Mi reco velocemente nei bagni all'interno della scuola per evitare di trovare qualche alunno, o peggio, qualche inserviente, in quelli del cortile adiacenti al chiosco intenti a fare comunella e facendo perdere solo tempo.
Chiudo la porta dietro di me sbattendola rumorosamente, e come se la giornata non stesse già andando abbastanza male, dopo aver tirato lo sciacquone noto che la maniglia è fottutamente bloccata.
"Merda!" Impreco a denti stretti cominciando a sforzare la porta il meglio possibile.
Batto forte la mano sulla superficie di legno cercando di fare quanto più rumore possibile sperando vivamente che qualcuno mi senta.
"E dai apriti stupida porta!" Continuo a dire a bassa voce cercando di non andare in panico.
Sento la porta aprirsi e dei passi avvicinarsi al mio bagno subito dopo.
"Ehi! Hai bisogno di aiuto?"
E... Oh.
"N-no. Posso fare da solo."
"Louis?"
"No."
Perché non se ne va e fa un favore all'umanità?
Continuo a girare e rigirare la maniglia sbuffando ogni volta che fallisco nel mio intento."Senti, mettiti di lato che do una spallata, okay?"
"Non ho bisogno del tuo aiuto!"
"Bene allora resta pure chiuso lì dentro." Dice e sento i suoi passi allontanarsi man mano.
"No no no! Okay okay va bene, aiutami."
Sento una risatina dall'altra parte della porta che mi fa roteare gli occhi al cielo.
Uno, due colpi, ma la porta non ha intenzione di aprirsi.
"Senti lascia sta-"
E non ho il tempo di finire la frase che con un rumore davvero forte, e che indica che qualche pezzo deve essere stato rotto, la porta si apre sbattendo contro il muro.
"Grazie" dico quindi uscendo fuori dal wc andando a lavarmi le mani.
Cerco di non incontrare il suo sguardo ma mi viene difficile dato che mi si para davanti non appena cerco di lasciare definitivamente i servizi."Come stai Louis?"
"Bene." Cerco di sviare il discorso togliendomelo da davanti, ma è tutto inutile perché lui è molto più grande di me e fa in fretta a chiude la porta prima di me obbligandomi a stare lì dentro... Con lui.
"Dobbiamo parlare io e te, non possiamo continuare così."
"Io non ho niente da dirti e così come scusa? Ognuno è per la propria strada ormai no?"
"Beh si da il caso che io abbia qualcosa da dirti quindi ora torni al bar e mi ascolti okay?"
"Non sono più un bambino, non mi devi dare ordini." Dico acido sperando -o forse no- si stufi di me e mi lasci in pace.
"Beh prima non dicevi così!" Mi schernisce notevolmente appoggiando una mano al muro "Louis appunto perché non sei un bambino, comportati da adulto e ascoltami."
Sbuffo passandomi una mano tra i capelli. Ci penso un attimo e poi annuisco, e mi chiedo come faccia ogni volta ad avere questo effetto su di me.
Gli sono dipendente nonostante il tempo passato, e riesce sempre a farmi sentire debole davanti a lui, come se fossi ancora un bambino che non è capace a badare a se stesso.
Ripenso alla conversazione che abbiamo avuto in hotel e capisco che sì, forse è giusto che lo lasci parlare bene senza farci prendere dall'emozione. Ora non abbiamo limiti di tempo né impegni da dover rispettare, siamo solo noi – e una cinquantina di persone intorno.Buon Natale a tutti e buone feste fiorellini🎄🎅🏼❄️☃
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till the am ❀ l.s.
FanficSono passati due anni da quando Harry ha lasciato Louis a Londra, per riprendersi le sue responsabilità da uomo di casa, tornandosene al nord dalla sua famiglia. Nel mentre, Louis, ha cercato di andare avanti in più e più modi, fallendo miseramente...