto matrimoniale di Liam e Niall, e aspetto che cominci.

"Quindi. Hai conosciuto Scarlett e mia mamma."

"A quanto pare. Quindi sei andato avanti? Sei sposato o -"

"No. Nulla di tutto questo per Dio. Ho fatto la cazzata più grande di tutta la mia vita." Dice prendendosi i palmi delle mani sul viso tremendamente frustrato.

"Sono qui, ora, raccontami. Dimmi cosa hai da dire!"

"Quando sono tornato a 'casa', mi sono lasciato un po' andare: ho cominciato ad andare in discoteca come se avessi 19 anni invece che 26, e ho cominciato ad uscire con una ragazza." Si ferma un attimo ma evidentemente, vedendo la mia espressione, riprende subito a parlare. "Oddio no, uscire è una parola grossa. Facevamo sesso occasionale e una volta abbiamo sbagliato. Lei è sparita io non ne sapevo nulla della gravidanza, e ho ripensato a tutto, a lei, ma soprattutto a te e mi sono ripromesso di non toccare più nessuno finché non ti avessi dimenticato... Poi una telefonata dall'ospedale da parte di una donna. Mariah, la ragazza, era morta in un incidente stradale ma per miracolo divino non lei, non la bambina e sua madre sapeva fossi io il padre e mi ha contattato. Ha voluto che la tenessi io ed ecco perché tutto questo, Louis. Io non sono andato fottutamente avanti."

I suoi occhi sono lucidi, colmi di lacrime, e capisco quanto stia lottando per non piangere.

Io non ce la faccio: non posso pensare ad una situazione del genere, sono confuso e ferito al solo pensiero di Harry con qualcun altro, ma non posso essere arrabbiato con lui, non dopo tutto quello.

Forse non dovrei, forse non è il momento adatto, forse sto sbagliando tutto ma non ci riesco, e lo stringo in un abbraccio forte come forse mai ci eravamo abbracciati.
Appoggio la fronte nell'incavo del suo collo cercando di stare più vicino a lui possibile e lo sento sussurrare parole sulla mia spalla, parole bagnate da lacrime silenziose scappate alle sue ciglia lunghe.

"Perdonami per tutto questo."

Mi mordo il labbro incerto su cosa fare, posso davvero perdonarlo per tutto quello?

"I-io ho - ho bisogno di tempo Harry, ti prego."

"È -è okay lo capisco, ma ti prego. Dammi una seconda possibilità."

💘N/A

Scusatemi per eventuali errori, appena riuscirò li correggerò :)

till the am ❀ l.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora