I giorni passavano, avevo detto a Ty e Crystal tutto di me e Tyler, l'avevano presa bene entrambe e io ero contento di questo ma i problemi non tardarono molto ad arrivare, tra me e il diciassettenne tutto bene anche se mio padre era ancora all'oscuro di tutto ed infatti i problemi non erano certo tra di noi, il problema era mio padre.
Era strano, da qualche giorno tornava a casa stanco, dovevo scoprirne il motivo e chiesi aiuto ai miei amici che vennero a casa mia.
Mio padre entrò e come suo solito si diresse verso il tavolo della cucina.
"Ciao papà" dissi io facendogli gesto di sedersi, lui si sedette ed entrarono nella stanza anche i miei amici.
"Dylan cosa ci fanno tutti i tuoi amici qua?" chiese lui con squardo interrogativo "Papà è qualche giorno che torni a casa stanchissimo, voglio, vogliamo, sapere il perchè" gli dissi indicando tutti i miei amici.
"Sì signor O'Brien vogliamo sapere se c'è qualcosa che possiamo fare per lei" disse Ty avvicinandosi leggermente "Dylan, Ty, Tyler, Holland, Crystal io ve ne sono molto grato ma non è successo assolutamente nulla sto bene" rispose mio padre facendo cenno di alzarsi.
"No papà tu ora ti risiedi e ci spieghi cosa ti fa stancare così tanto" alzai un po' la voce dovevo sapere cosa potevo fare per aiutarlo, dalla morte di mamma eravamo rimasti io e lui e se c'era qualcosa che potevo fare per lui io dovevo farlo.
"È uno dei tanti casi di lavoro ci sto lavorando molto ma non riesco a trovare la soluzione" mi disse mio padre "l'altro giorno quando sono entrato in ufficio sulla mia scrivania c'era un biglietto, 'non indagare più o ti uccido' diceva così e la firma era 'il tuo assassino' così non riesco a capire cosa fare" continuò papà con tono non poco preoccupato.
Il testo del biglietto mi fece venire i brividi, non poteva morire, non anche lui.
"Ti aiuterò" dissi convinto "Anche noi" disse poi anche Crystal.
"No ragazzi voi non farete nulla, quello potrebbe uvcidere pure voi" mio padre aveva un'espressione triste.
"Ma guarda che la mia non era una domanda, il no non esiste, io ti aiuto è deciso ormai" dovevo aiutarlo.
Discuttemo un po' e mio padre si dovette arrendere accettando il nostro aiuto.
Se ne andarono tutti, tranne Tyler che mi appoggiò una mano sulla spalla facendomi voltare, dal suo sguardo capii, voleva che io dicessi tutto a mio padre, credevo fosse ora che lo spaesse anche lui perciò lo richiamai.
"Papà ti devo dire una cosa..."
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Be alone with me ||STEREK
FanfictionL'idea è quella che grazie a questa descrizione voi siate invogliati e molto ispirati da questo libro e se state leggendo questa descrizione perchè siete indecisi a leggere o no questo libro...beh non basatevi su questo perchè la vostra scelta alla...