LA RICERCA

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Io e il diciassettenne ci scambiammo i numeri per metterci d'accordo sull'orario e il posto della nostra ricerca, decisi di mandargli un messaggio quel pomeriggio, era lunedì e ci saremmo trovati solo due giorni dopo quindi il mercoledì e ancora non sapevamo dove o quando.

A *diciassettenne*
-Ciao Tyler a che ora ci troviamo per la ricerca?-

Sì l'avevo salvato così ma solo perché se no avrei rischiato di scambiarlo con Ty e non sarebbe stato affatto divertente.

Da *diciassettenne*
-Ciao Dylan che ne dici se ci troviamo da te verso le 15:00?-

A me andava bene quindi risposi che sarebbe stato perfetto e che mio padre non ci sarebbe stato perché era a lavoro, ma lui rispose che non era un problema quindi era deciso: mercoledì verso le 15:00 a casa mia.

Anche se mi sembrava molto strano continuavo a essere impaziente e aspettavo con ansia quel mercoledì, forse voglio solo parlare per conoscerlo meglio pensai ma tutto ciò continuava a lasciarmi parecchio perplesso.

Così quel martedì passò e arrivò mercoledì, tutto andò alla perfezione quella mattina e io tornai a casa in fretta a bordo della mia adorata jeep azzurra, mangiai ed andai in camera mia poi mi distesi sul letto e mi addormentai.

"Dylan svegliati!! DYLAAAN!!!" chi era che urlava così e mi scuoteva da dieci minuti?
"Sì papà solo dieci minuti poi mi preparo" non so perché ma queste furono le parole che uscirono dalla mia bocca in quel momento, in cambio ricevetti un schiaffo che mi ribalto facendomi cadere dal letto.

"Ehi!"urlai aprendo gli occhi e trovandomi davanti un diciassettenne infuriato, sì era Tyler e non sembrava di buon umore.
"Dylan ti ho suonato dieci volte è chiamato forse il doppio, e tu eri qua a dormire" iniziò a dire "Sì scusa è che mi sono addormentato dopo pranzo, ma tu come sei entrato, è arrivato mio padre?"chiesi "no sciocco sono entrato dalla finestra" "Ma infatti mi sembra la soluzione più adatta no?!"risposi alzandomi da terra, Tyler si avvicinò a me lentamente dicendo "Non mi urlare contro piccolo capito?" ammetto che mi fece parecchia paura perciò annui soltanto deglutendo poi mi spostai velocemente.

"Ora cominciamo la ricerca" disse lui sedendosi su una delle sedie che c'erano davanti alla mia scrivania, mi sedetti anche io e cominciammo.

Finimmo in fretta la ricerca così ci rimase tempo per parlare un po' di tutto.
"Quindi tu vivi solo con tuo padre?" mi chiese lui ad un certo punto.
"Beh sì..."risposi, speravo seriamente che l'argomento fosse finito qui ma lui continuò, "I tuoi sono divorziati?" mi chiese quindi lui "no veramente no...mia madre è morta..."dissi asciugando una lacrima che scendeva dal mio occhio, "oddio scusa, vieni qua" disse per poi avvolgermi in un abbraccio, era strano ma non mi ero ma sentito così al sicuro tra le braccia di qualcuno e feci fatica a sciogliere quell'abbraccio.

Parlammo a lungo di varie cose dopo quell'abbraccio, mi piaceva parlare con lui stranamente, sentivo di poter essere me stesso e di poter dire veramente tutto, mi era successo solo con Ty, ma ora sapevo che potevo fidarmi anche di questo diciassettenne che avevo appena conosciuto ma con cui mi sentivo sempre meglio ogni minuto che passava.

Intanto le ore passarono e mio padre tornò a casa così gli presentai il mio nuovo amico Tyler che sarebbe rimasto anche a cenare con noi dato l'orario e che poi tornò a casa sua dove viveva con i genitori e la sorella minore.

Faticai ad addormentarmi quella notte anche se il motivo non mi fu del tutto chiaro credo che centrasse l'abbraccio di quel pomeriggio.

Be alone with me ||STEREKDove le storie prendono vita. Scoprilo ora