Capitolo 5.

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La stanza d'hotel è un totale casino.
Ci sono buste di panni sporchi da una parte, valigie aperte dall'altra, e un mucchio intero di asciugamani e costumi che non so dove cazzo mettere!
Sbuffo frustrato e leggermente rattristito per la fine delle vacanze per quest anno, difatti una volta tornato a Londra mi toccherà tornare sui libri e, prima o poi, anche a lavoro.

Una volta finita la scuola, scelsi di trovarmi un lavoretto e la prima cosa -decente- che mi capitò fra le mani, fu un posto come cameriere nel bar del mio ex istituto.
Certo, lavorare in quel posto non mi avrebbe aiutato a dimenticare tutta quella storia, ma allo stesso tempo avevo davvero tanto bisogno di un po' di soldi.

Spesso vedevo Gemma gironzolare per il parco e ogni tanto si fermava al bancone a parlarmi del più e del meno; avevo provato a chiederle di Harry infinite volte, ma ognuna di esse si limitava a dirmi che stesse bene,z nulla di più. Se solo avessi saputo.

Chiudo l'ultima valigia un'ora e mezza dopo essermi svegliato, e cerco di mantenere la calma quando mi accorgo di essere già in ritardo. Lascio la stanza in tempo perchè la signora delle pulizie è già pronta per ribaltare il tutto e prepararla per un nuovo ospite.
Liam e Niall sono già scesi, sicuramente essendosi svegliati prima del sottoscritto.
Porto a fatica le valigie al piano inferiore: dannato ascensore rotto- penso maledicendolo mentalmente.

Quando arrivo nella hall, Niall e Liam sono intenti ad iniziare una conversazione con la receptionist, e quando tossicchio per farmi notare, non si degnano nemmeno di girarsi dalla mia parte.

"Buongiorno" saluto cordiale la ragazza dietro al bancone." Ha bisogno anche dei miei documenti?" Chiedo notando quelli di Payne davanti a me.

"Tranquillo è già tutto apposto." Mi informa la bionda compilando velocemente un modulo.

"Cosa stiamo aspettando quindi?" Chiedo ai miei amici questa volta persi tra i loro discorsi.

"Owh, niente. Aspettavamo te dato che la macchina e tua." Dice Niall aggiustandosi meglio la borsa a tracolla che tiene su di una spalla.

"Emh scusatemi ragazzi." Richiama la nostra attenzione la receptionist. "Il parcheggio per le macchine sarà accessibile solo dalle 9 in poi, per questioni di arrivi e partenze."

Controllo distrattamente l'ora nell'orologio posto sulla parete opposta dove si trovano una manciata di divanetti e ...

Owh no.

"ehi tutto bene amico?" Domanda Liam poggiandomi una mano sulla spalla.

No, non va tutto bene.

"Sembra che tu abbia visto un fantasma." Continua il biondo guardando nella mia stessa direzione.

"Oddio Li! Guarda come è bella quella bambina!" Esclama quindi il mio amico proprio alle mie spalle facendomi perdere un battito.

La bambina è tranquillamente seduta su quel divanetto, con un pupazzo tra le braccia, a guardare i cartoni animati, disponibili appunto sulla TV nella hall.

"Già lo è, molto. Non lo pensi anche tu Louis?"

A quanto pare non sento immediatamente la domanda perché improvvisamente una gomitata mi colpisce dritto nella schiena facendomi riscuotere dai miei pensieri.

"Eh? Come? Cioè , si! Si lo è." Rispondo agitato cercando di non perdermi troppo nei pensieri.

"Louis ma quello non è..?"

"Sono le 9, possiamo andare?" Chiedo forse un po' troppo acido alla ragazza che con uno sguardo confuso, ci squadra e annuisce
"Si ragazzi, ecco a voi i vostri documenti. Buon ritorno e fate buon viaggio!"

"Senz'altro!" Cerco di tirare il mio falso sorriso il più possibile, facendo retro front alla velocità della luce e cercando di scappare dai suoi occhi il prima possibile.

"Louis aspetta!" Mi urla Liam da dietro le spalle, quando ormai mi trovo oltre la porta d'ingresso. "Vuoi dirmi che cazzo ti prende?"

Sento i polmoni bruciare e gli occhi improvvisamente pizzicare. "Niente" sussurro a denti stretti cercando di scacciare via le immagini di Harry qualche sera fa.

"È per Harry, non è vero? È perché lui è andato avanti e tu? Ti devi rovinare la vacanza per quel-"

"Non.ti.permettere." Dico solo con gli occhi ormai pericolosamente lucidi. "Tu non sai proprio un cazzo!"

E non so davvero perché mi ostino a rovinare sempre il clima di calma e tranquillità che si viene a formare tra di noi, ma certe cose non riesco a sopportarle. Harry non lo deve toccare nonostante tutto.

Riparto a passo svelto deciso a raggiungere la macchina così da potermi lasciare tutto alle spalle e tornare alla mia vita normale e pacifica, ma evidentemente il fato non ha deciso questo per me.

"Louis!" sento urlare alle mie spalle.

Non.crollare.
Non
Crollare.

"Aspetta ti prego."ancora...

"Louis dovresti..." Sussurra Liam arrivato al mio fianco.

"No." Rispondo secco non girandomi, ma quando mi accorgo di non essere più accompagnato da nessuno, mi fermo immediatamente voltandomi.

"Non scappare dai problemi, non sei più un bambino." Mi sento solo dire dal mio migliore amico.

Sbuffo esausto da tutta quella situazione e così decido di tornare indietro e provare a sentire cosa ancora vuole dirmi, quanto ancora vuole farmi soffrire quel coglione così -speciale- stronzo e -stupendo- odioso.

"Andate alla macchina voi."dico piano cecando di lasciarmi andare e prendere coraggio.

N/A

Non mi odiate vi prego hahaha
La scuola mi ha rubato un bel po' di tempo, in più il Natale si avvicina e sono piena di impegni davvero. Cercherò di essere molto più attiva nei prossimi giorni ma non vi prometto niente.

Grazie a tutti per le stelline i commenti (mi fate morire dal ridere certe volte) e tutte le visualizzazioni. Wowowo

Bene bene allora alla prossima ciau🎀

till the am ❀ l.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora