Capitolo 9
"L'amore si muove...forse un po' troppo!"
Mercoledì 16 Settembre 2015, ore 18:00.
Era iniziata, purtroppo, un'altra giornata di lavoro.
Sì, purtroppo. Ma non per la stanchezza o il turno serale, ma per Ignazio.
Non volevo più avere niente a che fare con lui.
Se ieri non mi avesse detto di andarmene, ci saremmo sicuramente baciati e forse avremmo fatto anche altro. Per questo non volevo più avere niente a che fare con lui.
Sapevo di essere caduta nella sua trappola, sapevo benissimo che ero ancora presa da lui, ma non dovevo assolutamente cedere; dovevo essere forte, dovevo tenergli testa, doveva capire che non avrei ceduto a delle parole dolci e a delle carezze.
Uscii dallo spogliatoio, piena di convinzione, e vidi nella hall il direttore parlare con i ragazzi de "Il Volo".-Buona sera direttore-dissi non considerando gli altri.
-Oh ciao Irene!-rispose facendo un cenno con la mano.Salii le scale e mi fermai al primo piano, quando mi sentii chiamare.
-Irene!-
Mi voltai, sapendo già chi fosse e la sua bellezza mi incantò nuovamente.
-Ignazio-balbettai, dovevo tornare in me.
-Ciao!-disse avvicinandosi per poi stamparmi un bacio sulla guancia-Come stai?-
Lo guardai stranita, da quando faceva il gentile?!
-Da quando vuoi sapere come sto?-
-Stasera sei al ristorante?-disse ignorando la mia domanda, sembrava strano infatti.
-No, stasera no-
-Peccato! Volevo divertirmi-disse facendomi l'occhiolino.
-Ci sono un sacco di cameriere, divertiti con loro-
-Ma tu sei più divertente di loro-
-Bene, sono contenta, adesso che lo so vivo meglio-dissi ironica-Posso andare o devi ancora rompere le palle?-
-Che tipetta che sei! Mi piace quando fai così-disse sensualmente.
<<NON CEDERE!>>
-Ok, posso andare?-
-Va pure, ci vediamo stasera in camera mia, così mi farai divertire e mi farai tirare un po' su-disse facendomi l'occhiolino.
-Aspetta e spera-dissi girando i tacchi e allontanandomi.
-All'una, mi raccomando, non tardare!-urlò e gli mostrai, finemente, il dito medio.Non sarei andata da lui, avevo già preso la mia decisione, ma non gliel'avrei fatta passare liscia.
Voleva divertirsi e tirarsi su? Bene, l'avrei sicuramente accontentato, ma a modo mio.
Iniziai ad eseguire le mie mansioni pensando al piano da mettere in atto la sera stessa, quando vidi Piero e Gianluca, i colleghi di Ignazio, venirmi incontro.-Ciao!-dissero all'unisono i ragazzi.
-Ciao ragazzi, avete bisogno?-
-Sì, abbiamo bisogno di un'informazione-disse Piero
-Ditemi pure-
-Ma sei Irene, la ex di Ignazio?-
Spalancai gli occhi a quella domanda. Come facevano a sapere che ero la sua ex? Ignazio non me li aveva mai presentati, li conoscevo solo per foto.
-Come fate a saperlo?-
-Ignazio parla con noi-rispose ovvio Gianluca.
-Vi manda lui?-
-No no, ti abbiamo semplicemente riconosciuta e volevamo salutarti-
-In verità volevamo farlo ingelosire, perché non vuole ammettere che ha una cotta per te, quindi lo stiamo aspettando-disse Piero appoggiando il gomito sulla spalla di Gian.
<<Che ha detto??? Ha una cotta per me???>>
-Una cotta per me???-chiesi incredula.
-Sì, cara mia-
-Sta arrivando-ci sussurrò Gianluca.
-Fai finta di ridere ad una nostra battuta-disse Piero.
-Cosa?!?!-
-Avanti!-
Iniziai ridere senza un apparente motivo ed Ignazio iniziò ad avanzare verso di noi.
-Ti salutiamo Ire, è stato un piacere conoscerti-disse Piero facendomi l'occhiolino e stringendomi la mano.
-Ciao Ire, ci vediamo a giro per l'albergo-mi salutò Gianluca.
-Ciao ragazzi-dissi alquanto confusa e poi tornai a lavoro.Ore 1:15.
Era l'una passata e mi trovavo nella cucina dell'albergo ad aspettare un buon gustoso tiramisù; non era per me, ma per Ignazio.
Aveva detto che voleva tirarsi un po' su, no?! Avevo detto che l'avrei accontentato.
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La stanza dell'opera || Il Volo || Ignazio Boschetto
FanfictionQuella dannata stanza era diventata la mia insaziabile droga.