-Il prezzo da pagare. Spilli. Desiderio.-

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[ATTENZIONE! 1. Il capitolo è violento, controverso (più del solito) e a tratti perverso. 2. La clinica a cui si fa riferimento nella storia è frutto della mia immaginazione. Spero. 3. Che io sappia nel 2015 nessun giornale tedesco ha regalato il Mein Kampf. Che la freccia colpisca!
-L'Autrice]


"Gioia e dolore, una guerra incessante alla ricerca di pace. C'è chi dice sia amore, chi semplicemente follia."
-Dalla mente contorta dell'autrice.


Il viaggio in taxi sembrò durare pochissimo per i due innamorati, ma per Lea era un lungo, scomodo, supplizio in cui si vedeva costretta a fare da terzo incomodo ad una coppia che percepiva come profondamente sbagliata senza sapersi spiegare il perché. Forse perché le sembrava che il muratore stringesse troppo le mani dell'organista, forse perché negli occhi di questi leggeva un'ossessione ogni volta che si volgevano verso la bella Swantje, o forse si stava semplicemente facendo delle inutili paranoie.
Quando i tre arrivarono a Zerpenschleuse, Dirk insistette per accompagnare a casa Swantje che, persa nei fumi dell'amore come in quelli del vino, acconsentì alla richiesta, suggerendo per di più all'amica di lasciarli soli.
Era umida l'aria di quella sera e i capelli naturalmente mossi della leonessa le si gonfiavano e increspavano attorno come una criniera. Era nera di rabbia.
"Ma non capisce che se le dico di stare lontana da quel tipo è per il suo bene?! Siamo adulte e vaccinate, d'accordo, ma lei sembra improvvisamente tornata una ragazzina! Avevamo passato un bel pomeriggio, perché è dovuto arrivare quello a rovinarlo?" si chiedeva. Era ormai arrivata a casa sua, quando vide la sua comitiva accampata lì fuori.
-Lea!- la chiamò Dietmar, il fratello spirituale della giovane -Ti va di andare ad una festa a Wandlitz, stasera?-
-Una fantabiliosa festa in cui infiltrarsi!- esclamò Jacob forzando volutamente un occhiolino e alzando la lattina di birra che teneva in mano come se stesse brindando al nulla. Metallaro convinto, stava trascinando la giovane nel "lato oscuro".
Ridendo, Lea si avvicinò a loro, tirando fuori le chiavi del suo appartamento.
-Lea, Lea, Lea!- la chiamò la giovane Eliane in modo concitato -Ti accompagno su, devo raccontarti una cosa!-
-Va bene.- rispose l'interpellata continuando a ridere, senza più pensieri negativi.

Nel frattempo, Fritz stava sfogliando le lettere che gli erano arrivate per posta: una pubblicità da un centro estetico, una lettera da sua zia Ermenhild, un richiamo per le bollette e un volantino pubblicitario di una clinica psichiatrica privata ("Il miglior servizio della Germania! Lascerete i vostri cari problematici e li riporterete a casa completamente rinnovati e sani!"). Il giovane uomo rise a quel volantino, sussurrando uno scherzoso "Dovrei farci rinchiudere Dirk, uno di questi giorni.". Non pensava che quel volantino gli sarebbe tornato utile, decidendo così di utilizzarlo come segnalibro per "IT" di Stephen King, che aveva finalmente deciso di iniziare.

Fünf.
Quella notte Dirk girovagò per le strade del paesino, cercando al buio di ritrovare la casa della sua amata. La luna era scissa a metà da una delle tante nubi che minacciavano un temporale coprendo le stelle.
Vier.
Quando il muratore raggiunse la sua meta, entrò di soppiatto nel giardino ed ispezionò le finestre una ad una, fino a trovare quella dell'amata.
Drei.
Swantje si era addormentata lasciando l'abat-jour accesa e le persiane spalancate, così Dirk poté osservarla immobile nel sonno per tutta la notte, con la luce della lampada che faceva sembrare irreale il volto della giovane e ingannava l'innamorato che credeva d'esser immerso in un sogno.
Zwei.
Tutta la notte alla finestra stette, tutta la notte con gli occhi puntati su Swantje sognante attimi di vita felice al fianco del suo amato.
Eins.
-Dovrà rimanere così per sempre, immobile, silenziosa e immensamente bella. Per sempre immobile e muta, così che io la possa amare e proteggere. E' il giusto prezzo da pagare per essere al sicuro. Ti proteggerò sempre, Swantje, sempre. Non sarai mai sola.- sussurrò Dirk baciando il freddo vetro della finestra mentre l'alba sporcava il cielo con il suo roseo sangue.
Null.

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