-Lettere. Il Principio. La Decisione di Alkinej.-

28 6 2
                                    

"Se dovessi scoprire che la tua vita è un gigantesco copione, cosa faresti? Lo interpreteresti ugualmente?"
-Dalla mente contorta dell'autrice.


Dirk sedeva alla scura scrivania di mogano, il capo chino sul foglio su cui rapidi i segni si trasferivano dalla sua mente attraverso la matita che impugnava saldamente. I Divertimenti di Mozart per tre corni di bassetto suonavano dal moderno lettore CD che teneva nella sua stanza.
Il sole bruciava alto nel cielo di quel 3 Gennaio 1992, mentre i pensieri di Dirk erano rivolti, come ogni giorno dal 24 Dicembre, alla dolce Swantje,
Una pila di fogli si ergeva dentro lo scatolone, diverse bozze accartocciate erano sparse sul pavimento.
I capelli dell'uomo guardavano ogni punto della stanza con le punte della loro nera essenza, ignorando gli occhi che venivano nervosamente stropicciati per togliere i residui del sonno che appannavano le idee.
Il nome della ragazza veniva mormorato dalle labbra del giovane uomo. In continuazione.
-Sei così bella, Swantje.- disse all'improvviso -Così bella... Devo proteggerti, proteggerti, proteggerti...-
Swantje doveva essere sua.
Il giorno precedente l'aveva baciata, all'improvviso, mentre parlavano. Non era riuscito a trattenersi. Dopodiché si era scusato. E l'aveva baciata di nuovo, sotto lo stupore e la gioia di lei.
Fünf.
Swantje doveva essere sua, al sicuro.
I fogli dentro lo scatolone erano lettere. Lettere a Swantje, scritte nella folle estasi che l'amore causava a...
-Dirk Engel?! Ti sei davvero innamorata di Dirk Engel?!- gridava sbigottita Lea, rivolgendosi all'amica.
-Sì! Ma non gridare, per favore. Non sei più una ragazzina.- la rimproverò Swantje, con le goti rosse per la confessione. Lea scoppiò a ridere.
-E' un amebo quello.- commentò tra le risate
-Ma come parli?- le chiese l'organista iniziando a ridere.
Vier.
-Ameba al maschile, no? Va sempre in chiesa, ascolta musica classica, ha un lavoro, non sta mai in giro fino a tardi... Scommetto che è anche astemio e certamente non si è mai fatto una canna. Che divertimento c'è con un tipo del genere?- le rispose mentre le sue risa scemavano.
Improvvisamente Lea si fece seria.
Drei.
-Non fidarti di lui, Swantje... La sua aura è oscura.- le disse guardandola dritto negli occhi.
-Lea, tu sei completamente fuori.- commentò Swantje senza smettere di ridere.
Solo sua, Swantje.
Zwei.
"SWANTJESWANTJESWANTJESWANTJESWANTJESWANTJESWANTJESWANTJESWANTJESWANTJESWANTJESWANTJESWANTJE"
Eins.
"MEINMEINMEINMEINMEINMEINMEINMEINMEINMEINMEINMEINMEINMEINMEINMEINMEINMEINMEINMEINMEINMEINMEINMEIN"
Null.



Kyra guardò i ragazzi negli occhi, uno per uno. Percepiva lo stupore e lo sgomento di ognuno di loro nel vederla in quello stato; la preoccupazione del fulvo spiccava tra le emozioni degli altri, ma più di tutti la colpì la nota di curiosità che illuminava lo sguardo scuro del moro.
-Sono tentato di chiederti se hai gli occhi rossi perché ti sei fumata qualcosa o se perché hai qualche allergia.- disse Axel cercando di farla ridere, riuscendo nel suo scopo. La ragazza dai capelli indaco sentiva l'eco delle domande che si poneva il ragazzo: "Chi è davvero questa ragazza?", "Qual è la sua storia?", "Perché soffre?".
-Allergia.- mentì ridendo lei. Anche il moro scoppiò a ridere, smettendo di far elaborare al suo cervello quelle domande a cui non sapeva trovare risposta.
-Dicono tutti così.- aggiunse Rudi, causando l'ilarità generale.
Il fulvo le diede una pacca sulla spalla, facendola involontariamente spaventare. La guardò perplesso per un secondo, poi lasciò perdere la questione. "Sarà stata sovrappensiero" si disse.
I ragazzi continuarono a scherzare su ogni cosa, instaurando tra loro quello che col tempo sarebbe diventato un rapporto molto profondo. Tessevano parlando una ragnatela invisibile che collegava le loro anime con gli scheletri segreti di quel paesino. Per loro fortuna, continuavano a scordare il vero motivo per il quale avevano deciso di incontrarsi. Quando se lo sarebbero ricordato, avrebbero pregato in ginocchio qualsiasi divinità esistente pur di far cessare la riesumazione di quei terribili scheletri.

Pietra su PietraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora